23 Ago [20:27]
IL PUNTO MONDIALE
I giochi sono fatti
Loeb 191, Ogier 133. A leggere la classifica iridata dopo il Rally di Germania viene in mente la storiella del pugile che, finito il penultimo round, torna all’angolo, chiede come sta andando e il manager gli risponde che se ammazza l’avversario pareggia l’incontro. L’altro Seb del rallismo mondiale è in una situazione molto simile: se anche vincesse i quattro appuntamenti che restano – nell’ordine, Giappone, Francia, Catalogna e Galles – per mettersi in testa la corona dovrebbe comunque sperare in una serie di battute a vuoto dell’Extraterrestre. Possibili, certo, ma altamente improbabili. SuperSeb, l’implacabile cacciatore di primati, lo sa e ammette che il più è fatto: “I cinquantotto punti di vantaggio mi permettono di guardare avanti con una certa tranquillità”, ammette. Aggiunge: “Se nelle due prossime gare mi capitasse di restare a mani vuote, resterei comunque primo e quindi non ho di che preoccuparmi”.
A un passo da un traguardo storico non fa tabelle e sorride a chi gli dice che il settimo sigillo a una carriera fin qui unica e difficilmente eguagliabile potrebbe assicurarselo da qui a un mese, sull’asfalto della sua Alsazia. “L’importante – taglia corto pragmatico – è vincerlo questo titolo. Dove, conta relativamente poco”. È così, ma l’idea di fare festa a casa sua, fra la sua gente, lo stimola parecchio. Non però fino al punto da cambiare il modo di affrontare gli impegni a venire. Sulla terra del Sol Levante partirà come sempre con l’obiettivo di raccogliere il più possibile. Di conquistare la sessantesima vittoria, se possibile. Senza però rischiare più del dovuto. E senza aspettarsi regali dal giovane di bottega: “E’ un avversario come gli altri e i suoi risultati dicono che è il più pericoloso”, osserva sereno. Pensando, forse, a quando era lui a sfidare Colin McRae e Carlos Sainz. i senatori della Citroen.
g. r.