Michele Montesano
Il Rally di Croazia sta andando sempre più nelle mani di Kalle Rovanpera. Se questa mattina il leader del WRC ha spinto dettando il suo ritmo, nella tornata pomeridiana si è limitato a gestire il vantaggio. La fortuna, oltre ad un asfalto ancora più sporco e scivoloso, hanno aiutato non poco il pilota del Toyota Gazoo Racing Team. Il finlandese ha saputo approfittare della nebbia e della fitta pioggia che hanno caratterizzato le prime speciali pomeridiane conquistando 3 scratch, su 4 prove disputate, concludendo la giornata con oltre un minuto di vantaggio sulle Hyundai.
Autore di una mattinata consistente, Thierry Neuville nel pomeriggio è sprofondato in un incubo (nella foto sotto). Al termine della PS 4 la Hyundai si è ammutolita, l’equipaggio belga è stato costretto a spingere la i20N per 800 metri arrivando al controllo orario con 4’ di ritardo. A cedere è stata la cinghia dell’alternatore prontamente sostituita dai meccanici. Ciò nonostante Neuville ha iniziato la tornata pomeridiana con 40” di penalità. Il belga ha immediatamente risposto conquistando il secondo crono nella PS 5, subito dietro il battistrada Rovanpera.
Come se non bastasse a frenare la rincorsa di Neuville ci si è messo anche il parabrezza della Hyundai che appannandosi ha costretto il pilota a guidare per 8 km con visibilità ridotta. Risultato: altri 23” persi a vantaggio di Rovanpera e di Ott Tanak che ne ha approfittato per balzare al secondo posto. Ancora una volta il belga ha dovuto ricostruire tutto d'accapo. Con un asfalto più asciutto la i20N è ritornata competitiva, Neuville nella PS 7 ha riacciuffato il secondo posto e, nella successiva Pecurkovo Brdo – Mreznički Novaki, è riuscito a stampare anche il miglior crono. Il portacolori Hyundai paga ora 1’04” da Rovanpera ed ha un margine di 19”3 su Tanak, colpito da una foratura nella penultima speciale e da noie al sistema ibrido negli ultimi chilometri.
Non può di certo dormire sonni tranquilli l’estone. Il pilota Hyundai, con 11”9 di vantaggio, sente il fiato sul collo da parte di Craig Breen (sopra). Dopo una mattinata non molto convincente, il nord irlandese è riuscito a trovare il giusto passo inanellando prestazioni incoraggianti, anche se ancora lontane dal vertice. Chi ha dato spettacolo è stato senza dubbio Oliver Solberg, risalito al quinto posto in classifica generale. Il figlio d’arte è arrivato al traguardo della ripetizione di Stojdraga – Gornja Vas con l’anteriore della i20N malconcio (sotto). Lo svedese, dopo aver centrato una pozzanghera, ha perso il controllo della sua Hyundai andando a sbattere. Nessun danno meccanico, tanto che Solberg è riuscito a concludere al quarto posto le ultime due PS.
Il Rally di Croazia sta acquisendo sempre più le sembianze di un brutto sogno per Elfyn Evans. Bersagliato da due forature nelle mattinata, il gallese non è riuscito ad essere competitivo quanto Rovanpera. Il sesto posto, a 10”6 da Solberg, non è assolutamente da bicchiere mezzo pieno: “Non siamo dove vorremmo essere – ha ammesso uno sconsolato Evans – non riesco ancora a sentirmi a mio agio. La Yaris ha funzionato bene, ma fatico a trovare il giusto feeling. Siamo stati comunque in grado di segnare dei tempi interessanti, ma le forature mattutine ci sono costate molto care”.
Apportare le modifiche di assetto sulla sua Yaris Rally1, Takamoto Katsuta è riuscito a inanellare tempi più dignitosi. Tuttavia l’acquitrino che ha coperto il manto stradale non ha permesso al nipponico di spingere a fondo. Risparmiato in mattinata, Gus Greensmith è stato colpito da una doppia foratura sull’anteriore nel corso della Mali Lipovec – Grdanjci. Scivolato in ottava posizione, l’inglese ha perso ulteriori 20” andando fuori strada, tradito dal fango e dalla visibilità ridotta per via della fitta nebbia che ha avvolto gli altipiani dei Balcani. Il pilota Ford M-Sport ha concluso la giornata giungendo al traguardo della PS 8 con due gomme stallonate e problemi alla trasmissione.
Yohan Rossel è ancora saldamente al comando del WRC2 (sopra). Il pilota Citroën comanda la classifica con 36”3 di vantaggio su Nikolay Gryazin. Sul gradino più basso del podio Eric Camilli che, nonostante lo scratch nella PS 7, paga 22” 9 dal russo del Toksport WRT. A stupire nella prova conclusiva di giornata è stato Stephane Lefebvre che, nonostante una vettura nettamente inferiore, è riuscito a stabilire il settimo crono assoluto, solamente 19”5 più lento di Neuville. Grazie a questa superba prestazione il francese della Citroën è ora risalito in quindicesima posizione assoluta.
Venerdì 22 aprile 2022, classifica dopo la SS8
1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 1h15'35"5
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 1'04"0
3 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 1'23"3
4 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 1'35"2
5 - Solberg-Edmondson (Hyundai i20N Rally1) - 2'38"5
6 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'49"1
7 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 3'28"0
8 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 3'39"6
9 - Rossel-Sarreaud (Citroen C3 WRC2) - 5'12"6
10 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - 5'48"9
11 - Camilli-De La Haye (Citroen C3 WRC2) - 6'11"8
12 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - 6'21"6
13 - Lindolm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - 6'49"3
14 - Ingram-Drew (Skoda Fabia WRC2) - 6'51"5
15 - Lefebvre-Malfoy (Citroen C3 WRC2) - 7'28"9