Michele Montesano
La lunga attesa è finita. Con la presentazione della Haas VF-24 siamo ufficialmente entrati nella stagione 2024 di Formula 1. Nonostante la squadra americana, come ormai prassi di quasi tutti i team, abbia presentato un rendering della nuova monoposto, possiamo ugualmente analizzare alcune interessanti soluzioni. Pur raccogliendo e sviluppando i concetti visti nell’aggiornamento portato lo scorso anno nel GP del Texas sulla VF-23, la nuova Haas presenta diverse soluzioni ispirate alla Red Bull RB19. Inoltre, utilizzando diverse componenti Ferrari, la VF-24 potrà anticipare ciò che vedremo sulla prossima vettura del Cavallino Rampante.
Ala a cucchiaio e sospensione push rod
Ad un primo sguardo, la sezione frontale della VF-24 può presentare differenze minime con la monoposto dello scorso anno. Nello specifico, il musetto appoggia sul secondo elemento dell’ala anteriore lasciando il profilo principale, dotato di un andamento a cucchiaio nella zona centrale, a tutta lunghezza per incrementare il carico aerodinamico. Invariati, per ora, anche i flap superiori che presentano una forma discendente verso il profilo verticale per creare l’outwash, ossia spostano aria verso l’esterno del corpo vettura evitando le turbolenze generate dal rotolamento degli pneumatici anteriori.
Pur mantenendo lo schema push rod sull’asse anteriore, sono stati modificati gli attacchi della sospensione. Nello specifico il triangolo superiore è stato leggermente rivisto: l’anteriore è più sollevato, fino ad arrivare a bordo telaio, mentre il posteriore è leggermente inclinato. Tale soluzione prova a seguire quanto fatto da Red Bull per garantire l’effetto anti-dive, l’obiettivo è quello di ridurre il trasferimento di carico in frenata quando il posteriore si alleggerisce e il peso grava maggiormente sull’avantreno. Non cambia il tirante dello sterzo che, lavorando con il triangolo inferiore leggermente rialzato, crea un soffiaggio diretto verso i canali venturi del corpo vettura.
Air scope rivisto e fianchi stile Red Bull
La parte che ha subito più variazioni è senza dubbio la sezione centrale della vettura. Pur mantenendo una forma triangolare, l’air scope è affiancato da ulteriori canalizzazioni poste al suo fianco. Se l’airbox principale ha il compito di portare aria verso il motore Ferrari, le ‘orecchie’ servono ad alimentare i radiatori, ora disposti sopra il propulsore, delle componenti accessorie della Power Unit. Pur innalzando il baricentro, tale scelta ha permesso di ridurre la sezione dei fianchi della VF-24. Infatti le bocche delle pance laterali della Haas sono ora più piccole e dotate di un maggior sviluppo orizzontale.
Il labbro di ingresso inferiore più allungato, assieme al cono anti-intrusione inferiore posizionato più in basso, ha permesso di creare un generoso sottosquadro proprio come sulla Red Bull RB19. Le pance più svasate andranno a creare una vera e propria canalizzazione inferiore portando aria al fondo piatto. La nuova fluidodinamica interna ha quindi permesso di redistribuire i radiatori e, di conseguenza, anche un nuovo disegno del cofano motore. I nuovi supporti degli specchietti, a L rovesciata, vanno a pulire il flusso che seguirà la forma delle pance che, proprio come sulla Red Bull, scendono repentinamente verso la zona ‘coca cola’ lasciando il passaggio d'aria pulito verso il retrotreno.
Si può osservare, inoltre, la drastica riduzione di feritoie e branchie sul lato superiore del cofano in favore di un’apertura più generosa in coda che, evacuando aria calda, andrà ad ‘alimentare’ l’estrattore del fondo piatto generando più carico sull’asse posteriore. Pur mantenendo invariate le proporzioni rispetto la monoposto precedente, la VF-24 presenta un abitacolo leggermente avanzato in favore di un maggior sviluppo della sezione posteriore. Oltre a migliorare l’efficienza aerodinamica, tale soluzione permette una diversa distribuzione dei pesi per garantire un maggior equilibrio tra asse anteriore e retrotreno.
Pull rod al posteriore e alettone con monopilone
Tralasciando il fondo piatto, che per ovvie ragioni è stato opportunamente semplificato nei rendering, bisogna prestare particolare attenzione alla trasmissione e alla sospensione posteriore della Haas, poiché entrambe le componenti le rivedremo sulla nuova Ferrari SF-24. La scatola del cambio è ora più corta e stretta per incrementare il passaggio d’aria verso le scivolo del diffusore. La sospensione, pur mantenendo uno schema pull rod, presenta dei cinematismi rivisti. L’asta del tirante è stata arretrata al fine di far lavorare al meglio gli pneumatici posteriori.
Sulla VF-24 sono rimaste le derive verticali a forma di ‘corna’ presenti ai lati dell’air scope, queste hanno il compito di direzionare l’aria verso l’alettone posteriore, ora sorretto da un unico pilone. Se il profilo principale dell’ala sembra avere una forma convenzionale, le paratie laterali prendono ispirazione da quanto visto lo scorso anno su Red Bull e McLaren. Riviste anche le beam wings con il profilo inferiore di corda maggiore. Tale soluzione, lavorando in sinergia con l’aria calda proveniente dagli sfoghi del cofano motore, incrementa l’effetto di espansione dello scivolo dell’estrattore al fine di generare maggior carico aerodinamico sul retrotreno.
Fanalino di coda al termine della scorsa stagione, la Haas spera di rialzare la china portando una vettura che punta a correggere le lacune emerse sulla VF-23. La monoposto americana è stata in gran parte sviluppata sotto la direzione di Simone Resta, attualmente sostituito dal connazionale Andrea De Zordo. Toccherà all’esperto Niko Hulkenberg, confermato in Haas assieme a Kevin Magnussen, far scendere in pista la VF-24 in occasione dello shakedown del prossimo 11 febbraio sul circuito di Silverstone.