Michele Montesano
Il sabato mattina del Rally del Belgio, ottava prova del WRC, ha regalato numerosi colpi di scena. Dopo il primo passaggio, delle quattro prove speciali, a comandare i giochi è ancora Thierry Neuville costantemente braccato da Craig Breen. Le due Hyundai sono divise solamente da 6”8 e la ripetizione pomeridiana promette ancora scintille. Inizialmente è stato Breen a dettare l’andatura vincendo le prime due PS di giornata. L’irlandese ha rosicchiato a Neuville 2”8 nella prima speciale e 1”3 nella Dikkebus. Dapprima cauto, per via di un manto stradale reso scivoloso dalla terra portata in traiettoria e dalle foglie cadute sull’asfalto, il belga ha poi cacciato gli artigli siglando l’ultimo scratch.
Era iniziata bene la mattinata di Tanak con i primi intertempi della Hollebeke promettenti. Ma, dopo il problema al motore nella giornata di ieri, è continuata la sua striscia negativa. Costretto a fermarsi a bordo strada per via di una foratura, l’estone ha perso quasi 3 minuti per il cambio dello pneumatico a causa di un guasto al cric. Tanak ha ripreso la marcia mentre stava sopraggiungendo Breen, le due Hyundai hanno proseguito in scia per diverse curve prima che l’estone si facesse da parte. Perso il ritmo, il campione WRC 2019 è scivolato in sesta posizione assoluta.
A salire sul gradino più basso del podio è stato così Elfyn Evans in grande spolvero. Archiviata la prestazione opaca di ieri pomeriggio, l’alfiere Toyota è stato il miglior interprete della Yaris. Le ulteriori modifiche al setup hanno dato maggior confidenza ad Evans che ha siglato il miglior tempo della speciale di Watou, battendo per soli 3 decimi Neuville. Kalle Rovanpera ha provato a restare negli scarichi del gallese per tutto l’arco della giornata, ma il finlandese non è riuscito a trovare il giusto ritmo. A pesare la scarsa esperienza con le Pirelli PZero, dopo il repentino ritiro nel Rally di Croazia. Sesto, ma per demeriti altrui, Sebastien Ogier. Il francese ha continuato a lamentare uno scarso grip della sua Yaris. Il sette volte iridato è il secondo pilota a scendere sulle PS e, come nella giornata di ieri, deve fare i conti con la polvere e la ghiaia depositata sull’asfalto.
È finito già nei primi chilometri della Dikkebus il rally di Takamoto Karsuta. Il giapponese ha perso il controllo della Yaris affrontando la compressione di una sinistra veloce, un fossato a bordo strada ha fatto poi da trampolino alla vettura che ha piroettato in aria abbattendo anche un palo della corrente. Nonostante la Toyota si sia fermata circa 10 metri dopo il primo impatto e completamente distrutta, la gabbia di sicurezza ha retto alla perfezione e l’equipaggio è uscito incolume.
Ad alzare bandiera bianca anche Pierre-Louis Loubet, nella prima PS di giornata il francese è arrivato al bloccaggio finendo lungo in una piega veloce “parcheggiando” la Hyundai in un fosso. Inutili i tentativi degli spettatori di provare a disincagliare la i20 rimasta bloccata anche per via del fango. Ripresa la gara dopo il ritiro di ieri, Gus Greensmith è stato martoriato da un problema all’interfono nelle prime speciali. Risolto l’inconveniente l’inglese di casa Ford M-Sport è tornato a segnare tempi interessanti.
Bella la lotta fra le vetture Rally2. Battaglia serrata in classe WRC3, con il pilota di casa Sebastien Bedoret che comanda la classifica per mezzo secondo su Yohan Rossel. Undicesimo assoluto, e leader del WRC2, Oliver Solberg alle prese con i guai di gioventù della Hyundai i20 N Rally2. Lo svedese ha combattuto contro un guasto al servosterzo, in suo soccorso il navigatore Aaron Johnston che ha azionato il freno a mano per non affaticare ulteriormente le braccia di Solberg. Seppur alle prese con due forature Jari Huttunen ha completato la doppietta Hyundai, seguito dalla Ford di Teemu Suninen.
Sabato 14 agosto 2021, 2° giorno mattina
1 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20) - 1h35:31.8
2 - Breen-Nagle (Hyundai i20) - 6"8
3 - Evans-Martin (Toyota Yaris) - 39"2
4 - Rovanpera-Halttunen (Toyota Yaris) - 41"3
5 - Ogier-Ingrassia (Toyota Yaris) - 51"6
6 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20) - 3'44"1
7 - Bedoret-Gilbert (Skoda Fabia WRC2) - 8'06"9
8 - Rossel-Coria (Citroen C3 WRC2) - 8'07"4
9 - Cracco-Vermeulen (Skoda Fabia WRC2) - 8'23"4
10 - Kreim-Christian (VW Polo WRC2) - 9'03"7
11 - Solberg-Johnston (Hyundai i20 WRC2) - 9'34"4
12 - McErlean-Fulton (Hyundai i20 WRC2) - 9'42"5
13 - Princen-Kaspers (Citroen C3 WRC2) - 12'34"1
14 - Huttunen-Lukka (Hyundai i20) - 15'20"4
15 - Suninen-Markkula (Ford Fiesta WRC2) - 18'32"9