Michele Montesano
Il Safari Rally del Kenya segna il giro di boa della stagione 2023 del WRC. Proprio per questo motivo, la tappa africana del Mondiale Rally potrà fare da snodo cruciale per la corsa al titolo. Reduce dal terzo posto in Sardegna, Kalle Rovanperä proverà ad allungare in classifica generale. Seppure il dominio del finnico quest’anno non sia stato così netto come nella scorsa stagione, il campione in carica può vantare un vantaggio di venti punti su Thierry Neuville. Primo degli inseguitori, e forte della vittoria ottenuta in Italia, il belga proverà ad apporre il suo sigillo sulla prova africana.
Tuttavia il Safari Rally del Kenya ci ha insegnato che è davvero difficile fare pronostici. Il caldo torrido, gli sterrati e il fesh fesh metteranno a dura prova sia gli equipaggi che le Rally1 ibride. Nella scorsa edizione la squadra Toyota, complice una Yaris solida e affidabile, ha monopolizzato le prime quattro posizioni lasciando solamente le briciole agli avversari. Ancora saldamente al comando della classifica costruttori, il team nipponico quest’anno si presenta in Kenya però con meno certezze. Visti i problemi al propulsore che hanno bersagliato le Rally1 nipponiche dopo gli attraversamenti dei guadi sardi, il punto interrogativo riguarda proprio l'affidabilità.
Sorvegliato speciale sarà Sebastien Ogier (nella foto sopra). Dopo un inizio di stagione sfavillante, con le vittorie a Montecarlo e in Messico, l’otto volte iridato WRC ha perso leggermente il suo smalto commettendo anche un errore grossolano in Sardegna. Ciò nonostante il francese vorrà bissare il successo ottenuto nel 2021 e sfumato lo scorso anno a causa di una foratura. Troppe volte vittima della sfortuna, Ott Tänak proverà a invertire la tendenza in Kenya sperando di poter contare su una Ford Puma finalmente competitiva e, soprattutto, affidabile sugli sterrati.
Già al termine dello Shakedown di Loldia Rovanperä ha voluto mettere subito le cose in chiaro firmando il miglior riferimento. Il campione del mondo in carica ha completato i 5,4 km della prova fermando il cronometro in 3’32”4. L’alfiere della Toyota ha così inflitto distacchi pesanti sugli avversari a partire da Tänak (nella foto sotto), giunto a un secondo e mezzo dal Flying Finn. L’estone, nel suo terzo e ultimo tentativo, ha avuto la meglio sia sulla Yaris Rally1 di Ogier che sulla Hyundai i20N di Neuville, rispettivamente terzo e quarto.
Staccato di due secondi e mezzo dal battistrada Rovanperä, Elfyn Evans ha completato la top 5. Avvio col botto per Takamoto Katsuta. Nell’affrontare una piega a destra, complice il terreno solcato, il nipponico ha capottato la sua Yaris staccando il portellone posteriore, alettone e paraurti (nella foto sotto). Fortunatamente Katsuta è riuscito a portare la vettura al termine della prova, ma i meccanici Toyota avranno sicuramente molto lavoro da fare. Più staccati Dani Sordo e Pierre-Louis Loubet, quest’ultimo alla sua prima presa di contatto con il Safari Rally del Kenya.
Più veloce tra le WRC2, Oliver Solberg ha chiuso in nona posizione assoluta precedendo di quasi otto secondi la Ford Puma Rally1 del gentleman driver Jourdan Serderidis. Avvio tutt’altro che facile per Esapekka Lappi. Al suo debutto nel Rally del Kenya, il finlandese ha dovuto immediatamente parcheggiare la sua Hyundai i20N per la rottura dell’albero di trasmissione. I meccanici hanno provato a riparare il guasto, ma il problema si è ripresentato nuovamente costringendo Lappi a concludere anzitempo lo shakedown senza nemmeno completare un passaggio.
Ritornato nel 2021 dopo una lunga assenza nel WRC, il Safari Rally del Kenya anche quest’anno si presenta con una veste quasi immutata. Fulcro della gara sarà la pittoresca Great Rift Valley con gli equipaggi che dovranno affrontare 356,98 km cronometrati suddivisi in 19 PS. La Prova Spettacolo di Kasarani, nel cuore di Nairobi, farà da antipasto del giovedì. La vera sfida inizierà però con la tappa del venerdì sulle sponde del lago Naivasha. I piloti si sfideranno sui 125,54 km cronometrati delle speciali di Loldia, Geothermal e Kedong che verranno ripetute due volte.
Con i suoi 150,88 km, la tappa del sabato sarà la più lunga e massacrante del Safari. La giornata vedrà il doppio passaggio delle PS di Soysambu, seguita dalla Elmenteita e, per ultima, l’iconica Sleeping Warrior, all’ombra della collina che ricorda il profilo di un guerriero Masai sdraiato. Infine domenica ci saranno le speciali di Malewa, Oserian e Hell’s Gate, con quest’ultima che nel secondo passaggio farà da Power Stage conclusiva.
Come nelle passate edizioni, l’intero rally si svolgerà all’interno di tenute private per mantenere gli elevati standard di sicurezza. La superficie dura e abrasiva, oltre alle alte temperature, saranno una costante spina nel fianco per l’affidabilità delle Rally1. Pirelli ha portato le Scorpion KX Soft quale mescola principale, in grado di garantire un grip elevato su sabbia. Mentre le Hard verranno utilizzate nelle speciali con fondo sconnesso e ricco di rocce.
Mercoledì 21 giugno 2023, shakedown (top 15)
1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'32"4
2 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'33"9
3 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'34"6
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'34"8
5 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'34"9
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'36"0
7 - Sordo-Carrera (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'37"4
8 - Loubet-Gilsoul (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'41"1
9 - Solberg-Edmondson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'47"8
10 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'55"1
11 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - Kajetanowicz - 3'57"3
12 - Munster-Louka (Ford Fiesta WRC2) - M Sport - 4'01"4
13 - Patel-Khan (Ford Fiesta WRC2) - Patel - 4'06"8
14 - Prokop-Jurka (Ford Fiesta WRC2) - Prokop - 4'08"7
15 - Kremer-Gottschalk (Skoda Fabia WRC2) - Kremer - 4'10"7