Michele Montesano
È un Sebastien Ogier indemoniato quello visto sulle Prove Speciali del Rally d’Italia Sardegna. Nella tornata mattutina del venerdì, l’otto volte iridato WRC ha letteralmente annientato la concorrenza conquistando il comando delle operazioni con un vantaggio di oltre sedici secondi su Esapekka Lappi. Il finnico ha provato a rispondere al pilota Toyota ma, per ora, si è dovuto accontentare del secondo posto davanti a un sorprendere Pierre-Louis Loubet.
La pioggia caduta in questi giorni ha stravolto la fisionomia del Rally d’Italia Sardegna, strade compatte e solcate d’acqua hanno caratterizzato le prime speciali odierne. Vedendo le condizioni del manto stradale, i piloti hanno preferito affrontare le prove d’apertura affidandosi per lo più alle Pirelli Soft. Ogier ha subito dettato l’andatura siglando lo scratch nella speciale di Tantariles. Incurante del fango, il francese è riuscito a ‘domare’ i 10,71 km cronometrati scalzando Lappi (nella foto sotto) dalla prima posizione per appena quattro decimi. Arrivato in scia di Ogier e con il paraurti anteriore della i20N leggermente danneggiato, il pilota Hyundai ha risposto nella PS3 ristabilendo le gerarchie.
Ma è nell’iconica Monte Lerno-Sa Conchedda che Ogier ha fatto la differenza. Nei 49,9 km cronometrati, l’alfiere Toyota, navigato da Vincent Landais, ha dato il primo scossone al Rally d’Italia Sardegna infliggendo distacchi superiori ai dieci secondi a tutti gli avversari. Lo stesso Lappi, che inizialmente era riuscito a tenere il passo di Ogier, ha poi perso terreno chiudendo a 16”7 dal francese. Per ora nulla hanno potuto i nuovi ammortizzatori della sua Hyundai, il finnico ha perso terreno per via di una mancanza di aderenza nella seconda parte della speciale.
Dopo aver conquistato il quarto posto finale lo scorso anno, Loubet si è mostrato subito veloce sugli sterrati sardi terminando la mattinata in zona podio. Complice l’ottima posizione di partenza, il pilota Ford ha siglato il terzo riferimento nella Tantariles per poi proseguire con il quarto crono nella PS di Terranova bissato nella lunga Monte Lerno. Il francese (nella foto sotto) ha però lamentato una lieve perdita di potenza sul motore della Puma, dopo aver attraversato una pozzanghera profonda nella PS2, problema ripetutosi anche nelle altre due speciali.
Quarto, Elfyn Evans è uscito sulla distanza. Nelle prime due speciali, il gallese ha preferito non correre rischi scivolando addirittura in nona posizione. Il cambio di passo è avvenuto sulla Monte Lerno-Sa Conchedda con Evans che ha siglato il secondo crono alle spalle di Ogier balzando, in un solo colpo, al quarto posto assoluto. Nonostante un’uscita di strada nelle ultime curve della PS4, Takamoto Katsuta è riuscito a mantenere la quinta posizione. Arrivato lungo in una sinistra veloce, il nipponico è andato a sbattere contro delle rocce, poste a bordo strada, che fortunatamente gli hanno impedito di finire in una cunetta.
Sesto, a un solo decimo da Katsuta, Thierry Neuville. In crisi di assetto, il belga ha pagato a caro prezzo la scelta di gomme nella Monte Lerno. Le Pirelli Hard, montate sull’anteriore, non hanno lavorato al meglio sul fondo umido costringendo anche all’errore il pilota Hyundai. Decisamente più staccato Ott Tänak in netta difficoltà con la sua Ford Puma Rally1. Costretto ad aprire le prove odierne, Kalle Rovanperä occupa l’ottavo posto. Brividi per il Flying Finn che, nel corso della PS4, è uscito di strada per evitare due mucche presenti in traiettoria.
È finita nel peggiore dei modi la mattinata di Dani Sordo. Lo spagnolo, forse a causa di mancanza di aderenza, ha perso il controllo della sua Hyundai nell’ultimo settore della Monte Lerno-Sa Conchedda scivolando in un piccolo burrone. Incolume l’equipaggio che, grazie all’aiuto degli spettatori, è riuscito a riprendere la prova seppur con una i20N pesantemente danneggiata (nella foto sopra).
Lotta serrata in WRC2. Al termine della tornata mattutina, Teemu Suninen è riuscito ad avere la meglio su Andreas Mikkelsen, salito al comando nella PS3 dopo che Oliver Solberg ha danneggiato l’ammortizzatore anteriore sinistro della sua Skoda Fabia. Gradino più basso del podio per Adrien Fourmaux in gran spolvero sugli sterrati sardi.
Venerdì 2 giugno 2023, classifica dopo la SS4 (top 15)
1 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 46'54"4
2 - Lappi-Ferm (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 16"3
3 - Loubet-Gilsoul (Ford Puma Rally1) - M Sport - 22"0
4 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 25"9
5 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 30"1
6 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 30"2
7 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 43"3
8 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 49"5
9 - Suninen-Markkula (Hyundai i20N WRC2) - Hyundai - 1'49"4
10 - Mikkelsen-Eriksen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 1'53"2
11 - Fourmaux-Coria (Ford Fiesta WRC2) - M Sport - 1'56"8
12 - Pajari-Malkonen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'04"4
13 - Lindolm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'09"2
14 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'18"6
15 - Marczyk-Gospodarczyk (Skoda Fabia WRC2) - Marczyk - 2'27"0