F4 French

Le Castellet - Qualifica
Stevenheydens, pole nel finale

Pole all'ultimo secondo per Yani Stevenheydens, che così facendo insacca 1 punto nella classifica di campionato che lo ve...

Leggi »
Eurocup-3

Nasce la Spanish Winter Series
Tre eventi insieme alla Formula 4

E' ufficialmente nata la Eurocup-3 Spanish Winter Championship. La categoria che ha debuttato nel 2023, riscuotendo ...

Leggi »
FIA Formula 3

Intervista al campione Fornaroli
Quel sorpasso che rimarrà nella storia

Un sorpasso che rimarrà nella storia della Formula 3. E non solo. Un sorpasso all’ultima curva dell’ultimo giro che ha permes...

Leggi »
formula 1

No alla gara F1 per rookie
Se ne riparlerà per il 2025

Peccato, la gara per i giovani legati ai team di F1, che non hanno ancora disputato un Gran Premio nella loro carriera, non s...

Leggi »
Regional by Alpine

Tre campionati su quattro
Il dominio del team Prema

E adesso sono tre vittorie (consecutive) su quattro. Il team Prema non ha rivali nel campionato Formula Regional European by ...

Leggi »
formula 1

Horner rivela che Marko voleva
Ricciardo out dopo il GP di Spagna

Fosse stato per Helmut Marko, Daniel Ricciardo sarebbe stato appiedato dopo il Gran Premio di Spagna, decimo appuntamento del...

Leggi »
24 Apr [18:22]

Taro - La nostalgia di D'Amore

Guido Rancati

A chi si chiede cos'ha di speciale l'International Rally Cup, sono le parole di Guido D'Amore a fornire una risposta convincente: “L'ambiente è rimasto quello sano di una volta, quello che in altre serie s'è perso”, chiarisce il copilota del ponente ligure. Che aggiunge: “Poi, ovviamente, va messa in conto la bellezza delle gare che compongono la serie”. Protagonista fino a qualche stagione fa di una Coppa che seguita a distribuire premi importanti, il campione italiano in carica, non fatica ad ammettere che il Rally del Taro l'ha stregato. E non solo per il margine risicatissimo, due decimi appena, che alla fine aveva separato lui e David Oldrati, primi, da Roberto Botta e Piercarlo Capolongo, secondi. “Fu proprio una bella sfida, incerta fino all'ultimo metro”, ricorda.

Ma non è stata solo la vittoria a farlo innamorare dell'appuntamento parmense: “Il primo posto – chiarisce – ha rappresentato la classica ciliegina sulla torta, una torta molto ben confezionata da un gruppo di organizzatori capaci e appassionati”. Della gara che ha come epicentro Bedonia ha apprezzato, come tutti, il percorso: “Le prove speciali sono tutte decisamente belle. Lo sono talmente tanto che mi è difficile indicare quella che mi piace di più: potrei dire la Tornolo che, pur breve, esalta la pulizia della guida. O magari la Folta che con i suoi ventiquattro chilometri offre un caleidoscopio di situazioni diverse. O la Bardi per la sua fantastica cornice di pubblico: gareggiare sotto gli occhi di qualche migliaia di spettatori regala sempre delle belle emozioni”.

Ed è proprio la presenza di tanta gente a bordo strada che gli rende più pesante non essere al via della prossima edizione, quella che si svolgerà il secondo fine settimana di maggio: “Il mio impegno con la Skoda e la concomitanza con la Targa Florio non mi permetteranno di esserci e la cosa mi dispiace: mi perderò un sempre salutare bagno di folla e l'affetto con il quale i rallisti sono sempre accolti a Bedonia. Nel borgo appenninico c'è qualcosa di magico, il calore degli abitanti ti avvolge fin dal primo momento e ti fa star bene. E non è un caso se lo skadedown del Taro inizia fra le case di Bedonia e nessuno del posto se ne lamenta”.