Da Imola - Michele Montesano
Il tricolore ha sventolato nella qualifica della 6 Ore di Imola. Se Ferrari ha tinto di rosso l’intera prima fila del secondo appuntamento stagionale del FIA WEC, Valentino Rossi ha pensato ad infiammare gli animi in LMGT3. Sessioni tirate e duelli sul filo dei millesimi hanno infiammato il pubblico accorso numerose sugli spalti dell’Autodromo intitolato a Enzo e Dino Ferrari.
Dopo aver centrato la Hyperpole in Qatar, Antonio Giovinazzi si è ripetuto anche sui saliscendi di Imola. Velocissimo già nella Q1, il pugliese della Ferrari ha firmato il miglior crono in 1’28”920 in Hyperpole. Unico pilota ad abbattere il muro del 1’29”, Giovinazzi ha staccato di oltre sette decimi la vettura gemella di Robert Kubica. Il polacco ha ripagato al meglio il lavoro svolto dagli uomini di AF Corse, costretti a sostituire il propulsore della 499P a seguito di un problema riscontrato nelle prove libere della mattinata.
In una giornata che poteva essere trionfale per Ferrari, a mancare all’appello è stato Antonio Fuoco. Il calabrese non è riuscito ad accedere nella Hyperpole dopo che si è visto togliere il miglior crono per aver oltrepassato i track limits nella variante Gresini. Un peccato per il pilota Ferrari, che partirà in fondo allo schieramento delle Hypercar.
Pur pagando un distacco di quasi un secondo dalla vetta, Dries Vanthoor è riuscito a portare in terza posizione la BMW M Hybrid V8. Il portacolori del Team WRT scatterà davanti le Toyota di Ryo Hirakawa e Nyck De Vries, divisi da appena un millesimo. Sesto crono per un sempre più consistere Mick Schumacher, su Alpine A424 LMDh, bravo a mettersi alle spalle la Peugeot 9X8 di Jean-Eric Vergne e il suo compagno di squadra Charles Milesi.
A chiudere la top-10 sono stati Alex Lynn, protagonista di un brutto fuoripista nel corso delle ultime prove libere, e Kevin Estre al volante di una Porsche 963 LMDh tutt’altro che competitiva. A tal proposito è andata anche peggio alla vettura gemella di Julien Andlauer, dodicesima alle spalle della Peugeot di Stoffel Vandoorne. Sottotono anche la qualifica di Sebastien Bourdais, più veloce solamente delle due Aston Martin Valkyrie LMH portate in pista da Harry Tincknell e Marco Sørensen.
Prima delle Ferrari a mandare in visibilio il pubblico, assiepato sugli spalti di Imola, ci ha pensato Rossi. Il ‘Dottore’ ha infatti conquistato la sua prima pole position nel Mondiale Endurance. Sulla pista di casa l’ex campione della MotoGP si è rivelato imprendibile siglando il riferimento di classe in 1’42”355. A distanza di un anno esatto dal suo primo podio nel WEC, Rossi ora punta dritto alla vittoria di classe. L’alfiere del Team WRT ha finalizzato al meglio il lavoro svolto da Ahmad Al Harthy, autore del riferimento nel primo segmento di qualifica.
Nulla da fare per Clemens Schmidt. Secondo, l’alfiere della Lexus RC F GT3 dell’Akkodis ASP ha dovuto alzare il piede nel suo giro veloce dopo aver pizzicato i track limits della Piratella. Seconda fila per Zach Robichon, su Aston Martin di Heart of Racing Team, e Simon Mann bravo a controllare la sua Ferrari 296 GT3 in sovrasterzo al Tamburello. Finn Gehrsitz, al volante della Lexus RC F, ha completato la top-5 davanti al velocissimo Giammarco Levorato con la Ford Mustang GT3 del Proton Competition.
Quarta fila per Riccardo Pera, sulla Porsche del Manthey, che ha chiuso a un secondo dalla vetta. Più attardate le McLaren 720S di Sean Gelael e Sebastian Baud e la Corvette di Rui Andrade, decimo al termine della qualifica. Tra i nomi eccellenti a non entrare in Hyperpole troviamo Thomas Flohr, autore dell’undicesimo crono, e Ben Keating solamente sedicesimo di classe.
Sabato 19 aprile 2025, qualifica
1 - Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 1'28"920
2 - Kubica-Ye-Hanson (Ferrari 499P) - AF Corse - 1'29"678
3 - Marciello-Magnussen-D. Vanthoor (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'29"885
4 - Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'30"042
5 - Conway-Kobayashi-De Vries (Toyota GR010 Hybrid) - Toyota - 1'30"043
6 - Gounon-Makowiecki-Schumacher (Alpine A424) - Alpine - 1'30"190
7 - Di Resta-Jensen-Vergne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'30"301
8 - Chatin-Habsburg-Milesi (Alpine A424) - Alpine - 1'30"305
9 - Lynn-Nato-Stevens (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'30"448
10 - Estre-L. Vanthoor-Campbell (Porsche 963) - Penske - 1'30"815
11 - Duval-Jakobsen-Vandoorne (Peugeot 9X8) - Peugeot - 1'30"848
12 - Andlauer-Christensen-Jaminet (Porsche 963) - Penske - 1'30"862
13 - Rast-Frijns-S. Van Der Linde (BMW M Hybrid V8) - WRT - 1'30"970
14 - Jani-Pino-Varrone (Porsche 963) - Proton - 1'31"382
15 - Bamber-Bourdais-Button (Cadillac V-Series.R) - Jota - 1'31"925
16 - Tincknell-Gamble (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 1'31"963
17 - Riberas-Sorensen (Aston Martin Valkyrie) - Aston Martin - 1'32"853
18 - Rossi-Al Harthy-K. Van Der Linde (BMW M4) - WRT - 1'42"355
19 - Umbrarescu-Schmid-Lopez (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'42"661
20 - Drudi-James-Robichon (Aston Martin Vantage) - HoR - 1'42"703
21 - Rovera-Heriau-Mann (Ferrari 296) - AF Corse - 1'42"920
22 - Robin-Gehrsitz-Masson (Lexus RC F) - Akkodis ASP - 1'43"132
23 - Gattuso-Levorato-Olsen (Ford Mustang ) - Proton - 1'43"152
24 - Hardwick-Pera-Lietz (Porsche 911) - Manthey - 1'43"376
25 - Leung-Gelael-Sato (McLaren 720S) - United Autosports - 1'43"413
26 - Cottingham-Baud-Saucy (McLaren 720S Evo) - United Autosports - 1'43"721
27 - Van Rompuy-Andrade-Eastwood (Corvette Z06) - TF Sport - 1'43"807
28 - Flohr-Castellacci-Rigon (Ferrari 296) - AF Corse - 1'44"348
29 - Shahin-Boguslavskiy-Farfus (BMW M4) - WRT - 1'44"376
30 - Sousa-Tuck-Barker (Ford Mustang) - Proton - 1'44"412
31 - Frey-Gatting-C.Martin (Porsche 911) - Iron Dames - 1'44"440
32 - DeBoer-Barrichello-Hasse Clot (Aston Martin Vantage) - R.S.Leman - 1'44"591
33 - Keating-Edgar-Juncadella (Corvette Z06) - TF Sport - 1'44"963
34 - Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) - Ferrari AF - 1'46"400
35 - Schiavoni-Cressoni-Cairoli (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 1'46"619
36 - Ried-Hodenius-M.Martin (Mercedes AMG) - Iron Lynx - 1'46"636