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RENAULT 3.5
IL PUNTO
RISCHIO
Massimo Costa
Si sta facendo sempre più critica la situa-
zione piloti-sedili liberi in World Series
Renault. Manca poco più di un mese al via
del campionato, previsto a Monza il 12-13
aprile, eppure sono ben dieci i posti ancora
da assegnare. Tanti, troppi. Anche perché
sul mercato non ci sono più piloti con il
budget pieno, di 900mila euro. Questo
vuol dire che le squadre dovranno per for-
za intervenire economicamente per far
correre le loro vetture, con grave rischio
per la sopravvivenza futura. E’ una situa-
zione molto delicata che solo team princi-
pal con le spalle coperte potranno soppor-
tare. Tre team hanno due vetture comple-
tamente libere e addirittura il CarlinRacing
non si è presentato ai test collettivi di Alca-
niz. Era però presente il teammanager Ric-
ky Taylor che ha partecipato alla riunione
voluta da Renault Sport Technologies, ben
conscia del problema. Sono stati evidenzia-
ti alcuni punti deboli, si è cercato di capire
come tagliare ulteriormente i costi, dove
intervenire. A breve si dovrebbe sapere
qualcosa di più. Nel paddock WSR, che ha
sempre visto una notevole unione tra le
varie squadre, l’assenza improvvisa del
team Carlin è stata criticata. Pur compren-
dendone la scelta, è vero che alcuni team
principal hanno messo soldi propri pur di
essere presenti al test, fatto sforzi pur di
mostrare compattezza anche nei confronti
di Renault. E sotto questo aspetto pure ISR,
con una sola macchina portata in pista nei
tre giorni al Motorland Aragon, non è sfug-
gita al malumore.
Pons ad Alcaniz ha fatto provare Meindert
Van Buuren e Daniil Move, ma il team
manager Emilio De Villota non ha ancora
certezze. Con la squadra catalana ha girato
anche Tom Dillmann, ma privo di budget.
La nuova proprietà di Zeta, che è russa,
potrebbe investire su Roberto Merhi e
mettere in gioco Roman Mavlanov. Tech 1
spera in Nigel Melker e se lo contende con
la ISR, AVF era sulle tracce di Lucas Fore-
sti, che dopo due anni nella categoria si è
“rifugiato” in Brasile e non si capisce quali
siano le sue intenzioni, ma potrebbe ripie-
gare su Beitske Visser. Foresti è ambito
anche da ISR. Comtec deve capire se pun-
tare su Liam Venter, certamente molto
lontano dal poter ottenere prestazioni
importanti, almeno per ora. Ma forse non
sarebbe il caso di fare tanto i difficili… C’è
comunque il rischio che non vi saranno 26
monoposto alla prima tappa stagionale o
anche durante tutto il campionato. Ma
come mai questa crisi, quando invece le
ultime due stagioni avevano registrato il
tutto esaurito già poco dopo l’Epifania?
Varie le ipotesi. Su tutte ovviamente la crisi
economica che sta sfiancando anche colo-
ro che fino a ieri potevano permettersi di
investire budget pesanti, la diminuzione
dei costi in GP2 dove la forbice con la
Renault 3.5 si è sensibilmente accorciata
(anche se poi tra i piloti della GP2 non
vediamo nomi “strappati” alla WSR in
merito al budget, semmai per situazioni
politiche vedi Marciello e Vandoorne), la
sensazione da parte di alcuni genitori di
piloti che spandere e spendere per avvici-
nare la F.1 non ha più senso in quanto il
mondiale non apre più le porte per soli
meriti sportivi, a meno che non si appar-
tenga a un programma Junior. Insomma,
una certa disillusione che sta coinvolgendo
il motorsport.
Sono ancora dieci i sedili da assegnare a poco più di un mese
dal via del campionato, tanti considerando che la crisi economica non permette
più di reperire piloti a pieno budget. Come reagirà la categoria?