Jacopo Rubino
Più costanza di risultati, meno alti e bassi: è questo che serve all'Alfa Romeo Racing per la stagione 2020, secondo il team principal Frederic Vasseur. La scuderia svizzera lo scorso anno aveva cominciato molto bene, andando 8 volte a punti nelle prime 11 gare con Kimi Raikkonen, ma dopo l'estate ha perso competitività. E questo ha in parte oscurato la crescita del nostro Antonio Giovinazzi, riuscito comunque a guadagnarsi la meritata riconferma.
"Abbiamo fatto progressi rispetto al 2018, in termini di prestazioni. Qualcosa attorno al 4,5 per cento, ma forse non è abbastanza. Vogliamo ottenere di più, però un conto è il passo, un altro sono i punti", ha spiegato Vasseur a Racer. "Ci dobbiamo sedere e capire il perché. Le performance erano buone ma abbiamo perso troppe occasioni durante il campionato".
La prossima monoposto marchiata Alfa, di cui non è ancora nota la data di lancio, "sarà completamente nuova", ha poi rivelato il francese. La C38 del 2019, come la Ferrari di cui condivideva la power unit, era caratterizzata dall'ala anteriore di tipo "outwash", studiata per portare i flussi d'aria verso l'esterno. La sua erede sarà basata sullo stesso concetto o cambierà strada? "Penso che per il 2020 ci sia una buona base", ha affermato fiducioso Vasseur.
Nel frattempo, a Hinwil è stata aggiornata la galleria del vento ed è quasi pronto il nuovo simulatore, che sarà pienamente operativo da metà campionato. Un bel vantaggio, perché non sarà più necessario appoggiarsi alla Ferrari, da questo punto di vista. Robert Kubica,
annunciato nel ruolo di riserva portando in dote lo sponsor PKN Orlen, ne sarà il principale utilizzatore.