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FORMULA 1
LA TECNICA – V8 1. PUNTATA
LA SOSPENSIONE
DELLA DISCORDIA
Come detto nel 2006, adHockenheim, scoppia la grana “mass
dumper”, lo smorzatore di vibrazioni, che in un primo tempo
non viene dai verificatori tecnici e dagli avversari, salvo poi
essere messo al bando proprio dalla FIA, perché considerato
non conforme al regolamento. Secondo la Federazione il
dispositivo si comporterebbe infatti come un vero e proprio
elemento aerodinamicomobile e come tale va eliminato. I ver-
tici della Renault sono ovviamente di avviso contrario, par-
lando di un vantaggio minimo di 2/3 decimi al giro. Una cosa
è certa, senza “mass-dumper” la Renault non è più la vettura
imbattibile di inizio anno e da lepre si trasforma in insegui-
trice della Ferrari. Ma alla fine il team di Briatore riuscirà
egualmente a prevalere in ambedue le classifiche iridate.
FERRARI 248 F1
SOTTO LA LENTE
Se la Renault e Fernando Alonso dominano la prima parte di
stagione, a partire dal GranPremio degli Stati Uniti ilmondiale
si tinge di rosso Ferrari. Merito della 248 F1, la “rossa” che a
suon di vittorie, pole-position e giri più veloci cancella il ricor-
do della deludente stagione 2005. Ma anche e soprattutto
merito all’incessante lavoro svolto dai tecnici del Cavallino, che
in pochi mesi hanno trasformano il brutto anatroccolo di
Sepang in un’autentica macchina da guerra. Per raggiungere
le prestazioni di metà stagione un po’ tutti i settori della vettura
vengono rivisti e migliorati, a partire dall’aerodinamica.
Abbandonato il “cassonetto” centrale dell’infelice F2005, sulla
248F1 il rientranteNickTombazis ripristina l’ala a “cucchiaio”,
alla quale vengono aggiunti due flap superiori, per incremen-
tare la deportanza sull’asse anteriore. Al ritorno in Europa la
Ferrari monta nuovi deviatori di flusso e una nuova presa
d’aria motore, di sezione più ridotta. Nel corso della stagione
viene anche ottimizzata la fluidodinamica interna, sfruttando
l’aria che attraversa le fiancate per creare deportanza. Altre
caratteristiche tecniche vincenti della Ferrari del 2006, poi
regolarmente copiate dalla concorrenza, sono i “tamburi”,
complesse carenature dell’impianto frenante che sfruttano il
movimento delle masse per estrarre l’aria che ristagna nella
zona a cavallo tra il cerchione e la scocca (asse anteriore) o tra
la carrozzeria ed il cerchione (asse posteriore). O i cerchioni
posteriori “lenticolari”, adottati a partire dal Gran Premio di
Turchia. Aerodinamica a parte, per aumentare il tasso di com-
petitività della 248 F1 a Maranello intervengono a più riprese
anche sul motore, sul cambio e sulle sospensioni. Risultato: a
partire dalla gara di Indy, Schumacher e Massa possono
disporre dell’otto cilindri più potente in circolazione e soprat-
tutto di gomme Bridgestone chemettono le ali ai piedi alle ros-
se. Per montarle è stato necessario progettare una nuova sca-
tola in carbonio del cambio e cambiare i punti di attacco della
sospensione posteriore. Ma ne è valsa la pena.
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