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FORMULA 1
MICHAEL SCHUMACHER
2004
FERRARI F2004
Nel 2004, dopo cinque anni consecutivi di vittorie Ferrari
nel mondiale costruttori e i quattro titoli di fila di Schumacher in quello
riservato ai piloti, ci si attende un cambio di guardia ai vertici della Formula 1.
Accade invece l’esatto contrario: il campionissimo di Kerpen porta a sette i titoli mondiali
e la Ferrari si riconferma la migliore vettura del lotto. Non solo: la F2004 è anche la monoposto più vit-
toriosa nella storia del Cavallino e in quella della Formula 1. Con 15 affermazioni, sulle18 gare in program-
ma, fa addirittura meglio della leggendaria F2002, che aveva monopolizzato la scena nel 2002. Ma da dove
deriva tanta superiorità? La risposta è, tutto sommato, semplice: da una serie di fattori, sapientemente amalga-
mati tra di loro. Da una vettura che è la logica evoluzione della F2003 GA, dal riscatto della Bridgestone che, dopo un 2003
altalenante, surclassa la Michelin e da Rory Byrne, progettista del Cavallino e Paolo Martinelli, responsabile del reparto motori, che
riescono nell’improba impresa di rendere più competitivo qualcosa che già rasentava la perfezione. La F2004 è forse meno esasperata
di altri modelli dell’epoca, come Williams FW 26 con muso a “tricheco”, ma è estremamente concreta. Un progetto che può essere
definito la “bella copia” della Ferrari dedicata nel 2003 all’Avvocato Agnelli, con un passo più corto (circa 5 centimetri) e molte, anche
se poco appariscenti, migliorie di carattere aerodinamico, che consentono ai tecnici del Cavallino di recuperare buona parte della depor-
tanza persa con l’entrata in vigore delle nuove norme regolamentari. Altrettanto importanti, anche se non riscontrabili ad occhio nudo,
gli interventi sotto la carrozzeria. Uno dei punti di forza della F2004 è, ancora una volta, la sua fluidodinamica interna. La Ferrari del
2004 monta masse radianti ulteriormente miniaturizzate, rispetto alla F2003 GA, che consentono di migliorare il raffreddamento degli
organi meccanici e oppongono una minore resistenza all’avanzamento, con prestazioni velocistiche che annichiliscono la concorrenza.
Ultimo punto di forza del progetto F2004 il rinnovato 10 cilindri (sigla “053”), che regala tante pole e vittorie a Maranello e soprattutto
quell’affidabilità che gli avversari neppure si sognano
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