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22 Gen [12:51]

Rally di Montecarlo – 3° giorno mattino
Ogier supera Loeb, disfatta per Evans

Michele Montesano

La mattinata del sabato ha rivoluzionato la fisionomia del Rally di Montecarlo, prima prova stagionale del WRC. Dopo aver siglato due scratch, è stato Sebastien Ogier a salire al comando delle operazioni. Apportate le giuste modifiche al set-up della sua Yaris, Il campione in carica ha iniziato a imprimere il suo ritmo superando Sebastien Loeb sulla PS del Sisteron. Il pilota Ford M-Sport, a sua volta, non è riuscito a mantenere il passo del francese dovendo contente i danni in vista delle speciali del pomeriggio. Il duello è ancora tutto aperto, fra i due connazionali ora c’è uno scarto di soli 5”4.

Ma dietro i due Sebastien è successo di tutto. Dopo aver vinto la Le Fugeret – Thorame Haute, Elfyn Evans è rimasto nella scia di Ogier anche nella PS successiva giungendo secondo. Il gallese ha però buttato alle ortiche un podio sicuro sul Sisteron, quando ha perso il controllo della sua Toyota. Evans, dopo aver mancato il punto di frenata in una destra stretta, ha provato a ridurre la velocità della Yaris tirando il freno a mano. Non è stato sufficiente: la vettura è andata dritta sbattendo prima a destra, per poi scivolare dal lato opposto della strada restando bloccata in discesa sulla scarpata (nella foto sotto). Evans e il suo navigatore Scott Martin, coadiuvati dai commissari di percorso, hanno provato a riportare la Yaris su strada ma invano. Dopo il passaggio di Loeb, l’ultimo pilota su Rally1, la direzione gara ha esposto la bandiera rossa.



A ereditare il gradino più basso del podio è stato così Craig Breen. Seppur con un distacco di 1’07 dal vertice, l’irlandese è riuscito a trovare il giusto feeling con la Puma. “Dopo aver apportato alcuni miglioramenti alla vettura, mi sento decisamente più a mio agio - ha detto Breen - Il nostro passo sta migliorando ad ogni chilometro”.

Per Hyundai Motorsport il Rally di Montecarlo si sta rivelando una disfatta su tutti i fronti. È ancora Thierry Neuville, con il quarto posto, a tenere alta la bandiera del team coreano sempre più in crisi d’identità. Il belga non è riuscito a trovare il giusto passa per colpa di una i20N sottosterzante e in crisi di aderenza. Come se non bastasse Neuville è entrato nella PS 10 con 1’ di ritardo per provare a risolvere un guasto, poi rivelatosi più grave del previsto. Infatti, a fine speciale, il pilota Hyundai ha ammesso che la vettura ‘tirava da un lato’ per problemi di assetto.



È ritornata a brillare la stella di Kalle Rovanpera (nella foto sopra). Rivoltata come un calzino la sua GR Yaris Rally1 nella serata di ieri, il finnico è tornato nelle posizioni che contano militando costantemente nella zona podio di ogni prova. Risalito al quinto posto, ora ha nel mirino la Hyundai di Neuville. Peccato solamente aver perso troppo tempo nelle prime due giornate. Sesto Takamoto Katsuta, il nipponico ha l’obiettivo di portare a termine la gara magari sperando in guai altrui.

Rallentato da una foratura lenta alla posteriore sinistra nella prima PS di giornata, Ott Tanak (nella foto sotto) ha dovuto alzare il piede. Non avendo più pneumatici di scorta, l’estone ha preferito non correre ulteriori rischi. Il risultato finale, settimo assoluto, non è stato esaltante per il pilota Hyundai. A maggior ragione dopo l’ultima prova di giornata che l’ha visto andare a sbattere contro un terrapieno, dopo aver perso aderenza su di un tratto ghiacciato.



Sfortunato anche Gus Greensmith, il pilota Ford ha dovuto fare i conti prima con le bizze del motore della Puma e poi con una foratura lenta nell’ultima speciale. Costretto a partire per primo, Oliver Solberg nella seconda PS di giornata ha affrontato una curva destrorsa a velocità troppo elevata. La i20N dello svedese è arrivata lunga arrestandosi nella cunetta a bordo strada. Solamente grazie all’aiuto dei commissari l’equipaggio è riuscito a disincagliare la vettura e riprendere la corsa, salvo terminare fuori dalla top-10.

Andreas Mikkelsen si è ritrovato solo al vertice del WRC2. Stephane Lefebvre, che aveva comandato la graduatoria di classe prima di subire 30” di penalizzazione, ha perso il controllo della sua Citroën C3 nel corso della PS 10. La vettura è rimbalzata da entrambi i lati della sede stradale come una pallina da flipper, prima di terminare la corsa con la sospensione posteriore destra penzoloni. A ereditare il secondo posto è stato Yohan Rossel, a 18” dal leader Mikkelsen. Terzo, staccato ad oltre un minuto dal primo, il pilota del Toksport WRT Marco Bulacia.

Sabato 22 gennaio 2022, classifica dopo la SS11

1 - Ogier-Veillas (Toyota GR Yaris Rally1) - 1h55'59"1
2 - Loeb-Galmiche (Ford Puma Rally1) - 5"4
3 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 1'07"5
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 1'53"8
5 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'09"4
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'16"2
7 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 3'05"7
8 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 5'57"5
9 - Mikkelsen-Eriksen (Skoda Fabia WRC2) - 6'20"7
10 - Rossel-Boulloud (Citroen C3 WRC2) - 6'38"7
11 - Bulacia-Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - 7'40"1
12 - Cais-Tesinsky (Ford Fiesta WRC2) - 8'22"7
13 - Munster-Louka (Citroen C3 WRC2) - 8'52"9
14 - Johnston-Kihurani (Citroen C3 WRC2) - 9'29"0
15 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - 9'42"3