Michele Montesano Non ci si annoia di certo nel Rally d’Italia Sardegna, la mattina del sabato infatti è stata caratterizzata da errori e ritiri eccellenti. Nella quinta prova stagionale del WRC a dover abbandonare anzitempo la compagnia sono stati il leader Esapekka Lappi e Thierry Neuville. A sorridere è stato così Ott Tanak che, ritrovatosi al comando del rally sardo, ha immediatamente cercato di allungare per mettere in cassaforte il risultato. L’attenzione si è quindi spostata sul duello per la zona podio con Craig Breen e Daniel Sordo che hanno concluso la mattinata con un divario di soli 10”3.
I sogni di gloria di Esapekka Lappi si sono trasformati in un vero e proprio incubo già nella prima speciale di giornata. In un tratto misto e stretto della Tempio Pausania il finnico ha perso il controllo della sua Yaris affrontando una compressione troppo velocemente. Lappi dapprima ha sbattuto contro una roccia il posteriore strappando la sospensione sinistra, per poi venire sbalzato dal lato opposto dove ha terminato la corsa colpendo un terrapieno a bordo strada (nella foto sopra). Impossibilitato a proseguire, il pilota del Toyota Gazoo Racing Team ha dovuto alzare bandiera bianca.
Autore dello scratch nella PS10, e riconquistata la leadership, Tanak ha immediatamente preso il largo nei confronti degli inseguitori. L’estone, incrociando gli pneumatici, si è poi ripetuto anche nei due passaggi della Erula-Tula staccando di 30”9 Breen. Proprio il nord irlandese, assieme a Sordo, ha dato vita ad un duello serrato per la conquista del secondo gradino del podio. Più veloce nella PS10, Breen ha perso terreno nella Erula-Tula per poi segnare il suo primo scratch del weekend nella PS12. Nonostante il cofano della sua i20N si sia aperto nel corso della speciale 13 (nella foto sotto), Sordo ha mantenuto i nervi saldi ottenendo il secondo crono per rimanere in scia della Ford Puma.
Chi è quasi del tutto uscito dalla lotta per il podio è sicuramente Pierre-Louis Loubet. Dopo l’ottimo passo mostrato nella giornata di ieri, il francese non si è dimostrato ugualmente competitivo nelle prime PS della giornata. A rallentare la marcia del pilota Ford è stata una foratura all’anteriore destra nella Tempio Pausania. Loubet, nella prova seguente, ha poi commesso un errore arrivando lungo in una destra veloce. Fortunatamente nessun danno per la sua Puma ma, considerando che in questa tappa non ci sarà il Service Park di metà giornata, è stato obbligatorio per il corso non commettere errori al fine di preservare la vettura.
Quinto al termine della tornata mattutina, Adrien Fourmaux si è lentamente avvicinato al suo compagno di squadra Loubet. Il portacolori della Ford M-Sport, finalmente in grado di reggere il passo delle posizioni di vertice, si trova ora 17”7 dalla quarta posizione. Takamoto Katsuta ha dovuto cedere il sesto posto a Kalle Rovanpera (nella foto sotto). Il nipponico nel corso della PS12 ha tagliato la strada in un tornante danneggiando lo splitter e perdendo secondi preziosi. Anche il finnico non è stato immune da errori, proprio sulla ripetizione della Erula-Tula è andato in testacoda. Le 2 Toyota Yaris Rally1, finora non performanti come in Portogallo, sono ora divise da 5”5. Fanalino di coda, fra i piloti del WRC ancora a pieni ‘giri’, Gus Greensmith.
Thierry Neuville ha iniziato la mattinata in modalità full attack. Nonostante l’ordine di partenza non proprio favorevole, il belga ha ottenuto il terzo e il secondo crono rispettivamente nelle prime 2 PS del sabato. Il pilota Hyundai ha messo nel mirino la Toyota di Rovanpera portandosi a 36” dal leader di campionato. L’aggancio sembrava quasi alla portata, ma Neuville ha voluto strafare tagliando il bordo strada nella ripetizione di Tempio Pausania capottando così la i20N. L’equipaggio belga, aiutato dagli spettatori, ha immediatamente raddrizzato la vettura riprendendo la marcia. Purtroppo, dopo pochi chilometri, il fumo proveniente dal cofano della Rally1 coreana ha costretto Neuville a parcheggiare definitivamente la vettura.
Colpo di scena anche nel WRC2 avvenuto proprio nell’ultima PS della mattinata. Il leader del Rally d’Italia Sardegna Andreas Mikkelsen si è fermato a bordo strada non riuscendo a ripartire. A ereditare il comando delle operazioni è stato così il suo compagno di squadra Nikolay Gryazin. Il russo del Toksport WRT ha ora un vantaggio di 27”1 nei confronti dei suoi inseguitori capitanati dal pilota Citroën Jan Solans. Lo spagnolo però dovrà guardarsi le spalle da Marco Bulacia, terzo e staccato di appena 5”4.
Sabato 4 giugno 2022, classifica dopo la SS13
1 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 1h53'36"1
2 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 30"9
3 - Sordo-Carrera (Hyundai i20N Rally1) - 41"2
4 - Loubet-Landais (Ford Puma Rally1) - 55"2
5 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - 1'12"9
6 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'04"2
7 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 2'09"7
8 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 4'01"1
9 - Gryazin-Aleksandrov (Skoda Fabia WRC2) - 4'29"8
10 - Solans-Sanjuan (Citroen C3 WRC2) - 4'56"9
11 - Bulacia-Der Ohannesian (Skoda Fabia WRC2) - 5'02"3
12 - Ingram-Drew (Skoda Fabia WRC2) - 5'08"9
13 - Huttunen-Lukka (Ford Fiesta WRC2) - 5'25"2
14 - Pajari-Malkonen (Skoda Fabia WRC2) - 5'32"1
15 - Zaldivar-Del Barrio (Hyundai i20N WRC2) - 5'56"3