Michele Montesano
Con il Rally del Giappone la lunga stagione del WRC giunge ai titoli di coda. Seppur i campionati siano già stati assegnati a Kalle Rovanperä e a Toyota, sarà proprio la squadra di casa la sorvegliata speciale. Dopo essere stata battuta lo scorso anno da Hyundai, il team nipponico farà di tutto per conquistare la vittoria davanti ai suoi tifosi. Per l’occasione, sulle strade asfaltate che si snodano nell’isola di Honshu Nagoya, la squadra giapponese ha schierato un poker di Yaris Rally1.
Oltre al fresco iridato Rovanperä, ci sarà Elfyn Evans e Sebastien Ogier, mentre la quarta Toyota di Takamoto Katsuta non raccoglierà punti per la classifica costruttori. La lotta in casa sarà quindi più intensa che mai: il Flying Finn vorrà chiudere la stagione con una vittoria, ma dovrà prestare attenzione a Ogier, desideroso di riscattarsi dopo la foratura accusata lo scorso anno con annesso strascico di polemiche nei confronti di Pirelli. Da non sottovalutare Evans che ha ben figurato proprio sugli asfalti nipponici.
Riflettori puntati anche su Thierry Neuville vincitore della scorsa edizione. Il belga ha infatti rovinato la festa Toyota rendendosi protagonista di una prova magistrale. Proveniente dal trionfo nel Rally d’Europa Centrale, Neuville ha dimostrato che la Hyundai i20N è cresciuta chiudendo il divario sulla Toyota sulle superfici catramate. Oltre ad Esapekka Lappi, in Giappone ci sarà il ritorno di Dani Sordo sulla terza vettura coreana. Assente dall’Acropoli, lo spagnolo vorrà dimenticare l’incendio che lo scorso anno ha letteralmente carbonizzato la sua i20N nel corso della prima tappa.
Ultimo giro di valzer per Ott Tänak e Ford. Dopo aver annunciato il ritorno in Hyundai, l’estone vorrà chiudere nel migliore dei modi l’avventura con la squadra M-Sport. Saranno solamente due le Puma Rally1 impiegate in Giappone, con la seconda che sarà affidata al rientrante Adrien Fourmaux. Per il francese sarà un vero e proprio esame in vista di un possibile ritorno in pianta stabile nel Mondiale Rally.
Neuville ha aperto il Rally del Giappone siglando il riferimento nello Shakedown di Kuragake Park. Il vincitore della scorsa edizione ha completato i 2,80 km cronometrati in 2’03”0 riprendendo da dove aveva lasciato un anno fa. Il pilota Hyundai ha infatti sbaragliato la concorrenza precedendo tutti i piloti Toyota capitanati da Evans. Il gallese ha chiuso a un secondo e quattro dal battistrada precedendo Katsuta e Ogier, autori dello stesso identico crono.
Quarto posto per Rovanperä che potrà essere avvantaggiato dal clima nella tappa del venerdì. Infatti la pioggia, prevista a Nagoya, sarà una possibile alleata per il finlandese della Toyota. A seguire il fresco neo campione sono stati gli alfieri Hyundai Lappi e Sordo, seppur staccati due secondi nei confronti del compagno di squadra Neuville. A chiudere la classifica delle Rally1 le due Ford di Fourmaux, autore di sei passaggi nello Shakedown poiché non ha potuto effettuare dei test pre-evento, e Tänak.
Il fresco campione del WRC2 Andreas Mikkelsen ha dettato il passo nella classe cadetta. Autore del decimo crono assoluto, il norvegese ha preceduto il suo compagno di squadra in Toksport WRT Nikolay Gryazin. Podio tutto Skoda grazie all’ex pilota di Formula 1 Heikki Kovalainen, il quale ha marcato il terzo crono precedendo Gregoire Munster al rientro in Rally2.
Composto da 22 Prove Speciali per un totale di 304,12 km cronometrati, il Rally del Giappone presenta poche variazioni rispetto la scorsa edizione. Dopo lo shakedown i piloti affronteranno la prova spettacolo al Toyota Stadium che, come l’anno scorso, ospiterà anche il parco assistenza. Con i suoi 133,26 km cronometrati, venerdì sarà la tappa più lunga dell’intero rally. Le speciali di Isegami’s Tunnel, Inabu Dam e Shitara Town saranno ripetute due volte inframezzate dal service park con finale nuovamente nella PS del Toyota Stadium.
Sabato la sfida si articolerà su 84,68 km suddivisi in sette speciali. Oltre al doppio passaggio di Nukata Forest, Lake Mikawako e Okazaki City, si aggiungerà la prova di Shinshiro City concludendo le ostilità ancora nel Toyota Stadium. Infine la domenica vedrà i piloti sfidarsi sugli ultimi 84,08 km cronometrati, alla Asahi Kougen, che farà da Power Stage finale nel secondo passaggio, verranno affiancate la Ena City e la nuova speciale di Nenoue Kougen.
Giovedì 16 novembre 2023, shakedown (top 15)
1- Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2'03"0
2 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'04"4
3 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'04"6
4 - Ogier-Landais (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'04"6
5 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 2'04"7
6 - Lappi-Ferm (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2'04"9
7 - Sordo-Carrera (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 2'05"0
8 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'05"0
9 - Tanak-Jarveoja (Ford Puma Rally1) - M Sport - 2'05"2
10 - Mikkelsen-Eriksen (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'10"6
11 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 2'10"8
12 - Kovalainen-Kitagawa (Skoda Fabia WRC2) - 2'11"2
13 - Munster-Louka (Ford Fiesta WRC2) - M Sport - 2'11"6
14 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - Kajetanowicz - 2'13"5
15- Chwist-Heller (Skoda Fabia WRC2) - Chwist - 2'17"8