Michele MontesanoIn quel di Monaco la Marsigliese è risuonata per Sebastien Loeb e Isabelle Galmiche. È stato il nove volte iridato WRC a conquistare la novantesima edizione del Rally di Montecarlo. Il francese del team Ford M-Sport ci teneva a mettere il primo sigillo nella nuova era ibrida diventando, con le sue 80 vittorie, il pilota più vincente del Mondiale Rally. Dopo essere stato in scia di Sebastien Ogier nella prima giornata, l’alsaziano si è imposto il venerdì, perdendo nuovamente la leadership ieri con un distacco di 21”1 dal pilota Toyota .
Conscio dell’impresa quasi impossibile, Loeb ha cercato di vendere cara la pelle conquistando la prima PS mattutina. Ogier ha tenuto botta perdendo solamente 1”1, l’alfiere Toyota ha poi risposto al pilota Ford M-Sport nella speciale successiva ricostruendo un margine di sicurezza. Ma, nella penultima prova, il fato ha voluto che l’anteriore sinistra della GR Yaris si afflosciasse nel corso degli ultimi chilometri. Ogier, seppur guidando su 3 ruote, ha tagliato il traguardo con un distacco di 34”1 da Loeb perdendo di fatto la prima posizione.
L’ordine di arrivo non è cambiato al termine Power Stage con Loeb che, dopo oltre tre anni, ha condotto al successo il team Ford M-Sport (nella foto sopra). Inoltre Isabelle Galmiche ha riportato il gentil sesso sul gradino più alto del podio, l’ultima a riuscirci era stata la nostra Fabrizia Pons che, assieme a Piero Liatti, aveva conquistato il Rally di Montecarlo del 1997.
M-Sport è tornata ad occupare stabilmente le posizioni di vertice, a confermarlo il terzo posto di Craig Breen. L’irlandese nelle prime Prove Speciali di giornata ha badato a mettere in cassaforte il terzo posto, per poi preservare l’auto e le gomme fino al traguardo.
Dopo la forsennata rimonta di ieri che l’ha visto risalire dal nono al quarto posto, Kalle Rovanperä (nella foto sopra) quest’oggi ha navigato nella terra di nessuno. Non sufficientemente vicino a Breen, il finlandese ha preferito non correre rischi portando a casa punti fondamentali in ottica campionato. Infatti, escludendo Ogier che sarà impegnato in una stagione part-time, è lui il pilota Toyota ad uscire da Montecarlo con il bottino più alto. Inoltre, con la vittoria della Power Stage, Rovanpera si piazza al primo posto fra i driver che prenderanno il via all’intero campionato.
Top-5 per Gus Greensmith autore di un’ottima prova, condita dalla prima vittoria di una Prova Speciale. L’inglese ha mostrato un piglio decisamente più combattivo rispetto alle scorse stagioni. Thierry Neuville (nella foto sotto), sull’unica i20N Rally1 superstite, ha regalato una gioia al team Hyundai Motorsport conquistando il primo scratch stagionale. Il belga è stato il migliore nella ricognizione veloce della Briançonnet – Entrevaux, in vista del secondo passaggio valido come Power Stage. Ancora attanagliato da problemi sulla sua vettura, questa volta a fare le bizze è stato il differenziale posteriore, Neuville ha comunque artigliato il terzo posto nella PS finale concludendo sesto assoluto.
Dopo i numerosi errori di ieri, Takamoto Katsuta si è rimboccato le maniche risalendo fino all’ottava piazza. Il secondo posto ottenuto nella Power Stage vale meno di un premio di consolazione per Elfyn Evans. Autore di un’errore grossolano nella mattinata di ieri, il gallese ha continuato la sua gara puntando tutto sui punti extra dell’ultima PS. Per Evans urge un cambio di passo se vuole diventare il leader del Toyota Gazoo Racing Team. Dopo la prima prova domenicale, Hyundai Motorsport ha deciso di ritirare definitivamente Oliver Solberg. Reduce da un weekend travagliato, complicato da un problema allo scarico, lo svedese militava in cinquantesima posizione senza nessuna velleità di poter dire la sua.
Al termine di una gara accorta e priva di sbavature, Andreas Mikkelsen (nella foto sopra) ha terminato settimo assoluto e primo di classe WRC2. Il pilota Skoda, nonché campione carica, ha approfittato degli errori altrui per conquistare la prima vittoria stagionale. Secondo posto per Erik Cais, il francese al volante della Fiesta ha regalato un bel podio a M-Sport. Gradino più basso del podio per Nikolay Gryazin. Nonostante i numerosi errori, il russo ha approfittato degli errori di Eric Camilli e Stephane Lefebvre per risalire nella top-10 assoluta.
Domenica 23 gennaio 2022, classifica finale
1 - Loeb-Galmiche (Ford Puma Rally1) - 3h00'32"8
2 - Ogier-Veillas (Toyota GR Yaris Rally1) - 10"05
3 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 1'39"8
4 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'16"2
5 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 6'33"4
6 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 7'42"6
7 - Mikkelsen-Eriksen (Skoda Fabia WRC2) - 11'33"8
8 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 12'24"7
8 - Cais-Tesinsky (Ford Fiesta WRC2) - 12'29"2
10 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - 13'41"3
11 - Johnston-Kihurani (Citroen C3 WRC2) - 14'42"5
12 - Munster-Louka (Citroen C3 WRC2) - 14'48"0
13 - Rossel-Boulloud (Citroen C3 WRC2) - 15'02"1
14 - Ingram-Whittock (Skoda Fabia WRC2) - 15'20"4
15 - Astier-Vauclare (Alpine A110) - 18'54"0
Il campionato piloti
1. Loeb 27 punti; 2.Ogier 19; 3.Rovanpera 17; 4.Breen 15; 5.Neuville 11; 6.Greensmith 10; 7.Mikkelsen 6; 8.Katsuta 4; 9.Evans 4; 10.Cais 2.
Il campionato costruttori
1. M-Sport Ford 42 punti; 2.Toyota Gazoo 39; 3.Hyundai 13.