Italiaracing.net Magazine - page 70

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RENAULT 3.5
BEITSKE VISSER
Filippo Zanier
Per ora, ha "soltanto" provato la monoposto del team spagnolo
AVF sulle piste di Monza e Alcaniz, ma se alla fine opterà davvero
per la F.Renault 3.5, Beitske Visser centrerà già un bel risultato:
diventerà infatti la terza donna a pilotare una vettura con più di
500 CV in una serie di respiro internazionale nel 2014, insieme a
Danica Patrick (Nascar Sprint Cup) e Michela Cerruti (Auto GP),
prendendo "spiritualmente" il posto di quella Simona De Silvestro
che, nella speranza di un posto in F.1 nel 2015 con la Sauber, ha
accettato di prendersi un anno sabbatico. E non è tutto: a differen-
za delle sue colleghe, che hanno abbondantemente superato i ven-
t'anni o hanno addirittura raggiunto i trenta (è il caso della statu-
nitense che ne ha 31), la pilota olandese compirà 19 primavere la
prossima settimana. Alle spalle ha solo un paio di stagioni in For-
mulaAdacMaster, una vettura da appena 145 CV che nonha niente
a che vedere con i 530 CV della Dallara-Zytek della World Series
Renault, eppure, nei test di Alcañiz non ha sfigurato. Ha iniziato
le prove a oltre 3" di distacco dalle prime posizioni, ma è stata in
grado di ridurre gradualmente il gap e nell'ultima sessione del test
spagnolo, l'unica in cui ha davvero provato a sfruttare le gomme
nuove, si è portata ad appena 1"6 dal miglior tempo registrato da
Pierre Gasly. Mentre nel quinto turno, con pista bagnata, ha occu-
pato a lungo il quinto posto! Insomma, arrivata nel paddock in sor-
dina ne è uscita con gli occhi di molti addosso, e ora c'è curiosità
verso quella che sarà la sua scelta finale. Sarà davvero la prima
donna dopo Pippa Mann a tentare la via di una stagione piena in
F.Renault 3.5? Lei ancora non ha deciso, ma intanto ecco quali
sono le sue impressioni dopo l'esperienza in terra spagnola.
Prima di tutto come ti senti? Giovedì scorso ad Alcaniz ti
abbiamo visto davvero provata, gli stress fisici della
F.Renault 3.5 sono stati una novità assoluta per te...
"Va meglio, almeno il dolore al collo è sparito del tutto. Comunque
so bene che la resistenza fisica è uno dei punti su cui dovrò lavorare
di più se alla fine prenderò parte al campionato. In realtà la pre-
parazione la sto già programmando in vista dei prossimi test di
Jerez".
Domanda inevitabile: di primo acchito la scelta di fare un
salto dalla F.Adac alla World Series è decisamente estre-
ma: a chi è venuta l'idea?
"Devo ammettere che è stata mia. Stavo provando con il team di
Adrian Vallés sulla F.Renault 2.0, quando tra i vari argomenti di
una conversazione è venuto fuori che avrebbe partecipato a un test
'ECU' sul circuito di Monza con le monoposto 3.5. Ha accennato
al fatto di avere un sedile libero, e a quel punto la curiosità di pro-
vare la macchina ha avuto il sopravvento. Mi è piaciuta, e non l'ho
trovata impossibile da gestire, anzi. Quindi è stato abbastanza
naturale volerla provare di nuovo ad Alcañiz".
Qual è stata la sensazione più impressionante quando sei
salita sulla vettura la prima volta?
"Credo sia stata la potenza, la risposta della vettura alla pressione
dell'acceleratore. In F.Adac il pedale del gas lo usavo quasi come
un interruttore, perché i cavalli non erano abbastanza permandare
in crisi le ruote posteriori. Qui invece bisogna dosare con attenzio-
ne, perché esagerare è facile. Oltre a questo, ovviamente la velocità
in curva mi ha colpito moltissimo. Anche questo è un bel salto
rispetto alla Adac, ma una volta capito che il limite della vettura è
altissimo si impara in fretta a fidarsi".
Saprai bene che anche se non sono molte, ci sono donne
che si sono già fatte unnome nell'universo racing. Danica
Patrick, Simona de Silvestro hanno avuto un ruolo ispi-
ratore per te?
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