26 Ago [9:52]
Valli Cuneesi – Finale
Fa festa Sossella, a Longhi i rimpianti
“Ho qualche rimpianto…”. Battuto in dieci degli undici round cuneesi, Piero Longhi non nasconde una certa delusione: “E’ che – spiega – sono certo che il potenziale dell’Impreza sia più alto di quello che può apparire guardando la classifica finale. E’ chiaro che la C4 ha qualcosa in più, ma oggi io non sono riuscito a tirar fuori dalla mia auto tutto quello che era in grado di dare”. Pensa al mezzo giro di valzer che nella prima prova gli è costato una quindicina di secondi e alle altre volte in cui ha fatto spegnere il boxer della giapponese. Pensa al tempo lasciato per strada qui e là. “Se avessimo effettuato una giornata di test, avrei potuto reimparare ad usare al meglio una vettura sulla quale non salivo più da quattro anni. E che ovviamente è assai diversa dalla Mini con la quale ho disputato le altre manches dell’International Rally Cup”. L’analisi del veterano piemontese non fa una piega e neppure un plissè. Ma è assai probabile che se anche avesse macinato un centinaio di chilometri con la berlina giapponese il risultato non sarebbe cambiato. Non nella sostanza. “E’ vero – ammette – però il distacco finale sarebbe stato molto più contenuto”.
Manuel Sossella ascolta il rivale e non dissente. Ma non nasconde la sua soddisfazione per una vittoria che lo lancia alla grandissima verso un’altra vittoria nella super-serie organizzata da Loriano Norcini & compagni. Ha vinto, il vicentino, è ha vinto bene. “Soprattutto – dice – mi conforta il fatto di essere riuscito a fare quello che mi ero prefisso: sfruttare le prime prove per fare la differenza e così è stato”.
Dietro ai due tenori, un bel manipolo di coprotagonisti. Nicolas Althaus e Ivan Ballinari, in lotta serratissima fra loro per il bronzo, ma anche il solito statosferico Stefano Albertini che ha definitivamente chiuso i giochi nel Trofeo Clio.
g. r.