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FORMULA 1
LA TECNICA – V8 3. PUNTATA
FERRARI F2008
TITOLO COSTRUTTORI E RIMPIANTI
Dopo la rivoluzione del 2007, quando la Ferrari, per bocca dei suoi
stessi progettisti, ”aveva dato vita ad una nuova generazione di
monoposto”, nel 2008 Maranello fa un piccolo passo indietro, nel
senso che la F2008 non è una vettura rivoluzionaria, ma la logica
evoluzione della vettura campione del mondo 2007. Il suo schema
base riprende i concetti della passata stagione, vale a dire aerodina-
mica estrema e passo lungo anche se, rispetto alla F2007, la distanza
tra i due assi viene stata leggermente accorciata (3-5 centimetri in
tutto), per non trovarsi a disagio su piste strette e tortuose, tipoMon-
tecarlo o l'Hungaroring. L'elemento più caratterizzante di tutto il
progetto è comunque rappresentato dalla nuova aerodinaca, a par-
tire dall'inedito musetto a "pesce martello". L'integrazione del flap
superiore al musetto e la diversa forma del telaio (più sinuoso e sca-
vato nella parte bassa) favoriscono una migliore divisione dei flussi
che investono l'anteriore, aumentando la portata d'aria che si incu-
nea sotto la vettura e, conseguentemente, la deportanza del mezzo.
Stesso discorso per le fiancate, che presentano unmaggiore "restrin-
gimento" nella parte inferiore e soprattutto una rastremazione
posteriore record in corrispondenza del retrotreno. Non contenti
degli ottimi risultati ottenuti in galleria del vento, fin dalla vigilia del
mondiale la Ferrari iniziato la metamorfosi di un modello destinata
a cambiare aspetto ad ogni Gran Premio. In Australia debutta il pri-
mo grande step evolutivo, comprendente una nuova ala posteriore
e un cofano motore più rastremato, che fanno guadagnate preziosi
decimi di secondo alla rossa, consentendo a Raikkonen e Massa di
vincere agevolmente in Malesia e Bahrain. Poi, alla vigilia del Gran
Premio di Spagna è la volta del famoso muso col buco, per incre-
mentare il carico sull’asse anteriore. E via di questo passo fino al
Gran Premio di Ungheria, dove fa la sua comparsa la vistosa pinna
posteriore, stile Red Bull. Aerodinamica in continua evoluzione,
dunque, ma anche tante migliorie sotto la carrozzeria della
F2008. Rispetto alla F2007, la scocca della rossa ver-
sione 2008, viene ulteriormente scavata sotto le
gambe del pilota e al suo interno contiene
sospensioni di tipo contrattivo, riviste nelle
geometrie e nei punti d'attacco. Su ambe-
due gli assi si lavora tantissimo sull'am-
mortizzatore "inerziale", meglio noto
come "i-damper", che consente di
assorbire meglio le asperità del terreno
e smorzare le vibrazioni indotte dal
passaggio sui cordoli. E i risul-
tati non deludono, tanto
che la Ferrari è addirit-
tura detentrice dei due
migliori tempi a Monte-
carlo e autrice di una
gara superlativa all’-
Hungaroring, piste sulle
quali le rosse avevano faticato
nel 2007... Poco da dire, invece,
sul motore. Il congelamento dello
sviluppo, imposto dalla Federazione,
sposta l'attenzione sulla messa a punto
del sistema elettronico denominato
SECU (Standard Electronic Control
Unit), prodotto dalla MES (McLaren Elec-
tronic Systems). Sistema che, dopo i guai
FIANCATE SEMPRE
PIU’ COMPLESSE
I progettisti del Cavallino mantengono la parola e alla vigilia del
mondiale 2008 varano le prime consistenti modifiche di carat-
tere aerodinamico, che prevedono per la F2008 un nuovo cofa-
no motore e un'inedita ala posteriore, dalla forma accentuata-
mente convessa, una conformazione per piste da medio-carico.
Osservando con attenzione il disegno della fiancata si può nota-
re come sulla rossa i “camini” svolgano una funzione di carattere
aerodinamico, mentre l’aria calda che ristagna all’interno delle
fiancate viene smaltita attraverso una serie di feritoie o “bran-
chie” ricavate nella parte posteriore della carrozzeria.
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