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FORMULA 1
LA CURIOSITÀ
1973 - BRABHAM BT 42
Nel 1973 il giovane Gordon Murray rimpiazza Ron Tauranac alla guida tecnica della Brabham e stupisce il mondo intero con la BT42, meglio nota come la
monoposto con la scocca trapezoidale. Questa conformazione si sposa alla perfezione con l’inclinazione delle testate dell’otto cilindri Ford Cosworth, ma a
stupire è anche la conformazione del musetto. Ancora una volta i radiatori dell’acqua sono inseriti in due apposite carenature tringolari, poste a monte
delle ruote direttrici, ed alimentate da una serie di lamelle ad incidenza variabile. Per aumentare il carico all’anteriore le due carenature confluiscono in un
mesetto fortemente deportante e sono collegate tra di loro per mezzo di un’ala centrale, la cui altezza ed inclinazione può essere facilmente modificata
1972 - FERRARI 312 B3 “S”
Ci sono vetture che non hanno mai corso,
eppure hanno scandito l’evoluzione tecnica della
Formula 1. E’ il caso della Ferrari 312 B3 “S”,
dove la “S” sta per Sperimentale.
Peccato che questo modello passerà alla storia
col soprannome, abbastanza irrivirente, di
“spazzaneve”. E come dare torto ai media
dell’epoca, che gli affibiarono questo nomignolo:
basta dare un’occhiata all’anteriore della rossa,
per capire come tutto il progetto sia finalizzato
ad ottenere una grande velocità di punta sul
dritto, grazie ad un muso a tutta larghezza, che
trasforma la monoposto in una sorta di biposto
sport. Rispetto alla Tyrrell del 1971 il progetto è
decisamente più esasperato e lo dimostrano le
due prese d’aria “naca”, che alimentano i
radiatori dell’acqua, sdoppiati all’interno delle
fiancate. Peccato che un telaio ballerino ed un
passo troppo contenuto, ne rendano impossibile
lo sviluppo e la B3 Spazzaneve venga ben presto
archiviata nel Museo degli orrori del Cavallino
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