Da Balatonfokajar - Mattia TremoladaÈ stato inaugurato quest’oggi presso Balatonfokajar il Balaton Park Circuit, tracciato di 4,115 chilometri progettato da Ferenc Gulacsi (già architetto dell’Hungaroring) che sorge sulle rive dell’omonimo lago. La struttura ha avuto un periodo di gestazione di quatto anni, con un investimento stimato di oltre 200 milioni di euro.
“È un sogno diventato realtà” ha detto Gianpaolo Matteucci, membro del board del circuito, il cui presidente è l’ex terzo pilota Minardi Chanoch Nissany, padre di Roy, oggi impegnato in Formula 2. “La fase di costruzione è inziata quattro anni fa - ha proseguito Matteucci - ed è stata portata avanti con particolare attenzione riguardo alla sicurezza, l’innovazione e la cura per l’ambiente. Il Balaton Park Circuit è stato progettato secondo i più alti standard richiesti da FIA e FIM, dunque siamo pronti ad ospitare eventi di motorsport a due e quattro ruote di livello internazionale”.
Presente all’inaugurazione anche Giancarlo Fisichella (231 gare di Formula 1), che si è detto “impressionato dalle caratteristiche del circuito” dopo essersi cimentato in alcuni giri di pista. “Il tracciato ha una serie di curvoni da percorrere ad alta velocità, spezzati da tornanti molto tecnici e da due chicane impegnative. Ho anche già notato alcuni punti di sorpassi, come la staccata di curva 1 ed il rettilineo opposto”.
Le sei curve a destra e le dieci a sinistra andranno percorse in senso anti-orario. La carreggiata ha una larghezza che varia dai 12 ai 15 metri. La struttura principale dispone di 48 box, tre zone paddock separate ma adiacenti e una palazzina attrezzata per ospitare fans, media e ospiti. L’impianto dispone di una tribuna della capienza di 10.000 spettatori, ma può arrivare ad accogliere 120.000 persone all’occorrenza grazie a diverse tribune mobili.
Un hotel 4 stelle, posizionato proprio a ridosso della sezione finale del circuito, è in fase di ultimazione, mentre in un secondo momento verrà costruito un museo di automobili e altre attrazioni dedicate agli appassionati. Il tracciato è stato costruito secondo gli standard FIA di grado 1, ma inizialmente è stata applicata alla FIA domanda per avere l’omologazione di grado 2, sufficiente per accogliere eventi internazionali.
Tra i punti di forza del circuito vi è la posizione strategica. Oltre ad essere in una delle località turistiche estive più amate dagli ungheresi, il tracciato è facilmente raggiungibile dall’autostrada M7, dista solo 87 chilometri da Budapest e 150 dall’Austria.