15 Dic [11:14]
Mitsubishi, un arrivederci lungo 3 anni
Non è un addio, forse. Forse è solo un arrivederci, ma a chissà quando. Ben che vada, al 2008. Se nel frattempo il piano di risanamento deciso dai vertici dell'azienda nipponica avrà dato gli effetti sparati. La Mitsubishi esce di scena e il prossimo mondiale inizierà con una formazione in meno. Via questa, via quella, a giocarsi il titolo nella stagione ormai alle porte saranno comunque tre squadre di alto livello. In ordine alfabetico: Citroen - si scrive Kronos, ma la sostanza non cambia - Ford e Subaru. Non c'è da stare allegri, ma in passato ci sono state annate meno esaltanti. Per dire, gran parte di quelle dominate dalle Delta.
La vita continua, insomma. Senza auto ufficiali con i tre rombetti sul muso non sarà comunque la stessa cosa. Quello che se ne va è un marchio importante, con una lunga storia di corse e soprattutto di rally alle spalle.
Un mondiale costruttori vinto nel '98, quattro mondiali piloti rastrellati con Tommi Makinen in rapida successione dal '96 al '99, trentaquattro gare vinte. La prima con Joginder Singh, abile a sfruttare le sue conoscenze ma anche le doti di resistenza della Colt per imporsi al Safari del '74? L'ultima quattro anni fa, ancora in Kenya. Con il solito Makinen a spuntarla con la leggendaria Lancer Gruppo A. I numeri dicono che il finlandese di Puppola è stato il più grande interprete delle berlinone giapponesi. Non l'unico: oltre a lui, primo 23 volte con e per il team nippo-inglese, e all'indiano trapiantato in Africa, altri sei piloti hanno regalato momenti indimenticabili a quella che era la “banda Cowan”: Richard Burns, Kenneth Eriksson, Penti Airikkala, Michale Ericsson, Kenjiro Shinozuka e Patrick Tauziac.
ran.