Michele Montesano
Non sono mutate le condizioni meteo e tantomeno il leader nel Rally di Croazia. È ancora Kalle Rovanpera a gestire le operazioni della terza prova stagionale del WRC. L’alfiere del Toyota Gazoo Racing Team però si deve vedere le spalle dal recupero di Ott Tanak che si è portato a soli 16”8 di distacco. L’estone, dopo che Thierry Neuville è stato bersagliato da penalizzazioni e noie meccaniche, comanda il gruppo degli inseguitori.
L’unico errore, di un weekend per adesso pressoché perfetto, Rovanpera l’ha commesso nella scelta delle gomme. Montando le Pirelli da bagnato, il finlandese ha optato per una scelta conservativa che però non ha fruttato al meglio facendogli perdere terreno nella PS 10, dove ha accusato 13” dal vincitore Esapekka Lappi. È andata peggio nella speciale successiva, tradito da una foratura all’anteriore sinistro già nei primi chilometri. Attardato anche dalla pioggia torrenziale, Rovanpera nel corso dei 15,85 km dello stage ha dilapidato 54”5 su Tanak. Il finlandese ha poi perso altri 2”6 nel corso dell’ultima prova nei confronti del portacolori Hyundai. Questo pomeriggio potrà essere cruciale per la fisionomia del Rally di Croazia.
Diametralmente opposto il rally di Tanak (nella foto sopra) che, seppur a parità di gomme con il pilota Toyota, è letteralmente volato sulle speciali croate. L’estone ha issato al quarto posto la sua Hyundai nel corso della PS 10, per poi piazzare la zampata vincente nella Platak 1 ottenendo il miglior crono. Tanak ha continuato la marcia di avvicinamento anche nella PS 12, ottenendo il terzo crono e rosicchiando altri secondi al leader Rovanpera. A chiudere il podio è stato Craig Breen, migliore fra gli uomini Ford. Il nord irlandese ha provato a spingere ma la Puma non riesce a tenere ancora il passo del duo di testa. Unico guizzo nella PS 11 quando Breen è riuscito a siglare il terzo crono con gomme da asciutto, nonostante la fitta pioggia.
Dopo i 40” di penalità per non aver rispettato il controllo orario a causa della cinghia rotta, Neuville nella tarda serata di ieri è stato sanzionato di un 1’ per aver oltrepassato il limite di velocità su strada aperta al traffico. Nel collegamento dalla PS 4 al parco assistenza il belga è sfrecciato a 156 km/h, quando il limite è fissato solamente a 80 km/h. Inutili le giustificazioni da parte del team Hyundai, i commissari sono stati inflessibili. Questa mattina la musica non è cambiata, problemi al sistema ibrido hanno costretto Neuville ad uscire in ritardo dal Service. Il portacolori Hyundai ha lottato con le unghie e con i denti, ottenendo anche lo scratch nella Vinski Vrh – Duga Resa, ciò nonostante è scivolato in quarta posizione assoluta.
Approfittando degli errori altrui, Elfyn Evans è riuscito a risalire al quinto posto (sopra). Non era certo questo il Rally che ci si aspettava dal gallese, ma sta man mano ritrovando la fiducia del mezzo ottenendo tempi interessanti nel corso delle speciali. Con le spalle coperte da Takamoto Katsuta, sesto e ultimo pilota ancora ‘a pieni giri’ nel WRC, l’alfiere Toyota può cercare di recuperare i 36”4 che lo sperano dal quarto posto. Per Evans sarà fondamentale racimolare punti anche nella Power Stage, per non perdere ulteriore distacco dal team mate Rovanpera. Quinta foratura nel fine settimana croato per Gus Greensmith. L’inglese della Ford, ventunesimo nella classifica generale, ha ormai perso il contatto dai primi.
È durata solamente 4 km la seconda giornata del Rally di Croazia per Oliver Solberg (sotto). Il pilota Hyundai ha piroettato sull’asfalto ancora viscido della Kostanjevac – Petruš Vrh andando a sbattere contro gli alberi a bordo strada. Incolume l’equipaggio che è immediatamente sceso dalla vettura. Decisamente più malconcia la i20N che, per via dello scarico incandescente, ha preso fuoco al posteriore mettendo a rischio anche il sistema ibrido. Nel frattempo sono state solamente 5 le vetture che hanno fatto registrare un crono, per questo la direzione gara ha deciso di annullare la PS 9 facilitando anche la rimozione della vettura incidentata.
Crescono i rimpianti per Lappi. Tornato in gara dopo essersi ritirato già nella PS 1, il finnico di casa Toyota ha messo in mostra un ritmo invidiabile. Secondo nella prima speciale, poi cancellata, primo nella PS 10, Lappi è sembrato decisamente a suo agio sulle strade croate. Il finlandese si è poi fatto prendere dalla troppa foga mandando in testacoda la Yaris nel corso dei primi metri della Platak 1, per poi ripetersi anche nell’ultima speciale della mattinata. Buono l’approccio di Pierre-Louis Loubet. Ormai fuori dai giochi, il corso della Ford sta cercando di incamerare esperienza con la Puma Rally1 per il prosieguo del suo ‘programma europeo’.
Settimo assoluto, Yohan Rossel comanda agevolmente il WRC2. Il francese di Citroën ha accumulato un vantaggio di 41”6 sulla Skoda Fabia griffata Toksport WRT del russo Nikolay Gryazin. Completa il podio di classe Eric Camilli seguito da Kajetan Kajetanowicz che chiude la top 10 assoluta.
Sabato 23 aprile 2022, classifica dopo la SS12
1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 1h51'02"3
2 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 16"8
3 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 57"8
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 1'24"0
5 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'01"2
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 4'15"8
7 - Rossel-Sarreaud (Citroen C3 WRC2) - 6'29"7
8 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - 7'11"3
9 - Camilli-De La Haye (Citroen C3 WRC2) - 7'33"4
10 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - 7'42"4
11 - Lindolm-Hamalainen (Skoda Fabia WRC2) - 8'10"4
12 - Lefebvre-Malfoy (Citroen C3 WRC2) - 8'25"3
13 - Ingram-Drew (Skoda Fabia WRC2) - 8'37"4
14 - Virves-Lesk (Ford Fiesta WRC3) - 10'29"7
15 - Cais-Tesinsky (Ford Fiesta WRC2) - 11'18"0