Italiaracing.net Magazine - page 40

di Andrea Toso,
con la collaborazione di Stefano Semeraro
Eccoci ad un argomento in apparenza “arido”,
Andrea,ma in realtà capace di introdurre con-
siderazioni interessanti e vitali per il futuro
del Motor Sport: Sport e Business. Tanto per
cominciare: “Motor Sport ” e “Motor Racing”
non sono sinonimi, vero?
«Nel nostro Dizionario ho subito aggiunto il vocabolo
Sport: effettivamente mancava! Ci sono due realtà del
Motor Racing: i professionisti (piloti, tecnici e mecca-
nici, autodromi, costruttori di motori e pneumatici,
fornitori di freni, cambio e trasmissione) e gli spetta-
tori paganti. Queste due realtà hanno dinamiche com-
pletamente diverse: i primi sono al servizio e sono
pagati dai secondi. Quando un professionista serve il
cliente che lo paga, come preserva lo spirito sportivo
senza corromperlo? Ogni sport, anche la maratona e
il nuoto, è una competizione con regole certe che val-
gono per tutti: vince lo sportivo che con quelle regole
ottiene la massima prestazione. Tutto qui. All’interno
delle squadre corse, a fianco dei concorrenti con spe-
cifiche competenze tecniche e sportive, abitano di
necessità anche gli addetti del marketing che vedono
i tifosi come clienti e per i clienti convertono lo sport
in business: entra allora in gioco la legge della doman-
da e dell’offerta per cui lo sport deve offrire qualcosa
a qualcun altro, fino ad arrivare alla competizione tra
diversi sport o meglio tra diversi business rivestiti
dall’abito sportivo per contendersi la base dei clienti,
così come avviene in ogni settore industriale in cui il
mercato ha risorse di spesa limitate. Il punto delicato
è che i professionisti non devono mai manipolare le
regole o influenzare i risultati per attirare più pubblico
e generare più profitto; se e quando fanno ciò, rom-
pono il sacro legame di credibilità e fiducia: manipo-
lare lo sport per generare profitto uccide lo sport, cioè
il ramo su cui i professionisti stessi sono seduti. Pen-
siamo per estensione anche alle Olimpiadi o ai Cam-
pionati del Mondo di Calcio: si può modernizzare,
migliorare, ma non si può rompere il sacro legame.
Perché adulterare la competizione con rifornimenti,
cambi gomme, double lane restarts, multiple restarts,
Drs, Kers, push-to-pass? Alla fine non si comprende
lo spettacolo e il costo delle tecnologie può addirittura
far collassare il campionato. Fino a che punto spin-
gersi per giustificare un’emozione più interessante?
Spacciamo la curiosità per interesse? La prima è effi-
mera, il secondo dura tutta la vita. Comunque, sono
ottimista, lo spirito sportivo è resiliente e la storia è
dalla sua parte».
Si parla tanto - anzi quasi solo… - di crisi, e
recentemente addirittura Michael Schuma-
cher ha lanciato l'allarme sul pericolo che il
breakdown investa anche la F.1, ovvero un
marchiodi élite. Qual è la situazionedelMotor
Racing, a tuo parere, oggi in tempo di crisi
generalizzata?
«Crisi! Quando sentiamo la parola “crisi” abbiamo
istintivamente paura perché ci concentriamo sugli
effetti negativi che essa provoca in relazione al nostro
“portafoglio”, familiare o aziendale. Davvero gli effetti
sono tutti deleteri? Avere minore capacità di spesa
non ci rende forse più sobri, più consapevoli, meno
dipendenti dai desideri materiali e più attenti ai biso-
gni culturali e spirituali? (che tutto sommato costano
poco: solo il nostro tempo e il nostro impegno!) In cin-
que anni, dalla crisi finanziaria del 2009, il mondo è
cambiato e così le competizioni motoristiche. Le prio-
rità sociali sono ora differenti perché siamo meno
ricettivi verso tutto ciò che possa essere interpretato
come uso frivolo di risorse scarse. Per questo le com-
La crisi?È (a
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SPECIALE
IL CUORE NELLE CORSE - 10. PUNTATA
Sport e marketing possono integrarsi per rendere produttivo
e quindi sostenibili le corse, ma attenti a non violare il “sacro patto”:
quello della credibilità. In una puntata estremamente interessante
e coinvolgente del nostro viaggio l'ingegner Toso ci guida fra esigenze
vere e falsi miti del business legato alle corse, allargando lo sguardo
a dinamiche più vaste e facendoci capire come il domani del
Motor Sport sarà legato all'attenzione per il territorio e alla capacità
di guardare oltre la pista. E lanciando una sana provocazione...
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