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MOTO GP
TEST A SEPANG
Massimo Costa
Con i test di Sepang si è ufficialmente aper-
ta la stagione 2014 della Moto GP. In real-
tà, una partenza in fotocopia del 2013 con-
cluso da poche settimana. Marc Marquez,
il ragazzino al debutto capace di divenire
campione del mondo al primo colpo, ha
lasciato stupefatti anche nelle prime prove
collettive in Malesia. Lo spagnolo della
Honda se ne è tornato in Spagna forte del
miglior tempo e di una serie di simulazioni
gara che hanno lasciato il segno negli
avversari. Per la costanza dei tempi molto
bassi realizzati e perché ha finito per bat-
tere la pole che aveva ottenuto lo scorso
ottobre. Mentre il suo miglior crono finale
in versione qualifica, è divenuto il nuovo
record del tracciato che in precedenza
apparteneva a Casey Stoner, targato 2012
e sempre in occasione dei test. Jorge
Lorenzo, grande antagonista di Marquez,
in Malesia ha sofferto non poco. La prepa-
razione fisica è apparsa in ritardo per via
dei postumi degli interventi subìti alla
spalla. Per di più, Lorenzo ha faticato ad
adattarsi alla nuova Yamaha, che è più
brusca in accelerazione rispetto a quella
del passato ed ha finito per essere più lento
del compagno Valentino Rossi. Non che sia
un demerito, ma nel 2013 sappiamo bene
come è andato a finire il confronto tra i
due. Il terzo incomodo del 2013, Dani
Pedrosa, che divide con Marquez il box
Honda, sembra soffrire della sindrome
di… Felipe Massa con Fernando Alonso.
Riuscirà il piccolo spagnolo a sopportare la
pressione e la convivenza col più giovane
Marquez che nel suo primo anno di Moto
GP gli ha sottratto in casa Honda il ruolo
di pilota leader?
E veniamo a Rossi. L’italiano ha ammesso
di soffrire ancora nei primi giri, a gomma
fredda, il problema evidenziato in maniera
vistosa nel 2013. Alla lunga però, ha rea-
lizzato tempi interessanti che lo hanno
portato al secondo posto assoluto di questi
primi test. Una buona iniezione di fiducia.
Per rimanere in territorio italiano, la
Ducati con Andrea Iannone e Andrea
Dovizioso è riuscita a stare nella top 10, ma
poter pensare di avvicinare i colossi giap-
ponesi per ora è pura utopia. I piloti però
si sono detti soddisfatti del cambio di men-
talità che ha portato il nuovo direttore tec-
nico Gigi Dall’Igna. Per quanto riguarda le
moto della classe Open, Aleix Espargaro ha
colto un incredibile quarto tempo con la
Yamaha 2013, di fatto la moto impiegata
lo scorso anno da Lorenzo and company. I
responsabili Honda non hanno gradito ed
hanno affermato che la loro Open è una
vera Production che nulla ha da spartire
con la Moto GP dello scorso anno.
Valentino Rossi
Jorge Lorenzo
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