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RENAULT 3.5
IL PUNTO
Carlos Sainz Jr.
"Carlitos" si è presentato ad Alcañiz non al
massimo della forma, debilitato da un'in-
fluenza che in condizioni normali lo avreb-
be tenuto a letto almeno per il primo giorno
di prove. Lo spagnolo ha invece deciso di
salire in vettura lo stesso, e se martedì ha
inevitabilmente pagato dazio alla spossa-
tezza, il giorno successivo si è portato a casa
il tempo più veloce di tutto il test, con due
decimi di distacco sull'avversario più vicino
e annesso record della pista (1'38"340). In
più ha parlato di una monoposto Dams che
non solo è veloce, ma gli permette di spin-
gere con facilità. Ora deve fare il passo in
più: nessuno che sia in buona fede ha mai
messo in dubbio il suo talento, ma nel 2014
per impressionare davvero dovrà aggiun-
gere costanza ed evitare errori derivanti
dall'irruenza che fino ad oggi è sembrata
parte del suo carattere.
Sergey Sirotkin
È stato l'unico pilota a chiudere tra i primi
cinque ognuna delle sei sessioni disputate
in Spagna, e in due occasioni si è messo alle
spalle l'intero gruppo. Difficile chiedere di
più a Sergey Sirotkin, che alla seconda sta-
gione nel campionato è passato dalle fila
della ISR a quelle della Fortec. Il feeling con
gli uomini di Richard Dutton sembra già
buono, facilitato dal fatto che all'interno
della squadra britannica viene già ricono-
sciuto al russo un talento non comune. Il
problema di Sirotkin, però, è che special-
mente da quando si è legato al team Sauber
F1 ha tutti gli occhi puntati addosso, e alla
seconda stagione nel campionato le aspet-
tative su di lui sono altissime. Sembra
attrezzato per non soffrirne, ma come com-
pagno di squadra ha un osso duro comeOli-
ver Rowland, che ad Alcañiz in termini di
prestazione assoluta lo ha già messo dietro.
Oliver Rowland e Pierre Gasly
La regola dei "rookie terribili" provenienti
dalla EurocupRenault 2.0, è ormai una cer-
tezza della F.Renault 3.5 dopo i debutti vin-
centi di Robin Frijns e Stoffel Vandoorne,
e ha trovato conferma anche nella tre giorni
in terra spagnola. I due giovanissimi che
nel 2013 avevano dato vita a un bel duello
per il titolo dell'Eurocup 2.0, risoltosi poi
in favore del transalpino all'ultima gara,
hanno fatto faville anche a Motorland Ara-
gon. Entrambi si sono tolti la soddisfazione
di guidare il gruppo in almeno una sessio-
ne, e nel farlo Rowland ha anche registrato
il secondomiglior crono del test (1'38"522).
Ad impressionare ancora di più il fatto che
la sua vettura avesse un problema di
pescaggio carburante, e che quindi il suo
serbatoio non sia mai stato vuoto quanto
quello dei rivali, pena il rischio di fermarsi
in pista. Gasly ha guidato l'ultimo turno ed
ha chiuso secondo in altre due sessioni,
mostrando una facilità nel raggiungere la
prestazione che fa ben sperare per lui e la
Arden.
Pietro Fantin
Alzi la mano chi, dopo un 2013 quantome-
no interlocutorio in Arden, si aspettava un
Pietro Fantin costantemente nella top 5 (gli
è sfuggita in un solo turno, in cui ha chiuso
sesto). E invece il brasiliano ha stupito tutti,
dimostrando che forse non sono da attri-
buire soltanto a lui le colpe per la scorsa sta-
gione sottotono. Entrando nel box Draco
appare infatti evidente come l'atmosfera
che si respira nel team abbia rivitalizzato
Pietro, al pari delle attenzioni dedicategli
dal team manager Simone Giglio e dal suo
ingegnere di macchina, l'esperto Andrea
Tesi Mancini. Il risultato è un pilota veloce,
costante e che sembra non essere contento
neppure quando chiude una sessione
secondo a pochi millesimi dal giro più velo-
ce. Le premesse per un ottimo 2014 ci sono
tutte.
CHI SALE
Liam Venter
Pietro Fantin