Rieccolo. Archiviata con qualche bella vittoria e una serie di prestazioni ad altissimo livello una stagione nella quale non aveva un vero obiettivo da inseguire, Paolo Andreucci si riaffaccia da protagonista sulla scena tricolore. E la sua presenza con una squadra, la Racing Lions, che è un esempio di serietà ed efficacia e con gomme, le Pirelli, che rappresentano una garanzia assoluta basta e avanza a bilanciare le (poche) incognite legate a una vettura, la Peugeot 208 R5, che è ancora tutta da scoprire.
La tentazione di inventarsi profeti e andar raccontando che il campionato italiano che va a cominciare sulle strade asfaltate della splendida Garfagnana ha già il suo padrone è piuttosto forte. Ma il buonsenso consiglia di non farlo, non ancora. Non prima di aver preso atto di come gli avversari dell'inossidabile campione di Castelnuovo avranno iniziato l'annata. Sono loro la vera, grande incognita di una stagione che, comunque la si guardi, si annuncia più effervescente di quella che l'ha preceduta.
Lo è Umberto Scandola che al Ciocco, noblesse obblige, avrà il numero uno sulle portiere di una Fabia che ritrova le Michelin e dal quale si attendono segni inequivocabili: l'anno passato, senza veri rivali, ha vinto qualche gara alternando cose buone ad altre assai meno buone. Il fine, dicevano quelli del suo clan, giustifica i mezzi e il fine era mettersi in testa la corona verde-bianco-rossa. L'ha fatto, ma adesso dovrà tornare a essere quello che era qualche tempo fa senza più sbagliare. Lo è Alessandro Perico – in Lucchesia ancora con la 207 Super2000 – chiamato a ribadire le sue doti almeno sulle strade catramate dello Stivale e lo è Giandomenico Basso, al via con la Fiesta R5 a carburante alternativo: le sue doti non si discutono, il valore della compatta dell'Ovale Blu è arcinoto, eppure anche lui dovrà dimostrare qualcosa. Ma soprattutto lo è Andrea Nucita che dopo aver vinto in rapida successione tutto quello che poteva vincere si affaccia finalmente nel cortile dove giocano i grandi. Con una Peugeot 207 che non è, non più, la più bella del reame, ma non è certo un ferro vecchio...
Incognite anche fra i boys iscritti al campionato Junior. Sono parecchi, molti con le 208, qualcuno con le Twingo, sono giovani e uno per l'altro qualcosa (molto) di buono hanno già fatto vedere. Stefano Albertini ha qualcosa in più, non fosse altro l'esperienza, e tuttavia per il valsabbino non sarà una passeggiata della salute. Non contro Gabriele Cogni, Giacomo Cunial, Giacomo Scattolon e Andrea Carella.
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