Italiaracing.net Magazine - page 17

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LE OFFESE
DELLA RETE
Peccato che, a distanza di qualche ora, il suddetto
tweet sia stato cancellato e sostituito con un aset-
ticomessaggio di scuse: "Ci scusiamo per un twe-
et non autorizzato pubblicato oggi sul nostro pro-
filo, faremo in modo che quanto accaduto non si
ripeta". Una retromarcia bella e buona, che su
Internet ha avuto ancora più risonanza del mes-
saggio iniziale: ai complimenti si sono sostituite
le proteste dei fan, che hanno sottolineato come
ad essere vergognoso non fosse il tweet originale,
bensì la scelta di cancellarlo e scusarsi. Un vero
e proprio "flame" nel gergo di internet, una situa-
zione fuori controllo che in pochi minuti ha fatto
il giro del mondo, portando sul profilo
@Lotus_F1Team migliaia di risposte infuriate
contenenti anche una buona dose di insulti. Se
l'episodio di per sé è singolare, nessuno che abbia
un minimo di conoscenza delle dinamiche dei
social media è rimasto stupito da quel che è acca-
duto una volta che il tweet è stato rimosso. Le
cose non potevano che andare così, ma l'appari-
zione del messaggio di scuse, per di più goffo e
freddo, ha addirittura peggiorato la situazione
tanto che c'è da chiedersi perché in Lotus abbia-
no deciso di immolarsi a un destino certo pub-
blicandolo comunque.
LA PAURA DI
PERDERE I RUSSI
Le voci che arrivano dall'Inghilterra parlano di
un ordine arrivato direttamente da Gerard Lopez
e dal resto dei vertici Genii Capital, terrorizzati
dall'esito che un tweet così polemico nei confron-
ti di Mosca avrebbe avuto sulle trattative che il
gruppo sta conducendo con la Yota Devices,
colosso russo della telefonia che non solo è uno
dei nuovi sponsor del team, ma è anche in pre-
dicato di acquisirne il 10 per cento. Aggiungete a
questo altri interessi sul mercato russo e il primo
GP di Sochi in arrivo a ottobre, e le ragioni per
sottoporsi consapevolmente a un harakiri
mediatico ci sono tutte. Resta però, la bruttissi-
ma figura, che ha azzerato in un attimo la stra-
ordinaria immagine che aveva reso il team popo-
larissimo tra i più giovani, quella cioè di un
ambiente senza catene e libero dall'ossessione
del politically correct. Un risultato ottenuto con
tweet dall'innegabile carica ironica, come quello
ormai arcinoto dei due conigli intenti in un rap-
porto sessuale non del tutto consensuale, sfode-
rata all'annuncio della firma di Kimi Raikkonen
con la Ferrari, o quello in cui un Romain Grosje-
an grondante champagne sul podio del GP di
Corea veniva eletto alfiere della giornata mon-
diale dell'orgasmo. Tutto inutile, tutto cancellato
da un bigotto attacco di… omofollia.
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