Michele Montesano
Dominio targato Ford M-Sport nella seconda giornata del Rally di Montecarlo. Le Puma Rally1 hanno monopolizzato 5 delle 6 Prove Speciali andate in scena. L’unico a spezzare la striscia positiva targata Ford è stato il campione in carica WRC Sebastien Ogier. A comandare la classifica è sempre Sebastien Loeb che, dopo aver conquistato la ripetizione di Roure-Beuil, ha accusato problemi al kers della Compact Dynamics nelle successive speciali. L’alsaziano, navigato da Isabelle Galmiche, può contare ora su un margine di 9”9 su Ogier a sua volta risalito al secondo posto (nella foto sotto).
La lotta fratricida, in casa Toyota Gazoo Racing, di certo non aiuterà Elfyn Evans. Dopo la bella performance nella PS 5 di questa mattina, il gallese non è riuscito a ripetersi nella tornata pomeridiana scivolando al terzo posto. Chissà se il Team Principal Jari-Matti Latvala opterà per degli ordini di scuderia in favore di Evans, essendo lui uno dei due piloti incaricati per la caccia al titolo mondiale.
Quarto posto artigliato con le unghie e con i denti da Thierry Neuville. Nonostante i problemi di assetto e una vettura troppo sottosterzante, ancora una volta il belga ha salvato l’onore in casa Hyundai Motorsport. Come se non bastasse, anche la componente elettrica a bordo della i20N Rally1 ha funzionato ad intermittenza, complicando ulteriormente la situazione. Sfruttando un asfalto più asciutto, Ott Tanak è riuscito a scalzare per soli 2”5 Craig Breen dal quinto posto. Ciò nonostante, per il team coreano non c’è molto da gioire, visto che Neuville paga 47”8 dal leader Loeb e l’estone addirittura 56”7.
Giornata in ombra per Breen ancora troppo ingessato nelle Speciali monegasche. Dopo aver visto quanto accaduto al compagno di scuderia Adrien Fourmaux, l’irlandese non ha spinto a fondo per paura di compromettere la gara. Inoltre, nell’ultima PS di giornata, il pilota Ford ha perso decimi preziosi per schivare una telecamera sulla traiettoria. Ha di che festeggiare Gus Greensmith (nella foto sotto) che, nella ripetizione di Guilllaumes-Péone-Valberg, ha colto il suo primo scratch in carriera nel WRC.
A chiudere la top-10 i piloti più in difficoltà con il sistema ibrido. Dopo diversi testacoda, Takamoto Katsuta ha preferito non correre rischi cercando di mettere in cassaforte l’ottavo posto. Paga più di 2’12” dal leader Kalle Rovanpera. Il finnico ha migliorato il suo approccio con la vettura, ma non è mai stato in grado di entrare fra i primi 5 nelle PS pomeridiane. Risolto il problema al cambio, Oliver Solberg ha finalmente iniziato a spingere. Per il figlio d’arte sarà fondamentale incamerare quanta più esperienza con la i20N Rally1.
Con un colpo di reni nella PS 8, Stephane Lefebvre è riuscito a spodestare dalla prima posizione il campione in carica Andreas Mikkelsen. Il francese ora comanda la classifica del WRC2 per appena 1”4 sul norvegese della Skoda. Completa il podio il campione del WRC3 Yohan Rossel. Seppur pagando 19”1 da Lefebvre, il pilota Citroën si è detto fiducioso di poter ambire ancora al successo di classe.
Venerdì 21 gennaio 2022, classifica dopo la SS8
1 - Loeb-Galmiche (Ford Puma Rally1) - 1h22'49"0
2 - Ogier-Veillas (Toyota GR Yaris Rally1) - 9"9
3 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 22"0
4 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 47"8
5 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 56"7
6 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 59"2
7 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 1'08"4
8 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'35"9
9 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'12"8
10 - Solberg-Edmondson (Hyundai i20N Rally1) - 2'22"9
11 - Lefebvre-Malfoy (Citroen C3 WRC2) - 4'29"7
12 - Mikkelsen-Eriksen (Skoda Fabia WRC2) - 4'31"1
13 - Rossel-Boulloud (Citroen C3 WRC2) - 4'48"8
14 - Bulacia-Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - 5'38"6
15 - Cais-Tesinsky (Ford Fiesta WRC2) - 6'11"5