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30 Mag [15:51]

A Monaco nessuna penalità
per il pericoloso Magnussen

Massimo Costa

La domanda che tutto il mondo si è posta dopo l'incidente del primo giro al Gran Premio di Monte Carlo, nel tratto che porta al Casinò, è stata la seguente: Kevin Magnussen sarà finalmente fermato dalla FIA? Un modo per farlo riflettere dei tanti incidenti provocati, dei comportamenti scorretti, antisportivi, e quant'altro? Una penalità per avere urtato Sergio Perez in quel punto del tracciato, molto veloce e in cui è impossibile sorpassare, era attesa anche da chi di gare ne vede una all'anno.

E invece, no. Neanche un ditino alzato sotto il suo naso, stile Mattia Binotto con Charles Leclerc in tempi ormai andati, i commissari preposti si sono evidentemente girati dall'altra parte. E dire che tra gli ex F1 presenti in cabina di regia c'era Derek Warwick, un tipo tosto che non ha mai lasciato nulla al caso. Niente, Magnussen per avere speronato Sergio Perez ed avere distrutto oltre che la sua gara anche quella del compagno di squadra Nico Hulkenberg, l'ha passata liscia.

Va aggiunto che il danno causato alla Red Bull si aggira sui 3 milioni di euro, da quanto hanno detto a Milton Keynes. Questo non c'entra nulla con l'eventuale penalità da comminare, ma rimane il fatto che il danese ancora una volta si è reso protagonista di poco intelligenti e lucide manovre. Hulkenberg, quando a piedi ha raggiunto il suo box, si è lasciato andare ed è stata captata la seguente frase: "Non era necessario".

Ovviamente il tedesco si riferiva all'inutile tentativo di Magnussen di affiancare Perez in quel punto. Hulkenberg ha visto tutta la scena in quanto era alle loro spalle. Partivano in ultima fila le due Haas, dopo essere state escluse dalla qualifica per una grave svista tecnica dei progettisti riguardante l'ampiezza del DRS dell'ala posteriore. Dunque, a Monaco se sei in ultima fila non ti resta che attendere gli eventi, non certo provocarli. Ma Magnussen spegne spesso il cervello e tornano in mente le parole di Andrea Stella, team principal McLaren, che dopo Miami aveva chiaramente invitato la FIA a fermare Magnussen. Mai parole furono più azzeccate alla luce dei fatti.

Che dire? La FIA penalizza i piloti quando per mezzo centimetro superano i track limits, questi birbanti. Addirittura nelle ultime gare, non F1, abbiamo assistito in F2, in Regional by Alpine, a piloti a cui in qualifica era stato tolto il tempo per track limits, salvo poi dopo qualche ora reintegrarli in classifica. Scusate tanto, abbiamo sbagliato. Poi, si arriva in F1 e chi provoca un incidente pesantissimo, non viene minimamente penalizzato. Se è questo il messaggio che si lancia alle giovani generazioni, complimenti.
RS Racing