Jacopo RubinoPer Valtteri Bottas sta ormai diventando una tradizione, partecipare all'Arctic Lapland Rally nel mese di gennaio: un modo di tenersi allenato durante il periodo invernale, quando la Formula 1 è in pausa, coltivando una delle sue principali passioni. Quest'anno il pilota finlandese ha chiuso sesto, come nel 2020 alla guida della Citroen DS3 WRC gestita dal team PH Sport, e con l'esperto Timo Rautiainen nel ruolo di navigatore.
Bottas era ottavo al termine della prima giornata, venerdì, mentre sabato è salito settimo e poi sesto nella penultima delle 10 prove speciali in programma. Per tre volte ha pure siglato il quinto tempo assoluto in PS. "È bello essere arrivato al traguardo, ancora una volta ho imparato molto sui rally e le speciali mi hanno divertito tanto", ha commentato. Un'esperienza che gli può tornare utile al ritorno in monoposto: "Quando disputo un rally, sento sempre di ricevere qualcosa a livello di abilità di guida", aveva spiegato alla vigilia.
E adesso c'è una suggestione: quella di una presenza da wild-card nel Mondiale. Il 26-28 febbraio si disputerà l'Arctic Rally con validità iridata,
inserito per sostituire la Svezia come round sulla neve, mentre la F1 ha rinviato il suo start spostando il Gran Premio d'Australia a novembre. "Il mio calendario è molto pieno, sarà difficile programmare altro. Non son ancora se mi sarà consentito", ha subito avvertito il portacolori Mercedes al quotidiano Iltalehti. "Dipenderà da eventuali obblighi contrattuali da rispettare con la squadra in quei giorni. Se ci fosse una finestra libera, però, ci penserei sul serio. A fine febbraio normalmente volo in Inghilterra per il lavoro in sede, ma ora non avrebbe senso, perché la preparazione per il campionato è un po' diversa. Le riunioni con il team si tengono da remoto e, per fortuna, gli argomenti discussi mi sono più o meno familiari".
In caso di via libera, ci sarebbe un nodo da sciogliere: "Sarebbe molto importante l'auto che potrei avere. I rally sono un hobby ma non costano poco". Per questo weekend il piano iniziale era di passare a una Hyundai i20 di ultima generazione, preparata dalla scuderia 2C Competition, ma quell'esemplare è andato distrutto nel crash di Ole Christian Veiby al Rally di Monza. Ripiegare sulla "vecchia" DS3 ha permesso a Valtteri di contenere il budget, chissà che il risparmio non torni utile fra un mese.