Michele Montesano
Il WRC quest’inverno non conosce soste: se da un lato i team stanno continuando a sviluppare le loro Rally1 dall’altro la FIA, tramite il Consiglio Mondiale svoltosi a Parigi, ha deliberato alcune modifiche al regolamento. L’obiettivo è di provare a ridurre i costi delle vetture ibride intervenendo sia sull’utilizzo del motore che sul peso minimo. Diversi nodi sono stati sciolti anche in ambito sicurezza, vero punto di domanda per gli equipaggi e i commissari a bordo strada.
Per quanto concerne il powertrain, la FIA ha deciso che ogni vettura avrà a disposizione per l’intera stagione (vale a dire 13 rally) solamente due propulsori 1.6 turbo. Mentre saranno 9 le componenti elettriche impiegate per il campionato da ciascun equipaggio, dal conteggio saranno esclusi i test. Il sistema di recupero di energia posto sull’assale posteriore sarà gestito in monofornitura da Compact Dynamics. Ogni fine settimana di gara, ciascun pilota avrà a disposizione un pacchetto elettrico montato sulla vettura e un secondo da poter utilizzare in caso di guasto del primo.
Sono stati confermati i punti di ricarica delle vetture, in queste fasi l’equipaggio non potrà stare all’interno dell’auto, e l’utilizzo del solo motore elettrico durante i trasferimenti nei centri abitati e nel parco assistenza. La FIA ha deciso di incrementare di ulteriori 10 kg il peso minimo delle Rally1, scoraggiando così una possibile escalation di costi in termini di ricerca e sviluppo di nuovi materiali. Sulla falsariga di quanto fatto nel Campionato Europeo Rally, si è deciso di introdurre dei tratti adibiti al riscaldamento degli pneumatici fra i controlli orari e la linea di partenza delle PS.
Dal punto di vista della sicurezza gli equipaggi saranno tenuti ad indossare guanti HV di classe-0 per scongiurare possibili scosse. Le Rally1, oltre ad avere le spie ad indicare se la vettura può essere toccata o meno, saranno contrassegnate dalla sigla ‘HY’ su fondo rosso posta sulle portiere anteriori. Passo fondamentale per renderle ulteriormente identificabili sia al pubblico che ai commissari in caso di intervento a bordo strada. Sanzioni maggiorate in caso l’equipaggio venga beccato con il casco slacciato o con il cinturino allentato.
Per evitare i casi di piloti che si registrano come navigatori per prendere punti nel campionato, la FIA ha imposto che la persona nominata alla conduzione dovrà obbligatoriamente guidare in tutte le prove speciali, fatto salvo forze di causa maggiore, previa l’esclusione dalla classifica del rally.
Nessuna novità per quanto riguarda l’evento di fine agosto che risulta ancora da assegnare. Bisognerà pazientare ancora un po’, ma resta assodato che sarà il Rally dell’Irlanda del Nord ad occupare la casella rimasta vacante.