Michele Montesano
Non poteva che esserci avvio di stagione più intenso ed emozionante per l’European Rally Championship. Il Rally d’Ungheria, che quest’anno si è trasferito da Nyiregyhaza a Veszprem, si è ben presto rivelato una gara dura e selettiva sia per i piloti che per le vetture. Dopo numerosi cambi al vertice, ad avere la meglio sono stati Simone Tempestini e Sergio Itu al volante della Skoda Fabia Rally2.
Il cambio di location ha visto un rally che è passato dall’asfalto, dello scorso anno, a una superficie sterrata caratterizzata dalla presenza di ghiaia. Dopo la speciale di apertura del venerdì, vinta da Erik Cais, c’è stato subito il primo avvicendamento al comando con Mathieu Franceschi, autore dello scratch della PS2, che ha preso le redini della gara. Il francese, nella successiva Kislóter, si è però capottato, raggiungendo il traguardo con quaranta secondi di ritardo e la sua Skoda Fabia visibilmente danneggiata.
La giornata del sabato è quindi proseguita con un duello intenso tra le due Toyota Yaris Rally2 di Mikko Heikkilä (nella foto sopra) e Martinš Sesks. A spuntarla, nonostante un problema alla valvola pop-off della sua auto, è stato Heikkilä che ha sfruttato una foratura di Sesks, accusata proprio nell’ultima speciale di giornata, per rimettere le mani sul primo posto. Sfortunatamente la domenica ha preso una piega differente per entrambi. Heikkilä, nella speciale di Nagylöter, ha danneggiato l’anteriore sinistra in una sezione veloce. Questa ha poi rotto irrimediabilmente la sospensione costringendolo al ritiro.
Ad approfittarne è stato proprio Sesks che, siglando il miglior crono della PS10, ha ripreso le redini della gara. Ma, nella terzultima speciale, il lettone ha tagliato troppo la traiettoria strappando la sospensione posteriore sinistra su una roccia a bordo strada. Ciò ha dato il via libera a Tempestini e Hayden Paddon (nella foto sotto). Fiutata la vittoria, il campione in carica dell’ERC ha provato a ridurre il distacco sul pilota italiano naturalizzato rumeno. Ma, nella Power Stage finale, Paddon è stato costretto ad alzare il piede, dopo aver forato l’anteriore sinistra, scivolando al quarto posto.
Solo al comando, Tempestini ha così potuto festeggiare la sua prima vittoria nel Campionato Europeo Rally. Primo podio per Franceschi, bravo a recuperare terreno conquistando cinque speciali tra cui la Power Stage. L’idolo locale Miklos Cosmós ha chiuso il podio. Inizialmente attardato da una foratura lenta nella tappa del sabato, l’ungherese è riuscito a mantenere un passo costante che gli ha permesso di risalire numerose posizioni.
Detto del quarto posto di Paddon, Erik Cais ha avuto la meglio su Miko Marczyk, quest’ultimo rallentato da ben tre forature nel corso del fine settimana. Soddisfazione per Andrea Mabellini e Virginia Lenzi. Settimi al traguardo, l’equipaggio tricolore della Skoda ha dato vita a un intenso duello con il campione in carica dell’ERC3 Jon Armstrong, al volante della Ford Fiesta Rally2. A completare la top 10 Simon Wagner e Filip Mares sull’unica Toyota Yaris superstite.
Tornato in azione nell’Europeo, Giacomo Costenaro ha terminato il Rally d’Ungheria in quattordicesima posizione assoluta supportato alle note da Justin Bardini. Il campione ERC 2022 Efren Llarena è stato costretto al ritiro già nella tappa del sabato a causa della rottura del radiatore della sua Skoda. Ricoverato per un’infezione polmonare, Mads Ostberg non è riuscito neppure a prendere il via. Sebbene il norvegese non sia partito, ha rassicurato sulle sue condizioni fisiche.
Max McRae (nella foto sopra) ha conquistato la sua prima vittoria nella classe ERC Junior. Il pilota della Peugeot 208 Rally4 ha così proseguito la saga di famiglia con un rally accorto e privo di sbavature. Dopo aver preservato le gomme nella mattinata del sabato, McRae ha dato la scossa vincente nella tornata pomeridiana. La domenica ha quindi gestito il margine vincendo con oltre trentacinque secondi di distacco su Mille Johansson, il quale ha preceduto Jaspar Vaher. Peccato per i nostri Mattia Zanin ed Elia del Guio. I portacolori dell’ACI Team Italia erano al terzo posto quando sono stati costretti alla resa per un guasto meccanico. Il miglior equipaggio tricolore è stato, così, quello di Davide Pesavento e Matteo Zaramella sesti nel Junior con la Peugeot 208.
Domenica 14 aprile 2024, classifica finale (top 15)
1 - Tempestini-Itu (Škoda Fabia RS Rally2) - 1h52'50"4
2 - Franceschi-Malfoy (Škoda Fabia RS Rally2) - 17"0
3 - Csomós-Nagy (Škoda Fabia Rally2 Evo) - 29"9
4 - Paddon-Kennard (Hyundai i20 N Rally2) - 44"5
5 - Cais-Bacigál (Škoda Fabia RS Rally2) - 1'44"0
6 - Marczyk-Gospodarczyk (Škoda Fabia RS Rally2) - 1'59"3
7 - Mabellini-Lenzi (Škoda Fabia RS Rally2) - 2'12"6
8 - Armstrong-Treacy (Ford Fiesta Rally2) - 2'20"5
9 - Wagner-Winter (Škoda Fabia RS Rally2) - 3'49"1
10 - Mareš-Bucha (Toyota Yaris Rally2) - 4'10"9
11 - Jurkevičius-Paliukėnas (Škoda Fabia Rally2 Evo) - 5'26"9
12 - Turán-Zsiros (Volkswagen Polo R5) - 5'40"8
13 - László-Bán (Škoda Fabia RS Rally2) - 5'44"7
14 - Costenaro-Bardini (Škoda Fabia Rally2 Evo) - 7'22"4
15 - Klausz-Papp (Škoda Fabia Rally2 Evo) - 7'36"0
Il campionato piloti
1.Tempestini 33 punti; 2.Franceschi 29; 3.Csomós 25; 4.Paddon 19; 5.Cais 17; 6.Marczyk 15; 7.Mabellini 15; 8.Armstrong 12; 9.Wagner 9; 10.Mareš 7.