19 Giu [17:37]
Rally di Turchia
5 domande per capire
1 - Al Turkey Rally s’è parlato molto di strategie. Da assolvere o da condannare qulli della Ford che hanno fatto rallentare Jari-Matti Latvala e Mikko Hirvonen alla fine della prima tappa affinché fosse ancora Sébastien Loeb a spazzare le strade il giorno dopo?
Da assolvere, con formula piena. Malcolm Wilson s’è limitato a sfruttare un regolamento pensato proprio per rendere la vita quanto più difficile possibile all’Extraterrestre, ha fatto quello che ogni persona di buon senso avrebbe fatto al suo posto. Anche se, a caldo, gli uomini della Citroën l’hanno presa piuttosto male.
2 - Come all’Acropoli, si sono visti parecchi pneumatici sulle tele. Un campanello d’allarme per la Pirelli?
Assolutamente no. E non solo perché con l’appuntamento turco dovrebbero essere finite le gare calde. Del resto, dovendo pensare una gomma da usare in Messico, Argentina, Grecia e Turchia, gare differenti in condizioni ambientali differenti, i tecnici dell’azienda milanese hanno per forza di cose cercato un compromesso fra grip e durata. In altre parole, se avessero adottato una mescola più dura, si sarebbero viste meno tele all’aria nelle due gare mediterranee, ma in sudamerica Loeb e compagni avrebbero corso sulle uova.
Wilson confida che il finlandese pallido si sia convinto di poter andare forte anche quando è il primo a passare sulla terra e dice di sì. Di certo, adesso Hirvonen può tornare a sperare nel titolo, anche se le tre gare su asfalto che restano non sembrano concedergli molte possibilità di interrompere la serie di successi iridati di Loeb.
4 - All’uno-due fordista la Citroën è riuscita a contrapporre solo il terzo posto di Sébastien Loeb e il quarto di Dani Sordo. A questo punto, quante possibilità ha l’Armata Rossa di vincere il mondiale costruttori?
Poche, assai poche. Pur se al Deutschland, in Catalunya e in Corsica (dove a dar man forte ai fordisti ci sarà comunque pure François Duval) è probabile che Sordo faccia finalmente la sua parte, è decisamente difficile vincere il mondiale con un pilota e mezzo. Anche se si ha in squadra il numero uno.
5 - Grande protagonista per quasi due giorni, Gigi Galli (nella foto) ha gettato la spugna sabato sera. Cosa gli è successo?
Il livignasco non riusciva a bere e alla fine della seconda tappa ha rischiato il collasso per disidratazione. Il suo errore è stato quello di non sentire il medico della squadra già venerdì sera, dopo che aveva sofferto di crampi.
a cura di Guido Rancati