Jacopo Rubino - XPB ImagesNel 2017, Lewis Hamilton si trovò sotto fino a 25 punti nella lotta per il titolo di Formula 1 contro Sebastian Vettel. Poi ebbe la meglio. Ora Max Verstappen è in vantaggio di 32 lunghezze: fresco di
rinnovo contrattuale, il campione del mondo in carica ha le capacità per compiere un altro recupero del genere, anzi superiore? Non sarà facile, perché la Red Bull 2021, intesa come vettura e come squadra, sembra molto più attrezzata della Rossa di allora, mentre la Mercedes odierna non ha la stessa supremazia.
Al Gran Premio d'Austria, l'aerodinamica danneggiata nella zona del retrotreno è costata al pilota britannico circa il 30 per cento di carico aerodinamico, sei o sette decimi al giro, stando al capo ingegnere Andy Shovlin, 14 punti in classifica generale nel confronto con il suo antagonista. O forse "solo" 8, dando per scontato che nella gara-bis a Spielberg ci fosse comunque poco da fare, al cospetto di un Verstappen incontenibile.
"Poteva essere un secondo posto semplice", ha infatti sottolineato Hamilton, senza spingersi oltre perché "al momento Max è chiaramente davanti". In Austria, invece, il risultato ottenuto è stato solo il quarto posto, figlio di una macchina non al meglio. "Ho avuto il problema poco prima di superare Lando (Norris, ndr), il posteriore ha cominciato a dare strane sensazioni e via via è peggiorato", ha spiegato Lewis, che ha dato strada al compagno Valtteri Bottas ed è stato ripassato da Norris. Ne ha risentito anche l'usura delle gomme, richiedendo un secondo pit-stop in cui è stata scaricata l'ala anteriore per equilibrare l'assetto compromesso.
Ma perché è accaduto? Secondo il boss Toto Wolff, Hamilton non ha colpe: "È stato solo un pezzo volato via". Un'altra possibile causa è l'aver affrontato troppo aggressivamente il cordolo di curva 10. La questione focale, però, è diversa: la Red Bull oggi è superiore, bisogna capire come contrastarla.
"Siamo parecchio lontani, loro hanno portato tanti pezzi nelle ultime gare e noi nessuno", ha riconosciuto Hamilton, in astinenza di vittorie da cinque round e persino tornato al simulatore (da lui mai amato) per scovare un po' di margine nel pacchetto. La priorità nella sede di Brackley è il progetto 2022, ma nonostante le precedenti dichiarazioni di Wolff, l'attuale W12 riceverà comunque degli aggiornamenti, messi in cantiere da tempo. A Silverstone ci saranno già novità, però non sono considerate determinanti. Hamilton infatti è cauto: "Non ci basteranno per recuperare. La loro macchina è come sui binari, la nostra per qualche motivo non funziona bene". Se non altro, non si correrà più al Red Bull Ring...