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FORMULA 1
KEVIN MAGNUSSEN
Kevin Magnussen ha impressionato tutti a
Jerez, nella prima sessione di test della For-
mula 1 2014, risultando subito veloce e per-
fettamente integrato in McLaren. Il ventu-
nenne di Roskilde, Danimarca, campione
in carica della World Series Renault, conti-
nua nella preparazione per il debutto di
Melbourne: l’occasione della vita.
A cosa pensi quando realizzi che la
stagione partirà tra meno di sei set-
timane?C’è unpo’ di panico, o è entu-
siasmo?
“Il segreto sta nel concentrarsi su quello
che è possibile e raggiungibile. Il panico
non serve. Ho solo bisogno di progredire
con il team e la macchina per fare utilizzare
il mio tempo in modo produttivo per arri-
vare a Melbourne più preparato possibile.
Naturalmente, non potrai mai essere trop-
po preparato, c’è sempre qualcosa in più
che puoi fare. Ad un certo punto però, devi
smettere di far pratica e iniziare a correre.
Una delle cose che Buttonmi ha detto è che
anche lui non smette mai di imparare. Ha
corso quasi 250 gare e lo trovo di grande
ispirazione. Posso sicuramente apprendere
molto da lui e seguire il suo esempio”.
Potresti parlarci della tua prepara-
zione pre-stagionale? Alla presenta-
zione di Perez, Whitmarsh disse che
al primo test 2013 sarebbe stato
diverso e più in forma. E’ lo stesso
per te?
“Sto lavorando per migliorare costantemen-
te in vista della prima gara. Vivo a Woking,
quindi sono al McLaren Technical Centre
ogni giorno. Uso la palestra dell’MTC più
spesso che posso col mio personal trainer
Antti Vierula. Inoltre, guido al simulatore.
Sto prendendo questo aspetto decisamente
sul serio. Il miglior modo per raggiungere
una perfetta forma da gara però, è restare
nell’abitacolo il più a lungo possibile e sono
contento di aver completato molti giro a
Jerez la scorsa settimana. Una delle preoc-
cupazioni è quella di non allenarsi troppo.
C’è bisogno di riposare il corpo e la mente
altrimenti si rischia il sovraccarico. La fre-
schezza fisica è fondamentale, ma la testa è
altrettanto importante”.
Hai avuto una chance su un milione
per debuttare in F.1! Puoi raccontar-
ci come è arrivata?
“Sono incredibilmente grato per questa
opportunità e in un certo senso non ho
ancora realizzato la cosa. Quando sono sali-
to in macchina per la prima volta a Jerez,
mi è sembrato strano. Ma credo che non ci
siano cose garantite a questo mondo e mi
sto concentrando sul lavoro necessario a
giustificare il privilegio di essere un pilota
di F.1. Certo, non do nulla per scontato. So
che tutto il lavoro fatto nelle categorie
addestrative era abbastanza per arrivare
alle porte della F.1. Ora devo ripartire dac-
capo per provare che merito di rimanerci.
Nelle settimane passate, e nelle prossime,
lavorerò duro con la McLaren per giustifi-
care la fiducia che hanno riposto in me”.
La McLaren ha avuto una difficile
stagione 2013, ma è chiaro che il
team è determinato a rifarsi. Pensi
che sarai pronto da subito o avrai
bisogno di acclimatarti?
“OK sono un debuttante, ma cercherò di
non concentrarmi troppo su ciò che non
posso controllare. D’altra parte anche per i
piloti più esperti c’è sempre qualcosa da
fare per essere più preparati. Il mio obiet-
tivo è di lavorare sodo, trovare il feeling con
la macchina - abbastanza da spingere dav-
vero e fidarmi di lei - e poi costruire da quel-
la base. Ho fiducia totale negli ingegneri e
meccanici dellaMcLaren ed è chiaro chemi
stanno dando la giusta assistenza. Sono
grandi. Infine, non penso che qualcuno
possa predire cosa succederà nelle prime
gare sia per un campione come Jenson sia
per un rookie come me”.
Hai parlatodi Jenson. E’ unodei pilo-
ti più esperti in F.1, ti ha preso sotto
la sua ala protettrice
?
“Non abbiamo trascorso tanto tempo insie-
me durante l’inverno, ma questo è il
momento dell’anno in cui stiamo iniziando
a collaborare. Ci siamo visti alla McLaren
per il lancio della nuova vettura, abbiamo
fatto interviste e foto per il sito McLaren e
ci siamo conosciuti meglio nei test a Jerez.
Dove abbiamo lavorato con gli ingegneri
