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7 Apr 2025 [14:40]

La Ferrari brancola nel buio
Leclerc e Hamilton disillusi

Massimo Costa - XPB Images

"La polizia brancola nel buio" è una delle frasi forse più abusate nel mondo del cinema, tra l'altro è stato anche il titolo di un film poco fortunato uscito nella metà degli anni Settanta, e dai giornali per descrivere le difficoltà che potevano incontrare gli investigatori su un caso di omicidio. Ora, non siamo certo scivolati nella cronaca nera, ma alla luce di quanto verificatosi nei primi tre Gran Premi del 2025, ci pare di capire che a brancolare nel buio è la Ferrari. E non sa proprio come uscirne.

Dimenticate le roboanti dichiarazioni di inizio anno, le solite parole di entusiasmo ogni qualvolta viene presentata una nuova Ferrari di F1 senza aspettare l'esito della pista, del cronometro. L'arrivo di Lewis Hamilton aveva portato le aspettative a livelli di eccitazione impensabili e senza dubbio Maranello pareva avesse vinto il Mondiale ancora prima di accendere i motori delle sue SF-25.

La bella festa organizzata nel centro di Milano, aveva ulteriormente aumentato la febbre per la Rossa, tanto ardore, fervore, parolone sparate nei microfoni senza un perché. Di solito queste manifestazoni si fanno per festeggiare qualcosa che si è vinto, non prima... Poi, però, bisogna fare i conti con la realtà.

Ed ecco che mentre le facce dei piloti Hamilton e Leclerc sono sempre più frastornate, col monegasco che in Cina colto da allucinazioni raccontava che poteva anche vincere il GP (probabilmente sconvolto dal successo, quello sì reale, e tutto di Hamilton nella corsa Sprint), assistiamo agli equilibrismi dello staff Ferrari e di coloro che, appunto, in quei microfoni urlavano tanti inutili bla bla bla. Culminati nella incredibile doppia squalifica di Shanghai, cose che voi umani non potreste mai avere immaginato, come recitava il replicante Roy Batty nel mitico film Blade Runner.

Abusando di un'altro aforismo cinematografico, accade che i nostri eroi "si arrampicano sugli specchi", da Frederic Vasseur ai suoi vassalli. Tutto ciò è molto divertente, in zona Sky domenica scorsa c'era anche chi vedeva i disastrosi 16" rimediati da Leclerc dal vincitore di Suzuka, come un bicchiere mezzo pieno. Un po' come se un commentatore della Nazionale azzurra del pallon calciato, vedesse qualcosa di positivo in un 0-4 perché, in fondo, sono stati conquistati più calci d'angolo degli avversari trionfanti. 

Dopo Melbourne, con Leclerc ottavo e Hamilton decimo, gli "esperti" ci raccontavano che si vabbè, quello australiano non è un vero circuito, è un piatto tracciato cittadino, la vera SF-25 la si vedrà a Shanghai e Suzuka. Il vecchio cronista invece, ricordava le parole di Leclerc dopo i test del Bahrain, parole che equivalevano a una sentenza: "Non abbiamo bilanciamento, sono deluso". Pochi, o meglio, nessuno ci ha fatto caso. E semrpre il vecchio cronista, sa bene che se una monposto nasce vincente, va forte fin da subito, Melbourne o Suzuka che siano.  

Bene, si è corso a Shanghai, si è corso a Suzuka, e al miraggio cinese nella gara Sprint, ripetiamo figlio delle sole immense capacità di Hamilton nel trovare la quadra in un solo turno di prove libere, non c'è stato seguito. La doppia squalifica di Shanghai è da record.e prima del cartellino rosso, Leclerc aveva concluso quinto a 23" dalla McLaren vincitrice, Hamilton alle sue spalle a 28". Insomma, non ci siamo proprio e Suzuka ha ampliato ulteriormente il divario che la Ferrari deve pagare da Red Bull e McLaren, anche Mercedes se vogliamo.

Che sia la scelta della sospensione anteriore pull-rod, anziché il push-rod, non è ben chiaro. Rimane il fatto che i piloti non si trovano a loro agio, gli assetti non sono quasi mai azzeccati, si va a tentoni. Hamilton ha dichiarato che c'è qualcosa sulla sua Ferrari che non va, che gli fa perdere almeno un decimo al giro fin da Melbourne, ma non si sa cosa sia, o almeno non è dato saperlo. Leclerc spera negli sviluppi, in un nuovo fondo che potrebbe cambiare le cose. Ma non è questo che si voleva, la SF-25 doveva essere competitiva fin da subito e non diventarlo (forse) grazie agli sviluppi. Sempre che poi siano azzeccati.

Al nervosismo dei piloti fa da contraltare il team principal Vasseur, il quale ritiene che la SF-25 sia una monoposto valida, che non ha bisogno di correzioni pesanti, ma che bisogna solo ottimizzare il potenziale esistente. Insomma, ognuno ha una sua visione, alla fine si farà come vuole il capo, ovvero Vasseur, o si seguiranno le richieste dei piloti?

Rimane il fatto che dopo tre Gran Premi, su tre circuiti dalla diversa fisionomia, Norris guida il mondiale con 62 punti, Verstappen ne conta 61, Leclerc è a 20, Hamilton a 15. Neanche un podio ottenuto nei GP, rimane la vittoria nella Sprint di Shanghai. Nella classifica costruttori, la McLaren ha già 111 punti, la Ferrari è quarta con 35, la metà della metà della metà. Numeri che dicono tutto e di più.

L'ingegnere Cardile aveva lasciato la Ferrari nel mese di aprile 2024, il nuovo direttore tecnico Loic Serra è entrato in azione in ottobre. La monoposto è stata progettata nel corso del 2024 da Montecchi, capo progettista, e Tondi, capo aerodinamico. Si sta lavorando, si cerca di progredire. Sakhir è già alle porte, che Ferrari ci attende?

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