Ilott confermato da McLaren per Indy

Callum Ilott correrà con McLaren alla Indy 500. Il pilota inglese, reduce dalla sua prima vittoria assoluta nel WEC a Spa-Francorchamps, alla guida di una Porsche 963 del team Jota, subentrerà a Theo Pourchaire sulla vettura che avrebbe dovuto essere guidata da David Malukas prima dell’infortunio. Ilott ha già corso due volte a Indianapolis, entrambe con il team Juncos Hollinger, con un dodicesimo posto come miglior risultato nel 2023.

Indy Road, gara
Palou torna al vertice

Indy Road, qualifica
Palou precede Lundgaard

McLaren conferma Pourchaire
per tutto il 2024, tranne Indy

Marco Cortesi

McLaren ha annunciato che porterà in pista Theo Pourchaire per tutto il resto della stagione, con l'eccezione della Indy 500. Il ventenne francese, campione in carica F2, aveva debuttato a Long Beach lasciando una buona impressione, tanto da meritarsi la conferma per Barber. Nel frattempo, l'ha impiegato per delle prove, testimoniando la volontà di proseguire nel lungo periodo e anche per l'anno prossimo. Per quanto riguarda Indianapolis, la necessità è quella di avere un pilota con più chilometri. Callum Ilott è stato indicato nella entry list, anche se sono circolati rumor su un clamoroso recupero di Tony Kanaan. Pourchaire quest'anno è anche impegnato nella giapponese Super Formula. Resta da capire se tale programma verrà abbandonato.

Cindric tra lo staff sospeso da Penske
Newgarden colpito duramente

McLaren si separa da Malukas

McLaren ha annunciato di aver risolto l'accordo con David Malukas in seguito all'infortunio subito dal pilota di Chicaco nel pre-stagione. Malukas, che aveva firmato per la squadra anglo-americana dopo il mancato arrivo di Alex Palou, vede così svanire una grande opportunità a causa di una brutta caduta in mountain bike a metà febbraio.

Nonostante l'operazione per riparare i legamenti del braccio sinistro gravemente danneggiati, le tempistiche di recupero si sono rivelate ancora incerte, tanto da convincere la scuderia a trovare un nuovo pilota. Favorito sembrerebbe essere Callum Ilott, che aveva ben figurato a St.Petersburg. 

M‍alukas, autore di due podi al team Coyne, dovrà così trovare una nuova sistemazione quando le sue condizioni miglioreranno.

Barber - Gara
McLaughlin vince, 1-2 Penske

Barber, qualifica
McLaughlin in pole, bene Ghiotto

Scott McLaughlin si conferma uno dei piloti più competitivi al Barber Motorsports Park nella qualifica per il round dell’Alabama dell’IndyCar 2024. Il neozelandese, vincitore della corsa lo scorso anno, è restato nelle prime posizioni in tutti e tre i segmenti di qualifica riuscendo a prevalere nel Fast Six per poco meno di un decimo. Per il team Penske, reduce dalle polemiche sulla squalifica di St.Petersburg, continuate per tutto l’inizio weekend, si è trattato di una doppietta. Terzo posto per Christian Lundgaard, pilota più veloce del Q2 e a 13 centesimi dalla pole position. 

Pato O’Ward è stato l’unico pilota McLaren nella terza sessione, e ha preceduto Felix Rosenqvist, nuovamente in grado di chiudere tra i primi per il team Meyer-Shank, nonostante un cambio di motore che gli aveva fatto saltare il secondo turno di libere. In Fast 6 anche Marcus Armstrong, solo rappresentante del team Ganassi. 

Non si sono qualificati al terzo turno Graham Rahal, per pochissimo, e Josef Newgarden, mentre Kyle Kirkwood è stato addirittura l’unico pilota di Andretti al Q2. Se Palou almeno è entrato nei 12, Scott Dixon e Colton Herta sono finiti fuori dalla lotta per la pole nella fase a gruppi, così come Alexander Rossi e Christian Rasmussen. 

Ottimo risultato al debutto per Luca Ghiotto. Al debutto assoluto su una pista particolarmente ostica, il vicentino ha chiuso undicesimo del primo gruppo davanti a Kyffin Simpson e Sting Ray Robb. Partirà in undicesima fila, accanto al compagno di squadra Jack Harvey e davanti a Theo Pourchaire.

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Sabato 27 aprile 2024, qualifica

1 - Scott McLaughlin (Dallara-Chevy) - Penske - 1'05"9490

2 - Will Power (Dallara-Chevy) - Penske - 1'06"0460

3 - Christian Lundgaard (Dallara-Honda) - RLL - 1'06"0818

4 - Pato O’Ward (Dallara-Chevy) - McLaren - 1'06"2940

5 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) - MSR - 1'06"4524

6 - Marcus Armstrong (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'06"9022

7 - Graham Rahal (Dallara-Honda) - RLL - 1'06"0942

8 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) - Penske - 1'06"2908

9 - Kyle Kirkwood (Dallara-Honda) - Andretti - 1'06"2959

10 - Alex Palou (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'06"3013

11 - Romain Grosjean (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 1'06"3526

12 - Tom Blomqvist (Dallara-Honda) - MSR - 1'06"3871

13 - Scott Dixon (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'07"7392

14 - Christian Rasmussen (Dallara-Chevy) - ECR - 1'06"4803

15 - Colton Herta (Dallara-Honda) - Andretti - 1'07"4920

16 - Alexander Rossi (Dallara-Chevy) - McLaren - 1'06"5054

17 - Santino Ferrucci (Dallara-Chevy) - Foyt - 1'06"9052

18 - Marcus Ericsson (Dallara-Honda) - Andretti - 1'06"5846

19 - Linus Lundqvist (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'06"7969

20 - Agustin Canapino (Dallara-Chevy) - Juncos Hollinger - 1'06"6706

21 - Luca Ghiotto (Dallara-Honda) - Coyne - 1'06"6706

22 - Jack Harvey (Dallara-Honda) - Coyne - 1'06"7969

23 - Kyffin Simpson (Dallara-Honda) - Ganassi - 1'06"5846

24 - Theo Pourchaire (Dallara-Chevy) - McLaren - 1'06"9052

25 - Sting Ray Robb (Dallara-Chevy) - Foyt - 1'06"5054

26 - Pietro Fittipaldi (Dallara-Honda) - RLL - 1'07"4920

27 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) - ECR - 1'07"7392

Un italiano in America
Ghiotto con Coyne a Barber e Indy

Massimo Costa

Un italiano in America. Luca Ghiotto, dopo un lungo inseguimento, farà il suo debutto nella Indycar. Il 29enne pilota veneto aveva tentato di inserisi nella prima serie statunitense per monoposto da alcuni anni, ma senza successo. Ora è arrivata la giusta chiamata. Ghiotto assaggerà la Indycar in due gare (per ora) con una Dallara -Honda del team Coyne. In queste ore, Luca è negli USA dove ha già fatto il sedile nella sede della squadra e poi si sposterà in Alabama dove parteciperà alla gara di questo fine settimana sul circuito di Barber, terzo appuntamento stagionale della Indycar. Dopo di che, Ghiotto sarà al via della tappa di Indianapolis dell'11 maggio, sul circuito stradale. Se tutto andrà per il meglio, il rapporto col team Coyne potrebbe estendersi ad altre date della stagione.

L'ultimo pilota italiano a gareggiare in Indycar è stato Luca Filippi. Il piemontese vi ha corso tra il 2013 e il 2016 partecpando a 23 eventi. Miglior risultato il secondo posto di Toronto nel 2015 col team CFH. Nel 2015, e proprio con Coyne, in cinque appuntamenti ha preso il via Francesco Dracone.

Ghiotto quest'anno partecipa al campionato European Le Mans Series con il team Inter Europol, nella prima prova di Montmelò si è piazzato ottavo. Da due anni è anche il tester e terzo pilota del team Nissan nella Formula E. Ricordiamo che Ghiotto ha una lunga esperienza con le monoposto avendo disputato cinque campionati di Formula 2/GP2 (terzo nel 2019) ed essendo stato vice campione della GP3 nel 2015. Prima ancora, World Series Renault, Eurocup Renault, Renault ALPS (vice campione) e Formula Abarth (vice campione).

CLAMOROSO: irregolarità a St.Pete
Newgarden e McLaughlin squalificati

Clamorosa tripla squalifica in IndyCar: la categoria ha annunciato infatti l’esclusione di Josef Newgarden e Scott McLaughlin dalla prima gara di St. Petersburg e la conseguente promozione di Pato O’Ward a vincitore nonché di Scott Dixon a leader del campionato.

E’ stato infatti accertato che le tre vetture del Team Penske, nel round della Florida, avevano la possibilità di utilizzare il push to pass anche in partenza e nei re-start, situazione in cui normalmente non ne è possibile l’uso. Questo tramite un software specifico. Il sospetto era emerso durante il warm up a Long Beach, con una conseguente indagine sui dati telemetrici che ha portato alla decisione finale. 

Newgarden e McLaughlin sono stati penalizzati, mentre è stato accertato che Will Power non ha mai beneficiato del “trucco”. Tutti e tre le entry hanno perso i premi e sono state multate di 25.000 dollari. Una doppia brutta figura, considerando che Roger Penske è anche al vertice della categoria, che è stata punita in modo esemplare. Il team ha accettato la decisione, spiegando che il software era stato usato durante i test delle power unit.