Sanremo – Prima del gran finale
È sfida tra Basso e Bouffier

Guido Rancati

Sanremo – La va a pochi: sessantadue chilometri suddivisi in tre prove speciali – nell'ordine, Langan, Teglia e colla d'Oggia, e anche il Sanremo numero 55 andrà in archivio. Con Alessandro Perico, terzo, a un minuto, undici e otto, la lotta per l'oro parrebbe ristretta a Giandomenico Basso e Bryan Bouffier.

I due con le Peugeot sono separati di diciassette secondi e quattro, ma il veneto, leader, non si concede tante possibilità di resistere al francese: “Sapessimo cos'ha...”, mormora. Il problema è connesso all'impianto frenante: le ruote anteriori si bloccano appena tocca il pedale. E non è bello. Spiega Mitia Dotta: “Ci siamo giocati un paio di jolly, poi abbiamo optato per anticipare di venti metri ogni staccata”. Decisione saggia, ma il vantaggio con il quale i due erano ripartiti stamani s'è assottigliato assai...

Dietro ai tre di testa, Esapekka Lappi, strepitoso al debutto sull'asfalto sanremese, con la Fabia e Stefano Albertini con la 207. Molto più indietro, undicesimo, Paolo Andreucci che non si dà pace per l'errore commesso: “Cominciavo ad amministrare – racconta – e mi sono fatto sorprendere da una curva neppure difficile. E' andata così, ma mi girano...”.