12 Ago [11:06]
Al-Attiyah aspetta e... spara
L’esclusione dalla classfica finale dell’Acropoli gli è arrivata fra capo e collo all’improvviso. Non se l’aspettava, Nasser Al-Attiyah, che i tecnici federali trovassero irregolare l’Impreza “made in Prodrive” con la quale aveva concluso al secondo posto in Gruppo N la sfida ellenica. Rastrellando quegli otto punti che rafforzavano un altro po’ la sua leaderschip nel Mondiale Produzione. Colto di sopresa, ha comunque incassato il colpo senza perdere la calma. Ma non senza farsi sentire da David Richards al quale, informano quelli che gli sono più vicini, ha chiesto spiegazioni. A muso duro, pare. Da Banbury, l’ex-copilota diventato imprenditore l’ha rassicurato come poteva. Insieme ai suoi tecnici, ha provato a spiegargli che s’è trattato di un colossale equivoco e gli ha fatto sapere di essere pronto a presentare appello alla decisione presa alla vigilia del Rally di Finlandia dai commissari sportivi. E così ha fatto, rendendo di fatto sospensiva la condanna.
Il quatariano ne ha preso atto e in attesa che venga pronunciata la sentanza di secondo grado – prevista entro la fine del mese, prima comunque che inizi il Rally d’Australia – ha scelto di non compiere altri passi. Pur se ha cominciato a guardarsi intorno e, soprattutto, a sfruttare il suo legame con la Volkswagen (con e per la quale, fra un rally e l’altro, è finito secondo al brasiliano Sertoes Rally dopo aver fatto soffrire parecchio Carlos Sainz) per avere una Fabia Super2000. Per concludere la stagione nel Campionato del Medio-Oriente, se la squalifica greca sarà confermata, l’anno prossimo, se i giudici della Fia daranno ragione alla Prodrive.
Intanto, spara. A Maribor, dove è impegnato nei mondiali di tiro al piattello...
Guido Rancati