Massimo Costa - XPB ImagesVincere sulle strade della città in cui si è cresciuti, deve essere qualcosa di unico per un pilota che raggiunge la F1. Questo è accaduto a Monte Carlo con Charles Leclerc, che al volante di una Ferrari dominante fin dalla qualifica, non ha avuto rivali. Nato e cresciuto nel Principato di Monaco 26 anni fa, Leclerc ci aveva provato nel 2021 e 2022, quando aveva conquistato la pole, ma in quelle due occasioni fu incredibilmente sfortunato.
Questa volta tutto è andato per il meglio. Leclerc è partito dalla pole ed ha sempre tenuto la prima posizione per tutti i 78 giri in programma. E' stata una gara particolare, perché subito si è verificato un grosso incidente al 1° giro che è stato innescato dal sempre più pericoloso Kevin Magnussen coinvolgendo Sergio Perez (distrutta la sua Red Bull) e Nico Hulkenberg. Quindi, le due Haas subito fuori gioco oltre alla Red Bull del messicano. La corsa è subito stata fermata. Nel frattempo, Carlos Sainz aveva dovuto parcheggiare a bordo pista per una foratura causata da un contatto leggero con Oscar Piastri alla prima curva, la Sainte-Devote.
Tutti ai box quindi, con i meccanici Ferrari che hanno atteso l'arrivo della SF-24 di Sainz, sul carro attrezzi, per cambiare la gomma forata e riportarla in gara,
nuovamente in terza posizione come da regolamento in quanto con la bandiera rossa si prende in considerazione il giro precedente, che in questo caso non era altro che lo schieramento di partenza. Al secondo via, Leclerc si è nuovamente portato in testa seguito da Piastri, Sainz e Lando Norris. Le due Ferrari e le due McLaren hanno preso il largo su George Russell, quinto e Max Verstappen, sesto.
I primi quattro, che al primo via erano scattati con le Pirelli medie, nella sosta hanno montato le hard puntando ad arrivare al traguardo senza pit-stop. E così è stato, ma hanno dovuto procedere con molta attenzione per gestirle al meglio. La corsa come sempre a Monaco,
è stata noiosa. Non ci sono stati errori o situazioni che hanno potuto permettere a Piastri di sorprendere Leclerc, o a Sainz di attaccare l'australiano, mentre Norris ha fatto lo spettatore di quel che accadeva tra i primi tre. E così, come avevano affrontato il primo giro della seconda partenza, sono arrivati alla bandiera a scacchi. Quinto posto per la Mercedes di Russell (che invece ha fatto tutta la gara sulle gomme medie), poi un Verstappen quasi incredulo per non avere concluso neanche tra i primi cinque. Un vero crollo quello della Red Bull.
Un crollo che improvvisamente riapre il Mondiale perché
Verstappen vede ridurre il vantaggio nella classifica di campionato a sole 31 lunghezze su Leclerc. Un messaggio pesante quello lanciato dalla Ferrari ai "nemici" della Red Bull che vedono avvicinarsi pericolosamente il team italiano nella classifica costruttori, 276 punti contro 252. A Monaco, la Ferrari ha totalizzato 40 punti contro gli 8 della Red Bull. Tra l'altro, Hamilton ha strappato il giro più veloce, che vale 1 punto, a Verstappen.
Gli ultimi punti sono andati ancora una volta a Yuki Tsunoda, terza volta consecutiva in top 10, quinta in totale su otto Gran Premi. E' invece ancora mancato Daniel Ricciardo.
Sospiro di sollievo nel box Williams, dove finalmente sono arrivati i primi punti stagionali, due, con Alexander Albon. E un punto anche per la Alpine. che già ne aveva preso uno a Miami con Esteban Ocon. Questa volta il merito va a Pierre Gasly. Ocon non è neanche partito la seconda volta per avere danneggiato la sua vettura in un contatto al Portier proprio con Gasly. Un sorpasso sciocco,
senza senso e inutile quello di Ocon, e non è la prima volta che si comporta così con i compagni di squadra: ricordiamo i litigi in pista con Perez ai tempi della Force India, poi con Fernando Alonso in Alpine e ora tocca a Gasly. Nonostante i precedenti, Ocon sembra non capirla...
Fuori dai punti la Aston Martin-Mercedes, 11esima con Fernando Alonso. Lance Stroll ha colpito le barriere alla variante dopo il tunnel ed ha rimediato una foratura. E' la prima volta quest'anno che la Aston Martin non recupera punti. Lontana da tutto la Sauber-Ferrari.
Una nota conclusiva la merita Magnussen, autore della ennesima pericolosa manovra. Quello che ha fatto dopo la prima partenza, tentando di infilarsi sulla salita che porta al Casinò tra il rail e Perez, è stato completamente senza senso. Mai visto un sorpasso in quella zona del tracciato. Clamorosa la decisione della FIA di non prendere provvedimenti contro il danese, almeno per il momento, ma come aveva detto il team principal Andrea Stella della McLaren prima di Imola, Magnussen va fermato. Le parole giuste le ha dette il suo compagno Hulkenberg, coinvolto suo malgrado nell'incidente: "Non era necessario", ha commentato a bassa voce quando è rientrato nel box Haas, riferendosi all'azione di Magnussen.
Domenica 26 maggio 2024, gara 1 - Charles Leclerc (Ferrari) - 78 giri
2 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 7"152
3 - Carlos Sainz (Ferrari) - 7"585
4 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 8"650
5 - George Russell (Mercedes) - 13"309
6 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 13"853
7 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 14"908
8 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
9 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1 giro
10 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1 giro
11 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
12 - Daniel Ricciardo (Racing Bulls-Honda) - 1 giro
13 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1 giro
14 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1 giro
15 - Logan Sargeant (Williams-Mercedes) - 1 giro
16 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1 giro
RitiratiEsteban Ocon
Sergio Perez
Nico Hulkenberg
Kevin Magnussen
Il campionato piloti
1.Verstappen 169; 2.Leclerc 138; 3.Norris 113; 4.Sainz 108; 5.Perez 107; 6.Piastri 71; 7.Russell 54; 8.Hamilton 42; 9.Alonso 33; 10.Tsunoda 19; 11.Stroll 11; 12.Hulkenberg, Bearman 6; 14.Ricciardo 5; 15.Albon 2; 16.Magnussen, Ocon, Gasly 1.
Il campionato costruttori
1.Red Bull-Honda 276; 2.Ferrari 252; 3.McLaren-Mercedes 184; 4.Mercedes 96; 5.Aston Martin-Mercedes 44; 6.Racing Bulls-Honda 24; 7.Haas-Ferrari 7; 8.Alpine-Renault, Williams-Mercedes 2.