Italiaracing.net Magazine - page 30

di Andrea Toso,
con la collaborazione di Stefano Semeraro
Andrea, siamo alla sesta puntata del nostro
viaggio. Parliamo di strumenti di lavoro. Gli
ingegneri di una volta usavano carta e rapido-
graph, oggi quali sono le tecnologie essenziali
per progettare?
«Una comoda risposta è fare riferimento alle nuove
tecnologie, ai programmi CAD, FEM, alla sconfinata
memoria a basso costo dei computer, al numero di pro-
cessori in parallelo, alla scheda grafica, al mouse, agli
occhiali interattivi, ai vari oggetti virtuali.. Un’altra
comoda risposta è chiamare a raccolta i soliti anglismi
che nascondono la propria ignoranza o confondono
l’altrui curiosità: ecco le zuppe di “knowledge manage-
ment”, “benchmarking”, “competitive intelligence”,
“intellectual property”, “strategic assets”, “competitive
difference”.
La risposta onesta e' che le tecnologie essenziali degli
ingegneri (intendendo tecnologie nel senso profondo
di τεχνη di cui abbiamo parlato nelle puntate prece-
denti, cioè l’arte di fare le cose ben fatte, come vanno
fatte e nel tempo che ci vuole) sono poche e semplici
ed hanno nomi comuni: la curiosità (“tutti gli uomini
per natura desiderano conoscere” è l’incipit della
Metafisica di Aristotele), la prudenza, il discernimen-
to, l’esperienza e la fantasia.
Nel pieno della recessione, con i budget di spesa per
ricerca e sviluppo in forte discussione, forse è tempo
per gli ingegneri di abbassare le luci, chiudere gli occhi
e…… pensare, che significa propriamente dare il giusto
“peso” alle proprie idee prima di accendere il micro-
processore e il videoterminale. Le idee si possono
sovrastimare ma le grandi idee sono davvero perle
rare.
Se per tecnologie invece intendiamo gli “strumenti di
lavoro”, allora certo questi strumenti di lavoro sono
velocemente evoluti nei due ultimi decenni: abbiamo
di fatto delegato ai computer lamemoria dei dati, il cal-
colo e la ricerca della soluzione, abbiamo aumentato
l’orizzonte delle cose note ma abbiamo ridotto la pro-
fondità delle cose conosciute.
La bulimia di tecnologia è causa ultima della rovina
anche commerciale dell’opera a cui dedichiamo la
nostra vita e i risultati sono i mostruosi catamarani del-
la recente America’s Cup: al di là delle immagini mito-
logiche di regate troppo brevi e troppo intense è diffi-
cile partecipare agli eventi nelle emozioni e nei senti-
menti e costruire ricordi. Vedremo quale spettacolo,
quale mito, quale prodotto partorirà il nuovo concetto
la Formula 1 del 2014…».
Gallerie del vento, simulatori, software Cad: le nuove tecnologie
hanno cambiato il modo di progettare le macchine da corsa.
Ma guai a perdere il controllo con la realtà. Scopriamo insieme con
l’ingegner Toso della Dallara quali sono gli utensili raffinatissimi che oggi sono
a disposizione degli ingeneri del Motor Racing, riflettendo anche sui costi
economici e… intellettuali che comporta la deriva tecnologica.
E immaginando come potrebbero essere emozionanti le corse
se si elimanasse tutto il superfluo. Come ai tempi di Jim Clark
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SPECIALE
IL CUORE NELLE CORSE - 6A PUNTATA
Il miglior stru
Lamente di chi
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