Italiaracing.net Magazine - page 59

sori, la plancia dei comandi, il disegno dei
fanali o la griglia dei radiatori. Talvolta alcu-
ni componenti ben visibili sono identici ma
marchiati in modo differente: ti porto
l’esempio di un SUV di un noto costruttore
tedesco proprietario di più marchi: uno di
prestigio ed uno popolare; ebbene i due vei-
coli hanno in comune esattamente la stessa
portiera e nei magazzini interni il pezzo di
ricambio è rintracciato con lo stesso codice,
ma... il prezzo di vendita è diverso. Se osservi
la storiae l’evoluzionedelle innovazioni cogli
con chiarezza che questo è il destino di tutti
i prodotti dell’uomo, prodotti che sciamano
verso un gusto insipido: per non dispiacere
anessuno, nonpiaccionoanessuno. L’esem-
pio del pilota al simulatore evidenzia, in un
modo plastico che balza agli occhi, che l’uo-
mo è al centrodelmondo e che il pilota è par-
te integrante della prestazione (nel settore
delle competizioni) e del piacere di guida
(nel settore dei veicoli stradali).
Se il veicolo nel suo insieme comprende
l’uomo, o ancora meglio, se l’uomo è il
cuore delle corse, se la libertà di muoversi
è il senso primo e ultimo che giustifica il
mio, il tuo e il lavoro di tanti nostri colle-
ghi, allora, veramente, possiamo dire con
Protagora che l’uomo è misura di tutte le
cose, che la realtà esiste ed ha senso nella
misura in cui noi la vediamo e che ciascu-
no di noi dà un senso diverso alla stessa
realtà, per il mondo delle automobili così
come per tutta la nostra vita.
Ecco il nostro approdo finale al “cuore del-
le corse”: dopo tanta strada, tornanti e
accelerazioni, eroi, denaro, pubblico,
simulatori, marketing, budget e televisio-
ni, abbiamo capito, ed io insieme a voi
mentre scrivo queste parole, che il cuore
delle corse siamo noi, ciascuno di noi. Noi
siamo la misura di tutte le cose, noi siamo
il cuore, il senso, la vita e il sogno. Non
lasciamoci scippare il sogno da nessuno».
Conclusione e
Ringraziamenti
Caro Stefano, cari lettori, sono arrivato alla
conclusione dellamia esperienza di “giorna-
lista dilettante”. Riporto alcune parole che
Gabriel Garcia Marquez rivolse ad alcuni
studenti diunascuoladigiornalismo:«Sono
certo che solo uno tra voi ha deciso di fre-
quentare perché la sua passione per infor-
mare superava il suo interesse ad essere
informato (…) Tutti gli altri, me compreso,
siamo professionisti della fotocopia?» Que-
stoammonimentovaleper i giornalisti come
te, per gli ingegneri come me, per i piloti e
per tutti quelli che ricercano con passione il
senso del Motor Sport. Un saluto ai lettori:
per loro ha avuto valore il nostro impegno.
Ecco un indirizzo email per chi vuole contat-
tare sia me sia te, per proporre argomenti,
chiedere dettagli, suggerire approfondi-
menti e contestare le opinioni che abbiamo
espresso. Risponderemo a tutti.
Grazie,
da Andrea e Stefano
Alex Zanardi pronto
ad una nuova avventura
nell’abitacolo
della sua BMW Z4 GT3
Dizionario
Modello
Da “modulus”, diminutivo di “modus”
cioè “piccola misura”. E’ la rappresenta-
zione in scala ridotta di un oggetto, deri-
vata dal tipico linguaggio degli scultori e
architetti del Rinascimento Italiano.
Simulatore
Da “simul/simil” significa rappresenta-
re, imitare da cui simulacro e simulta-
neo. “Simul” vale nella dimensione del
tempo, propriamente significa “nello
stesso tempo”. Invece “Simil” vale nello
spazio e nell’aspetto, da cui “insieme”.
Simulare significa riprodurre un feno-
meno o una situazione non reale che
dura nel tempo. Simulazione indica una
“falsa” rappresentazione, una “pretesa”
(il fallo di simulazione nel Calcio ). A par-
tire dagli anni ’50 “simulare” significa
usare un modello per compiere esperi-
menti, calcoli e verifiche e riprodurre
particolari condizioni.
Virtuale
Virtù al tempo dei Romani era la pratica
del “vir”, l’uomo forte e guerriero, il
maschio. Virtù era una pratica concre-
ta, nel paradigma di Orazio Coclite o
Muzio Scevola. Il passaggio al significa-
to opposto di “non-reale” è curioso: Vir-
tù è infatti passata, tramite la filosofia
stoica dei Romani, ad esprimere l’es-
senza dell’uomo, la sua parte più nobile
e spirituale. Da qui “virtuale” nel senso
di opposto a reale. Nel linguaggio infor-
matico, a partire dagli anni ’60, “virtua-
le” significa qualcosa che non esiste fisi-
camente ma reso realistico per mezzo di
un software.
Uomo
Da “humus”, la terra che è umida. Uomo
in quanto generato sulla terra e dalla ter-
ra nutrito. E’ sinonimo di “terrestre”.
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