Michele Montesano
Dopo le prime due gare vissute fra ghiaccio e neve, il WRC affronta la sua prima prova totalmente su asfalto. Conclusa la pausa di quasi due mesi, sarà la Croazia a riaprire le ostilità nel Mondiale Rally con le sue strade ricche di curve, cambi di direzioni e grip. Infatti, come nella prima edizione, gli organizzatori hanno reso noto che i piloti dovranno cimentarsi su ben 6 tipi differenti di bitume. Anche le Rally1 ibride verranno messe a dura prova, con il sistema di recupero energia che sarà decisamente sollecitato. Non per ultimo l’escursione di temperature e le condizioni meteo costituiranno una variabile non trascurabile.
Le incognite sono tante a cominciare dal leader di campionato Kalle Rovanpera. Per il pilota Toyota il Rally di Croazia l’anno scorso è durato pochi metri, giusto il tempo di perdere il controllo della sua Yaris e finire rovinosamente fuori strada. Il finnico dovrà riscattarsi ma, al contempo, prestare attenzione ad Elfyn Evans voglioso di marcare il primo risultato pesante stagionale per non restare fuori dalla lotta per il titolo. Infatti il gallese, con soli 4 punti, paga ben 42 lunghezze di scarto dal suo team mate. Ricoprirà il ruolo di outsider Thierry Neuville. Il belga, secondo nella classifica iridata, spera nelle novità di assetto e di mappature dell’ibrido apportate sulla sua Hyundai i20N. Anche Ott Tanak, fin troppo sfortunato nelle prime 2 prove stagionali, ripone la sua fiducia sulla Rally1 coreana e soprattutto sulla sua affidabilità.
Dopo la debacle della Svezia, in casa Ford M-Sport sono determinati a tornare nelle posizioni di vertice. La Puma si è ben comportata sugli asfalti viscidi e ghiacciati di Montecarlo, spetterà ai piloti capitalizzare al meglio il potenziale della Rally1 dell’Ovale blu. Craig Breen, da sempre molto a suo agio sull’asfalto, è ancora alla ricerca del suo primo trionfo nel WRC. Mentre Adrien Fourmaux è chiamato a lottare sia contro Gus Greensmith che contro il connazionale Pierre-Louis Loubet alla sua prima gara su una vettura ibrida.
È stato Rovanpera, con un crono di 1’52”5, a siglare il riferimento dello Shakedown. Il finlandese della Toyota, che ha optato per le Pirelli Soft, è stato il più veloce sui 3,65 km di Okić battendo le Hyundai di Neuville e Tanak. Il belga, nonostante le gomme Hard, nel suo ultimo tentativo è riuscito a portarsi ad un solo decimo da Rovanpera. Mentre Tanak, dopo essere stato in vetta alla lista dei tempi nei primi due passaggi, non è riuscito a migliorarsi nel terzo tentativo. Quarto crono per Esapekka Lappi il quale si è detto soddisfatto del bilanciamento della sua Yaris Rally1.
Top 5 per Breen, migliore dei piloti Ford M-Sport. Il nord irlandese si è sicuramente nascosto in vista della giornata di domani quando si inizierà a fare sul serio. Sesto Oliver Solberg autore di un lungo senza conseguenze nel suo primo giro cronometrato, il figlio d’arte sarà chiamato ad affinare la sua guida su asfalto. A seguire lo stuolo di Puma Rally1 capitanate da Greensmith seguito da francesi Loubet e Fourmaux. A chiudere la classifica del WRC Takamoto Katsuta ed Evans alle prese con problemi sulla sua Yaris e per questo autore solamente di due passaggi cronometrati.
Parla francese il WRC2 grazie al miglior crono della Citroën C3 guidata da Eric Camilli. Il transalpino per soli 5 decimi ha fatto meglio del portacolori del Toksport WRT Nikolay Gryazin. Il pilota russo è stato anche autore di un pericoloso lungo, in cui ha rischiato di travolgere gli spettatori a bordo strada. Quattordicesimo assoluto, e terzo di classe, Stephane Lefebvre che ha preceduto l’altra Citroën di Yohan Rossel.
La base del Rally sarà ancora una volta Zagabria e i suoi altipiani circostanti. La prova croata sarà composta da 20 Prove Speciali per un totale di 291,94 km, con solamente 2 Stage inediti rispetto alla scorsa edizione. La giornata del venerdì, con i suoi 120,38 km cronometrati, sara la tappa più lunga e difficile dell’intero fine settimana. Sabato i piloti si sfideranno su altre 8 PS, compresa la Kostanjevac – Petruš Vrh che con i suoi 23, 76 km è la più lunga dell’intero Rally. Mentre la domenica sarà la volta delle ultime 4 speciali con la Power Stage di Zagorska Sela-Kumrovec che lo scorso hanno si è rivelata cruciale per la vittoria di Sebastien Ogier. Le strade balcaniche saranno anche un banco di prova per la Pirelli. Il gommista milanese protrerà le PZero Hard, al debutto assoluto e appositamente sviluppate per questo tipo di manto stradale, e la mescola Soft che ha esordito a Montecarlo. Fondamentale anche il Cinturato RW, la gomma da bagnato in caso di scrosci d’acqua e strade allagate.
Giovedì 21 aprile 2022, shakedown
1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'52"5
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 1'52"6
3 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 1'53"3
4 - Lappi-Ferm (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'53"8
5 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 1'53"8
6 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 1'54"8
7 - Solberg-Edmondson (Hyundai i20N Rally1) - 1'54"8
8 - Loubet-Landais (Ford Puma Rally1) - 1'54"9
9 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - 1'55"9
10 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'56"5
11 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'57"3
12 - Camilli-De La Haye (Citroen C3 WRC2) - 2'00"4
13 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - 2'00"9
14 - Lefebvre-Malfoy (Citroen C3 WRC2) - 2'01"4
15 - Rossel-Sarreaud (Citroen C3 WRC2) - 2'02"1