Michele Montesano
La carovana del WRC si trasferisce, per la prima volta in questa stagione, al di fuori dell’Europa. Il Safari Rally del Kenya sarà una delle prove più difficili per le Rally1 ibride, chiamate ad affrontare il caldo torrido e gli sterrati duri e abrasivi. Arrivato quasi al giro di boa, quello africano si preannuncia uno snodo cruciale per il prosieguo del campionato. Il dominio marchiato Toyota Gazoo Racing Team e Kalle Rovanpera ha monopolizzato il primo scorcio della stagione. Il Flying Finn ha accumulato ben 55 punti di vantaggio nei confronti del suo primo inseguitore Thierry Neuville. Mentre il costruttore nipponico ha un margine di 39 lunghezze su Hyundai Motorsport.
Fresco reduce dal trionfo in Sardegna, anche Ott Tanak ha riagganciato la zona podio. L’estone, che paga solamente 3 punti dal compagno di squadra belga, potrà dire sicuramente la sua sugli sterrati africani. Ultima prova d’appello per Elfyn Evans, protagonista di un’avvio stagionale decisamente sottotono. Il Safari vedrà nuovamente al via i due Sebastien, Ogier e Loeb che si daranno battaglia in Kenya. Se l’alfiere Toyota conosce bene le PS, visto che un anno fa ha ottenuto una perentoria vittoria, per il portacolori Ford M-Sport sarà un rally del tutto nuovo considerando che la sua ultima apparizione risale al 2002.
Al termine dello shakedown è stato Rovanpera a siglare il riferimento. Con un crono di 3’42”1 il finlandese della Toyota è stato il più rapido sui 5,4 km della prova di Loldia. Spazzata la sabbia sulla carreggiata, i tempi si sono nettamente abbassati nel corso del secondo passaggio. A siglare il secondo tempo è stato Neuville (nella foto sopra) che paga mezzo secondo dal battistrada. Terzo posto per Loeb, migliore fra i piloti M-Sport: “È davvero difficile – ha esordito l’alsaziano – non ci sono più abituato. Sarà fondamentale avere il giusto feeling con queste strade così polverose”.
Tanak, autore dello stesso identico crono di Loeb, ha preceduto Ogier. Il francese è stato l’unico a non migliorarsi nel secondo tentativo. Il campione in carica si è lamentato di aver trovato una superficie ancora più morbida rispetto allo scorso anno. Takamoto Katsuta ha avuto la meglio sul suo compagno di squadra Evans, tuttavia il nipponico è stato rallentato dalla sabbia entrata nel suo abitacolo. Dietro la coppia Toyota seguono le Puma di Gus Greensmith (nella foto sotto), Adrien Fourmaux e Craig Breen, quest’ultimo più in difficoltà rispetto agli altri piloti Ford. Fanalino di coda del WRC Oliver Solberg che, dopo una lunga pausa dalla i20N Rally1, deve riacquisire gli automatismi.
Tornato lo scorso anno, il Rally Safari del Kenya ha riscosso grande successo sia fra il pubblico che fra gli addetti ai lavori. Tant’è vero che la formula è rimasta pressoché inalterata, anzi il percorso è stato allungato di ulteriori 43 km cronometrati per un totale di 363,44 km. Pur non avvicinandosi minimamente alle distanze chilometriche degli anni ’80 e ’90, quella keniota resta sicuramente una delle prove più dure dell’intero mondiale.
Saranno 19 le Prove Speciali, con la Kasarani che giovedì aprirà i giochi. A seguire la tappa di venerdì composta da 6 speciali, di cui una nuova la Geothermal ripetuta due volte. Altrettante PS comporranno le tappe di sabato e domenica che si snoderanno vicino al lago di Elementatita. Come nella passata edizione, l’intero rally si svolgerà all’interno di tenute private per mantenere gli elevati standard di sicurezza. La superficie dura e abrasiva, oltre alle alte temperature, saranno una costante spina nel fianco per l’affidabilità delle Rally1. Pirelli ha portato le Scorpion KX dotate di una spalla rinforzata per ridurre le possibili forature. Il costruttore milanese ha riferito che le mescole principali saranno le Soft, in grado di garantire un grip elevato su sabbia. Mentre le Hard verranno utilizzate nelle speciali con fondo sconnesso e ricco di rocce.
Mercoledì 22 giugno 2022, shakedown
1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 3'42"1
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 3'42"6
3 - Loeb-Galmiche (Ford Puma Rally1) - 3'43"9
4 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 3'43"9
5 - Ogier-Veillas (Toyota GR Yaris Rally1) - 3'44"3
6 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 3'46"1
7 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 3'46"7
8 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 3'46"7
9 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - 3'46"9
10 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 3'4"7
11 - Solberg-Edmondson (Hyundai i20N Rally1) - 3'55"7
12 - Gill-Morales (Skoda Fabia WRC2) - 4'04"0
13 - Serderis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - 4'10"5
14 - Johnston-Kihurani (Citroen C3 WRC2) - 4'18"8
15 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - 4'19"2