Michele Montesano
La novantesima edizione del Rally di Montecarlo ha aperto ufficialmente una nuova era del WRC, quella delle Rally1. Ma, anche con le vetture ibride, il tempo sembra essere tornato indietro con i due Sebastien a contendersi il primato. Ad avere la meglio è stato Ogier: il campione in carica non poteva assolutamente lasciarsi scappare l’occasione di apporre il suo sigillo al termine della prima giornata. Due scratch l’hanno portato in testa, staccando di 6”7 il nove volte iridato Loeb. Il francese, a sua volta, si è confermato il miglior interprete della Puma Rally1 mettendo in costante pressione il connazionale. Al termine della seconda PS il pilota Ford (nella foto sotto) ha confermato il suo ottimo stato di forma, rammaricandosi però di aver surriscaldato troppo gli pneumatici nel primo tratto.
A chiudere il podio, Elfyn Evans, non al top con la Yaris Rally1. Nella Luceram-Lanotsque, il gallese ha perso 9”3 da Ogier, per poi migliorarsi nella speciale successiva sul Col de Turini chiudendo a 1”9 dal leader nonostante noie al kers. Completamente a suo agio Adrien Fourmaux. Quarto, il francesino ha stretto i denti nella prima PS evitando le zone umide e ghiacciate, per poi scatenarsi nel secondo tratto cronometrato. Ha di che sorridere anche Gus Greensmith, il pilota Ford è stato l’unico a montare le Pirelli Super Soft. L’azzardo ha pagato, con l’inglese che è parso un altro pilota rispetto a quello visto nella passata stagione.
Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà un Rally di Montecarlo tutto in salita per il team Hyundai Motorsport. Quinto posto per Thierry Neuville, il belga ha accusato un problema ai freni sulla i20N Rally1 nella prima speciale, mentre nella seconda un trafilaggio al cambio. Craig Breen, settimo a fine giornata, ha preferito non correre troppo rischi mancando da Montecarlo da quattro anni (nella foto sotto). È iniziata nel peggiore dei modi la stagione di Ott Tanak. Sulla Hyundai dell’estone oltre al problema al motore, apparso nello shakedown di questa mattina, si è palesato anche un problema idraulico.
Nono posto per Takamoto Katsuta, il nipponico ha preceduto di 10”6 Oliver Solberg. Problemi all’interfono per lo svedese che ha fatto girare anche la Hyundai appena valicato il Col de Turini. Ultimo di classe Kalle Rovanpera a oltre 1’08” dal leader e team-mate Ogier. Autore di un testacoda nei primi metri, il finlandese ha ammesso candidamente di non trovarsi a suo agio con la Yaris ibrida. L’obiettivo è di capire cosa non ha funzionato e invertire la rotta per il prosieguo della gara.
Strepitoso avvio di Eric Camilli nel WRC2. Il pilota della Citroën C3 è primo di classe, e undicesimo assoluto, con un vantaggio di 3”1 sulla Skoda Fabia del campione in carica Andreas Mikkelsen. A chiudere il podio il francese di casa Citroën Stephane Lefebvre. Sfortunati i piloti del Toksport WRT: il cambio della Skoda di Chris Ingram è rimasto bloccato in terza marcia nella prima PS, mentre Nikolay Gryazin è arrivato al controllo della PS 2 con i freni in fiamme.
Giovedì 20 gennaio 2022, classifica dopo la SS2
1 - Ogier-Veillas (Toyota GR Yaris Rally1) - 25'48"4
2 - Loeb-Galmiche (Ford Puma Rally1) - 6"7
3 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - 11"2
4 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - 17"9
5 - Greensmith-Andersson (Ford Puma Rally1) - 21"9
6 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - 28"5
7 - Breen-Nagle (Ford Puma Rally1) - 29"2
8 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - 41"1
9 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - 48"2
10 - Solberg-Edmondson (Hyundai i20N Rally1) - 58"8
11 - Camilli-Roche (Citroen C3 WRC2) - 1'06"2
12 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - 1'08"8
13 - Mikkelsen-Eriksen (Skoda Fabia WRC2) - 1'15"3
14 - Lefebvre-Malfoy (Citroen C3 WRC2) - 1'30"7
15 - Rossel-Boulloud (Citroen C3 WRC2) - 1'40"4