Michele Montesano Con il Rally d’Estonia il WRC è entrato ufficialmente nella sua seconda metà di stagione. Un campionato, quello del Mondiale Rally, che ha visto sinora un dominio netto da parte di Kalle Rovanpera e del Toyota Gazoo Racing Team vincitori di ben 4 eventi sui 6 disputati. La classifica generale vede il Flying Finn dominare con un vantaggio di 65 punti su Thierry Neuville e 68 su Ott Tanak e Takamoto Katsuta. Mentre la squadra nipponica, forte di una Yaris Rally1 affidabile e velocissima, guida il campionato costruttori con 62 lunghezze di vantaggio su Hyundai Motorsport e addirittura 103 su Ford M-Sport.
Il favorito d’obbligo sugli sterrati estoni è senza dubbio Rovanpera che, proprio nella repubblica baltica, lo scorso anno conquistò la sua prima vittoria iridata. Il finnico da allora non si è più fermato, inanellando una sequenza di successi che gli stanno spalancando le porte per diventare il più giovane campione del mondo nella storia del WRC. Non bisognerà di certo trascurare il padrone di casa Tanak, l’unico finora ad interrompere la striscia vincente di Rovanpera grazie al primo posto in Sardegna. Tuttavia l’affidabilità si è rivelata il vero tallone d’Achille in Casa Hyundai che, così come Toyota e Ford, ha preparato al meglio il rally effettuando i test sulle strade estoni.
In casa M-Sport occhi puntati su Craig Breen. Il nord irlandese è sempre stato molto efficace in Estonia conquistando due secondi posti nelle precedenti edizioni. La prima guida Ford, ancora alla ricerca del suo primo trionfo iridato, a differenza degli altri anni potrà correre finalmente senza ordini di scuderia. Finora il vero assente della stagione 2022 è stato Elfyn Evans, sempre più in ombra rispetto al suo team mate Rovanpera. Il gallese è ancora alla disperata ricerca di una vittoria che gli darebbe sicuramente una forte iniezione di fiducia.
Nel piovoso shakedown di Abissaare, lungo 6,23 km, Esapekka Lappi è stato il più veloce fermando il cronometro a 2’53”3. Nel corso dei vari passaggi, il finlandese si è alternato al primo posto con il connazionale Rovanpera. Anche se Neuville (nella foto sopra) ha provato a intromettersi fra i due piloti Toyota, ottenendo il miglior crono prima di essere scalzato nell’ultimo giro da Lappi. Le Yaris si sono dimostrate subito efficaci grazie agli upgrade portati da Toyota. Infatti sulle Rally1 nipponiche sono stati introdotti un nuovo alettone posteriore e un propulsore dotato di più cavalli.
Terzo crono per Rovanpera seguito a 6 decimi dal pilota di casa Tanak. Quinto Evans che, a parità di vettura, paga 2”3 dal leader Lappi. Ottimo il sesto tempo di Oliver Solberg che ha confermato il giusto asseto della Hyundai i20N. Il Rally d’Estonia è iniziato col botto per Katsuta. Il giapponese, nel corso del suo quarto passaggio, è uscito di strada capottando la sua Yaris. Nonostante gli ingenti danni all’anteriore, l’equipaggio Toyota è riuscito a riportare la vettura al parco assistenza per le riparazioni del caso. A seguire lo stuolo di Ford Puma Rally1 capitanate da Breen, ottavo davanti a Gus Greensmith, Pierre-Louis Loubet e Adrien Fourmaux.
Seppur alla sua terza edizione nel WRC, il Rally d’Estonia è ormai parte integrante del calendario mondiale. I suoi lunghi rettilinei, oltre ai numerosi salti, rendono la prova veloce e da medie decisamente elevate. Da non sottovalutare la superficie sabbiosa che offre un elevato grip anche nelle curve lente. Composto da 24 Prove Speciali per un totale di 318,84 km, il Rally d’Estonia presenta un percorso simile a quello del 2021. Centro delle operazioni sarà come sempre la cittadina di Tartu che aprirà le ostilità con la speciale spettacolo del giovedì.
Venerdì sarà la volta della prima tappa, la più lunga del weekend con ben 139,18 km cronometrati. Sabato verranno affrontare 9 PS per un totale di 95,4 km e, infine, domenica la tappa finale da 78,02 km suddivise in 6 speciali. Poiché gran parte degli stage verranno ripetuti 2 volte, bisognerà prestare particolare attenzione all’assetto e alla gestione delle gomme. Pirelli ha portato in Estonia le Scorpion KX WRC con la mescola Soft che sarà la principale, in grado di garantire un grip ottimale, e la Hard come valida alternativa per le superfici più dure.
Giovedì 14 luglio 2022, shakedown
1 - Lappi-Ferm (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'53"3
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 2'54"0
3 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'54"4
4 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 2'55"0
5 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'55"6
6 - Solberg-Edmondson (Hyundai i20N Rally1) - 2'56"1
7 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'56"7
8 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 2'56"7
9 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 2'57"1
10 - Loubet-Landais (Ford Puma Rally1) - 2'57"3
11 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - 2'58"6
12 - Marczyk-Gospodarczyk (Skoda Fabia WRC2) - 3'07"3
13 - Bulacia-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - 3'07"8
14 - Zaldivar-Del Barrio (Hyundai i20N WRC2) - 3'08"0
15 - Fernandez-Coronado (Skoda Fabia WRC2) - 3'08"3