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SCARICHI BASSI E F-DUCT
In Turchia la Red Bull si presenta con un pacchetto aerodinamico ulteriormente evoluto,
con tanto di F-duct e scarichi bassi modificati. Partiamo da questi ultimi: non si tratta di
una novità in senso assoluto, perché qualcosa di simile era già stato provato negli anni
‘90, ma con scarso successo, poiché quando il pilota accelerava o decelerava variava l’in-
tensità dei gas di scarico e, conseguentemente, il carico aerodinamico non era costante.
Nel 2010 il problema viene risolto con collettori di scarico di nuova concezione, che rie-
scono a mantenere praticamente invariata la portata dei gas di scarico, aumentando in
maniera significativa la depressione al retrotreno. Sempre in questo disegno si possono
infine notare le due canalizzazioni che attingono aria dalla presa d’aria e dal vano motore
e la sparano in direzione dell’ala posteriore, per farla stallare sul dritto. Rispetto alla solu-
zione McLaren, si tratta di un F-duct forse meno esasperato, ma comunque in grado di
minimizzare quel divario velocistico che ad inizio stagione esisteva tra le Red Bull e le
altre vetture di vertice sul dritto.