Michele Montesano
Il Rally del Portogallo è diventato un vero e proprio testa a testa in casa Toyota Gazoo Racing Team. Le Rally1 nipponiche stanno dominando la scena sugli sterrati lusitani con Elfyn Evans tallonato a stretto giro da Kalle Rovanpera. Fra i 2 piloti ci sono solamente 18”4 un distacco che, a meno di ordini di scuderia, tiene ancora aperta la lotta. A completare la tripletta Toyota ci ha pensato uno scatenato Takamoto Katsuta che ha soffiato il terzo posto a Daniel Sordo proprio nell’ultima prova della mattinata.
Evans ha iniziato subito a dettare il ritmo conquistando la Vieira do Minho. Rovanpera ha però immediatamente risposto nella PS successiva, rosicchiando 4”7 dal gallese grazie al miglior crono. I 2 Alfieri della Toyota hanno sfruttato al meglio l’ordine di partenza e le Pirelli Soft che si sono ben adattate al setup della Yaris. Evans ha poi cercato di chiudere i giochi nella prova di Amarante che, con i suoi 37,24 Km, è la speciale più lunga del Rally del Portogallo. Il gallese, firmando lo scratch, ha guadagnato 8”2 su Rovanpera (nella foto sotto), autore del terzo tempo più veloce.
Spettacolare rimonta di Katsuta, culminata con la conquista del gradino più basso del podio ai danni di Sordo. Il nipponico è stato costantemente più veloce del pilota Hyundai siglando il terzo crono nelle prime due speciali, per poi ottenere il quarto riferimento sulla Amarante 1. Decisamente a suo agio sulla Yaris Rally1, Katsuta ha montato le Hard sull’anteriore e le Soft al posteriore scelta rivelatasi azzeccata. Di contro Sordo, nonostante la i20N dotata di 4 Pirelli Soft, ha lamentato una scarsa aderenza che non gli ha permesso di spingere al meglio sulle speciali.
Thierry Neuville (nella foto sotto) ha iniziato la rimonta già nel corso della PS10. Dopo il problema occorsogli alla ruota anteriore destra e alla trasmissione nel finale di ieri, il belga ha subito siglato il quarto crono recuperando una posizione su Gus Greensmith, rallentato dopo aver stallonato l’anteriore destro. Neuville si è poi ripetuto nella Cabeceiras De Basto 1, dove ha ottenuto nuovamente il quarto tempo, entrando in top 5 ai danni dell’altra Ford di Pierre-Louis Loubet in crisi di gomme. Il francese ha infatti optato per le Hard, una scelta conservativa che però si è rivelata penalizzante in termini prestazionali.
Craig Breen ha incrociato le gomme montando le Pirelli Hard sull’anteriore e le Soft sul retrotreno. La tattica non ha pagato nelle PS della mattinata, dove il nord irlandese ha perso secondi preziosi per strada. La sua Puma è risultata ancora poco stabile sugli sterrati portoghesi, ciò nonostante Breen è riuscito a chiudere davanti lo sfortunato compagno di squadra Greensmith.
Rallentato nella giornata di ieri da 2 forature e da un problema alla trasmissione, Ott Tanak ha deciso di rischiare il tutto per tutto caricando a bordo della sua Hyundai solamente le Pirelli Soft. Costretto ad una guida più conservativa nelle prime PS, l’estone ha poi spinto nella Amarante 1 ottenendo il secondo crono fermandosi a 4”6 dal leader Evans. Tanak ha inoltre approfittato anche di una foratura accusata da Adreien Fourmaux che ha fatto scivolare il francese in decima posizione.
Costretto ad alzare bandiera bianca ieri per essere rimasto a corto di ruote di scorta, Sebastien Ogier ha provato a dare spettacolo nella giornata odierna. Il campione in carica però ha commesso un errore tagliando con troppa veemenza una destra veloce nella prova di Cabeceiras De Basto 1. La Toyota Yaris è andata in testacoda, concludendo la corsa con il retrotreno in un fosso del lato opposto della carreggiata (nella foto sopra). Anche se con diversi minuti di ritardo l’equipaggio transalpino, aiutato dai commissari e dagli spettatori, è riuscito a disincagliare la vettura e proseguire il rally.
Rientrato in corsa grazie alla formula del Super Rally, Sebastien Loeb ha accusato un improvviso calo di potenza sulla Puma nel corso della PS11, fermandosi a bordo strada per provare ad effettuare un ‘reset’ della componente ibrida. La manovra non ha funzionato e il transalpino è stato costretto a chiudere la speciale in modalità strada con solo 100 CV a disposizione, prima di ritirarsi definitivamente.
Doccia fredda per Andreas Mikkelsen nella serata di ieri. Il campione in carica, nonché leader del Rally del Portogallo di classe WRC2, conclusa la seconda giornata di gara ha accusato un problema al propulsore della sua Skoda Fabia Evo. Il team Toksport WRT ha provato a sistemare il danno, ma si è rivelato più grave del previsto costringendo l’equipaggio a terminare anzitempo il weekend. A salire al comando è stato così Teemu Suninen (nella foto sopra) che nella giornata di oggi si dovrà guardarsi le spalle da Yohan Rossel, staccato di 9”2 dal finlandese della Hyundai. Lotta aperta anche per il terzo posto, il polacco Kajetan Kajetanowicz precede Oliver Solberg di soli 9”8.
Sabato 21 maggio 2022, classifica dopo la SS12
1 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 2h17'55"0
2 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 18"4
3 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'19"9
4 - Sordo-Carrera (Hyundai i20N Rally1) - 1'23"4
5 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 2'19"1
6 - Loubet-Landais (Ford Puma Rally1) - 3'02"9
7 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 3'12"6
8 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 3'19"0
9 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 4'06"4
10 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - 6'01"2
11 - Suninen-Markkula (Hyundai i20N WRC2) - 8'00"3
12 - Rossel-Sarreaud (Citroen C3 WRC2) - 8'09"5
13 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - 8'47"6
14 - Solberg-Edmondson (Hyundai i20N WRC2) - 8'57"4
15 - Ingram-Drew (Skoda Fabia WRC2) - 11'08"7