15 Apr [11:11]
Bottas perde ancora la T-Wing
Horner insiste per l'abolizione
Jacopo Rubino - Photo4
Era inevitabile: il fronte degli "abolizionisti" della T-Wing ha trovato terreno fertile con il problema occorso venerdì a Valtteri Bottas, che durante la seconda sessione di prove libere a Sakhir ha perso nuovamente la discussa aletta sulla sua Mercedes. Un copione analogo a quello visto nella FP3 di Shanghai, ma questa volta costato caro a Max Verstappen. Centrando i detriti rimasti in curva 12, l'olandese ha visto infatti seriamente compromessa la parte inferiore della propria Red Bull.
"Non mi aspettavo un danno così grosso, abbiamo dovuto sostituire il fondo. Non è l'ideale, perché questo ha rovinato il mio long-run. Sono stato un po' sfortunato", ha commentato Verstappen.
"Sono 50 mila sterline di danni", ha lamentato poi il team principal Christian Horner ad Autosport. È quindi ripartita la sua crociata contro le T-Wing, perorata sin dai test invernali: "Dovrebbero essere bandite per motivi di sicurezza e di costi, abbiamo distrutto il fondo e un deviatore di flusso. Ma credo verranno mantenute per il resto dell'anno".
E già in Australia le forti vibrazioni della T-Wing montata sulla Haas avevano destato qualche preoccupazione sulla solidità di queste appendici. "Si tende a credere che sia nel nostro interesse, perché noi non la montiamo", ha proseguito Horner, "ma questo non c'entra nulla". Il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, ha ammesso una certa sorpresa: "Abbiamo fatto un sacco di chilometri senza inconvenienti per poi avere due episodi del genere. Sospetto che ci sia un piccolo difetto di costruzione, dovremo apportare dei rinforzi per evitare possa ripetersi".
Estetica e rischio-sicurezza sono insomma gli argomenti a sfavore della T-Wing, peraltro sgradita anche a Ross Brawn, nuovo responsabile sportivo della Formula 1. La presenza di questa componente sulla vetture sembra comunque destinata ad essere effimera.